Antonio Orazio Quinzio (Genova, 4 marzo 1856 – Genova, 10 giugno 1928) è stato un pittore e scultore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Genova nel 1856, in una famiglia di pittori, fra cui i due fratelli minori Tullio Salvatore (1858-1918) e Antonino Pietro (1867-1918), acquisì dal padre, Giovanni (1832-1918), studente e poi docente dell'Accademia ligustica di belle arti, i primi rudimenti dell'arte. In seguito perfezionò egli stesso la propria tecnica presso la stessa Accademia e poi a Firenze e Roma.
Come pittore, Quinzio si espresse prevalentemente nella tecnica dell'affresco: da ricordare gli episodi della storia genovese dipinti nel salone della Banca d'Italia della città ligure e la Madonna del Soccorso nella cupola della chiesa di san Bartolomeo della Ginestra a Sestri Levante.[1] Si cimentò anche con la tecnica dell'olio con la quale eseguì, tra gli altri, un autoritratto conservato nella Civica galleria d'arte moderna di Pegli.[2]
Come scultore si ricordano la statua allegorica della regione Liguria posta sul coronamento del sommoportico, in corrispondenza delle colonne del Vittoriano di Roma, e le quattro statue raffiguranti gli evangelisti (San Marco, San Luca, San Giovanni e San Matteo) collocate presso i pilastri della basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Antonio Orazio Quinzio, su Dizionario degli artisti.
- ^ Touring Club Italiano, Liguria, Collana "Guide rosse" p. 266. (Google Libri)
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Orazio Quinzio, su Dizionario degli artisti.
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