Appenzeller Bahnen | |
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Stato | Svizzera |
Forma societaria | società per azioni |
ISIN | CH0026212446 |
Fondazione | 2006 |
Sede principale | Herisau |
Settore | Trasporto |
Prodotti | trasporto ferroviario |
Sito web | www.appenzellerbahnen.ch/ |
Le Appenzeller Bahnen (Ferrovie dell'Appenzello, acronimo AB) sono una compagnia ferroviaria della Svizzera che gestisce ferrovie sia a scartamento normale che a ridotto; la sua sede sociale è a Herisau, nel cantone di Appenzello Esterno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della società risalgono al 1872, con la costituzione della Schweizerische Gesellschaft für Lokalbahnen (SGL), nata per costruire ferrovie locali e tranvie[1]. La SGL, con sede a Basilea e direzione a Zurigo, nel 1873 chiese ed ottenne dal Consiglio Federale la concessione per le seguenti linee ferroviarie a scartamento metrico[2]:
- Winkeln-Herisau-Urnäsch-Appenzello;
- Zurigo-Zürichberg-Grüningen con diramazione Pfannenstiel-Esslingen-Uster;
- Muri-Affoltern-Aegeri;
- Stäfa-Wetzikon.
Le linee avrebbero dovuto essere completate entro il 1877.
Il 12 aprile 1875 aprì la prima tratta costruita dalla SGL, tra Winkeln (sulla ferrovia San Gallo-Winterthur) ed Herisau[3], prolungata fino ad Urnäsch il successivo 20 settembre[4]. La società entrò quindi in difficoltà finanziarie; con l'ingresso di capitali appenzellesi[4] la SGL cambiò ragione sociale nel 1885 in Appenzellerbahn-Gesellschaft (AB)[5], la quale completò la ferrovia, aprendo la tratta Urnäsch-Gontenbad il 16 agosto 1886 e la Gontenbad-Appenzello il successivo 28 ottobre[6]. La costruzione della Bodensee-Toggenburg-Bahn, aperta nel 1910, rendeva superfluo il collegamento Herisau-Winkeln, perché la nuova ferrovia collegava direttamente la capitale dell'Appenzello Esterno con San Gallo, senza dover cambiare a Winkeln; si decise quindi di sopprimere la tratta e di sostituirla con una nuova linea da Herisau a Gossau, aperta il 1º ottobre 1913[7].
La AB cambiò ragione sociale nel 1923 in Appenzeller-Bahn-Gesellschaft[8], e nel 1933 elettrificò la linea Gossau-Appenzello[9].
Nel 1948 la AB rilevò (con effetto dal 1º gennaio 1947) la Elektrische Bahn Appenzell-Weissbad-Wasserauen A.G. Appenzell, concessionaria della omonima linea ferroviaria[10], a seguito della legge federale del 1939 sull'aiuto alle ferrovie, che forniva aiuto finanziario alle stesse a condizione di una fusione tra società[11].
Nel 1988 la AB assorbì la St. Gallen-Gais-Appenzell-Altstätten-Bahn (SGA, concessionaria delle linee San Gallo-Gais-Appenzello e Altstätten-Gais), cambiando ragione sociale in Appenzeller Bahnen[12]. Le due società condividevano sin dal 1970 la direzione[13], e la loro fusione era già stata ipotizzata negli anni Quaranta, ma all'epoca non venne realizzata per motivi campanilistici[14].
Nel 2006[15] la AB assorbì altre tre società ferroviarie:
- Rorschach-Heiden-Bergbahn (RHB);
- Bergbahn Rheineck-Walzenhausen (RhW);
- Trogenerbahn (TB).
L'11 giugno 2021 (con effetto retroattivo al 1º gennaio) la società ha assorbito la Frauenfeld-Wil-Bahn[16][17].
La rete di linee ferroviarie oggi gestite si sviluppa nei cantoni di Appenzello interno, Appenzello esterno, San Gallo e Turgovia. Tutte le linee sono parte della rete celere di San Gallo.
Linee
[modifica | modifica wikitesto]Dalla data di fusione le AB gestiscono le seguenti linee ferroviarie:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 19 giugno 1883, p. 727. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Schmalspurbahnen, in Die Eisenbahn - Le chemin de fer, Zurigo, 6 ottobre 1874, pp. 161-162. URL consultato il 4 agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., p. 5
- ^ a b Brugger, op. cit., p. 6
- ^ Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 31 luglio 1886, p. 511. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., p. 15
- ^ Brugger, op. cit., pp. 18-21
- ^ Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 21 giugno 1924, p. 1059. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., p. 24
- ^ Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 7 settembre 1948, pp. 2442-2443. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., pp. 24-26
- ^ Appenzeller-Bahn-Gesellschaft, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 14 dicembre 1988, p. 5094. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Brugger, op. cit., pp. 50 e 68
- ^ Brugger, op. cit., pp. 25-26
- ^ Appenzeller Bahnen, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 30 giugno 2006, p. 3. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Fusion mit der Frauenfeld-Wil-Bahn, su appenzellerbahnen.ch. URL consultato il 2 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2021).
- ^ Löschung Frauenfeld-Wil-Bahn AG, Frauenfeld, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 20 luglio 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Daniel Brugger, Die appenzellischen Eisenbahnen (PDF), Herisau, Verlag Appenzeller Hefte, 1982.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Appenzeller Bahnen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale, su appenzellerbahnen.ch.
- (IT, DE, FR) Appenzeller Bahnen, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Pagina privata sulle AB, su seak.ch. URL consultato il 19 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2008).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 160185127 |
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