Il miglior salto in Qualificazione è di Ivana Španović (Serbia) con 7 metri esatti. Due cm in più di Malaika Mihambo (Germania) e quattro in più di Brittney Reese (Stati Uniti), due tra le favorite per il titolo. Maryna Bech-Romančuk (Ucraina, campionessa europea indoor) non trova la pedana giusta e non riesce a fare i 6,75 m richiesti per la finale. Viene ripescata come decima classificata.
Per la prima volta nella storia olimpica della specialità, la finale viene disputata di mattina, alle 10:50.
Dopo il primo turno di salti è in testa Ese Brume (Nigeria) con 6,97 (rimarrà il suo miglior salto). Al secondo turno Malaika Mihambo le si avvicina con 6,95 e Ivana Spanovic è terza con 6,91.
Al terzo turno Brittney Reese eguaglia esattamente la misura della nigeriana.
I tre turni di finale saranno risolutivi per le medaglie. Si attende sin dal quarto turno il primo salto oltre i sette metri: invano. Anche nel quinto turno l'attesa è delusa. Brittney Reese atterra a 6,95, due cm in meno del suo miglior salto.
Quando si pensa che la classifica sia già congelata Malaika Mihambo (due nulli, al quarto ed al quinto tentativo) esegue un salto a 7 metri esatti, portandosi a casa l'oro.
Occasione persa per Maryna Bech-Romančuk, che esegue cinque nulli su sei salti.
È stata una competizione che non ha visto misure eccezionali. È da rilevare piuttosto il fatto che ben otto atlete hanno saltato almeno 6,80: questo è un record.