Basilica minore di Maria Santissima dei Poveri[1] Santuario di Maria Santissima dei Poveri[1] Chiesa di Maria Santissima Immacolata[1] | |
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Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Località | Seminara |
Indirizzo | Corso Barlam |
Coordinate | 38°20′10.32″N 15°52′15.6″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Madonna dei Poveri |
Diocesi | Oppido Mamertina-Palmi |
Consacrazione | 1933[2] |
Architetto | Carmelo Umberto Angiolini[1] |
Stile architettonico | Neoromanico |
Inizio costruzione | 1922[1] |
Completamento | 1933[2] |
Sito web | Sito ufficiale della basilica |
La basilica santuario di Maria Santissima dei Poveri è il principale luogo di culto cattolico di Seminara, nonché sede della Parrocchia di Maria Santissima Immacolata, il cui Rettore odierno è il sacerdote Don Domenico Caruso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1586 è descritta nella visita ex limina a Seminara di Marco Antonio Del Tufo, vescovo della diocesi di Mileto, che riporta di una "Chiesa di Santa Maria delli Poveri" dove è venerata «questa Donna Santissima alla quale il popolo deve grande devozione».[2]
Anche le visite vescovili del 1722 e del 1735 citano la chiesa, come anche l'atto notarile del 1768 nel quale si dichiarava la Madonna dei Poveri patrona della città.[2]
La chiesa venne distrutta dal violento terremoto del 5 febbraio 1783 e prontamente riedificata, ma subì un'ulteriore crollo con il terremoto 28 dicembre 1908.[2]
La costruzione dell'attuale edificio iniziò il 14 agosto 1922 e ultimata il 12 agosto del 1933 con la consacrazione da parte del vescovo della diocesi di Mileto Paolo Albera.[2]
Nel 1955 la chiesa fu elevata a basilica minore,[2], mentre l'anno seguente le venne riconosciuto anche il titolo di santuario diocesano.[1]
Nel 1979 il luogo di culto e tutta la città di Seminara passarono dalla giurisdizione della diocesi di Mileto a quella nuova di Oppido Mamertina-Palmi.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Festività e ricorrenze
[modifica | modifica wikitesto]- Festa di Maria Santissima dei Poveri (14 agosto, con processione per le vie cittadine);[4]
- Festa di San Mercurio di Cesarea, patrono di Seminara (25 novembre, con processione per le vie cittadine).[5]
Titoli
[modifica | modifica wikitesto]- Basilica minore. Il 30 maggio 1955 la chiesa venne elevata alla dignità di basilica minore, a seguito della bolla di papa Pio XII;[2]
- Santuario diocesano. Il 12 dicembre 1963 la basilica venne eretta a santuario diocesano con bolla vescovile di monsignor Vincenzo De Chiara, vescovo della diocesi di Mileto[1] (nella quale ricadeva allora il territorio di Seminara);
- Insigne collegiata. Il 3 settembre 1659 la chiesa madre di Seminara, intitolata a Santa Maria degli Arangi, venne eretta ad insigne collegiata, avendone ottenuta da papa Alessandro VII la pontificia bolla, con il titolo di Santa Maria Immacolata Concezione e con la «primazia su tutte le collegiate e le parrocchie della Diocesi di Mileto»;[2]
- Chiesa parrocchiale. Fin dalla visita ex limina del 26 ottobre 1586, operata dal vescovo della diocesi di Mileto Marcantonio Del Tufo, risultava istituita nella chiesa madre di Seminara la Parrocchia di Santa Maria degli Arangi,[6] che venne modificata intitolandola all'Immacolata Concezione nel 1659 contestualmente all'istituzione, con tale titolo, dell'Insigne Collegiata.[7]
Inoltre in occasione del Giubileo straordinario della misericordia, proclamato da papa Francesco per mezzo della bolla pontificia Misericordiae Vultus, con inizio l'8 dicembre 2015 e conclusione il 20 novembre 2016, la basilica è stata una delle cinque "chiese giubilari" della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Chiesa dell'Immacolata Concezione<Seminara>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 19 luglio 2020.
- ^ a b c d e f g h i LA BASILICA, su madonnadeipoveri.com. URL consultato il 19 luglio 2020.
- ^ pag. 1361 (PDF), su vatican.va. URL consultato il 4 marzo 2013.
- ^ PROGRAMMA FESTEGGIAMENTI PER LA MADONNA DEI POVERI IN SEMINARA, su madonnadeipoveri.com. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ SEMINARA (RC) SAN MERCURIO MARTIRE 2019 DI GIOVANNI TOMARCHIO 2 DA 2, su YouTube, 27 novembre 2019, a 00 min 00 s. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ LE CHIESE DI SEMINARA SUL FINIRE DEL XVI SECOLO (PDF), su lalbadellapiana.it. URL consultato il 20 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2020).
- ^ LA PARROCCHIA, su madonnadeipoveri.com. URL consultato il 20 luglio 2020.
- ^ BREVE CENNO STORICO SULLE CHIESE GIUBILARI, su oppido-palmi.chiesacattolica.it. URL consultato il 10 giugno 2019 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Basilica santuario di Maria Santissima dei Poveri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su madonnadeipoveri.com.
- Basilica santuario di Maria Santissima dei Poveri, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316416463 · BAV 494/23156 · LCCN (EN) no2012019659 · GND (DE) 7706744-7 |
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