Antonio Carafa della Stadera | |
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III Principe di Stigliano | |
In carica | 17 luglio 1576 – 14 agosto 1578 |
Predecessore | Luigi I Carafa della Stadera |
Successore | Luigi II Carafa della Stadera |
III Duca di Mondragone | |
In carica | 17 luglio 1576 – 14 agosto 1578 |
Predecessore | Luigi I Carafa della Stadera |
Successore | Luigi II Carafa della Stadera |
Trattamento | Don |
Altri titoli |
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Nascita | 1542 circa |
Morte | 14 agosto 1578 |
Dinastia | Carafa |
Padre | Luigi Carafa della Stadera[1] |
Madre | Clarice Orsini[1] |
Coniugi | 1 Ippolita Gonzaga 2 Giovanna Colonna di Paliano |
Figli | da Ippolita: Anna Clarice da Giovanna: Luigi Marcantonio |
Don Antonio Carafa della Stadera (circa 1542 – 14 agosto 1578) è stato un nobile italiano, figlio del duca e principe Luigi Carafa della Stadera e membro dell'influente famiglia Carafa.
Fu il III Duca di Mondragone e il III Principe di Stigliano dal 17 luglio 1576 fino alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nascita e famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Don Antonio nacque verso il 1542 in una delle più antiche, importanti ed influenti famiglie nobiliari del Regno di Napoli, quella dei Carafa, ed apparteneva ad uno dei due rami cadetti principali, quello dei Carafa della Stadera.
Suo padre era Luigi Carafa della Stadera, II principe di Stigliano e II duca di Mondragone, mentre sua madre era Clarice Orsini, figlia del signore Giovanni Giordano Orsini di Bracciano e di Felice della Rovere, figlia illegittima dell'allora cardinale Giuliano della Rovere (futuro papa Giulio II).
Feudatario
[modifica | modifica wikitesto]Suo padre Luigi, durante la sua vita, aveva ereditato e acquistato molti feudi (Alianello, Sant'Arcangelo, Roccanova, Accettura, Gorgoglione, Guardia, Laviano, Castelgrande, Rapone, Riardo, Teano, Carinola, "Madama Porpora", Roccamonfina, Minervino, Torre di Mare, Rocca Imperiale, Volturara, Moliterno, Armento, Montemurro, Precina, San Nicandro, Pietravairano, Galluccio, Casafredda e Caivano),[1] e quindi, alla sua morte, avvenuta il 17 luglio 1576,[1] Antonio gli successe anche in questi territori, oltre ad ereditare i titoli di Principe di Stigliano e Duca di Mondragone.
Fu anche Grande di Spagna.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì poco dopo il padre, il 14 agosto 1578, e venne succeduto nei titoli e nei feudi dal figlio maschio primogenito Luigi Carafa della Stadera, nato dal secondo matrimonio.
Matrimoni e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Antonio, nella sua vita, contrasse due matrimoni.
In prime nozze sposò Ippolita Gonzaga, figlia di Ferrante I Gonzaga, conte di Guastalla, e della principessa Isabella di Capua, figlia a sua volta di Ferrante di Capua, principe di Molfetta, e di Antonicca del Balzo. La moglie era già rimasta vedova da un precedente matrimonio avuto con Fabrizio Colonna, erede di Ascanio I Colonna, II duca di Paliano. Dalla loro unione nacque una figlia:
- Anna Clarice (settembre 1560[2] - ...), ebbe 675 ducati annui in beneficio; si sposò in prime nozze nel 1578 con Ferdinando II Carafa, IV duca di Nocera (m. 1593) e in seconde nozze con Paolo di Sangro, principe di San Severo (1569-1626).
Poi, in seconde nozze sposò Giovanna Colonna (1554-1571), figlia di Marcantonio II Colonna, III duca e I principe di Paliano, e di Felicia Orsini dei Signori di Bracciano. Dalla loro unione nacquero due figli:
- Luigi (12 ottobre 1567 – 22 gennaio 1630), erede e successore del padre;
- Marcantonio (29 agosto 1569 – ...), patrizio napoletano, signore di Precina e Tresenti. Sposò Beatrice Carafa, figlia di Federico Carafa dei Marchesi di Lucida. Non si conosce discendenza.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Luigi Carafa della Stadera, signore di Rocca Mondragone | Antonio Carafa della Stadera, patrizio napoletano | ||||||||||||
Vannella Boffa Stendardo | |||||||||||||
Antonio Carafa della Stadera, I principe di Stigliano, I duca di Mondragone[1] | |||||||||||||
Isabella (Bernardina) della Marra | Guglielmo della Marra, signore di Stigliano | ||||||||||||
Polissena Sanseverino | |||||||||||||
Luigi Carafa della Stadera, II principe di Stigliano, II duca di Mondragone[1][5] | |||||||||||||
Bartolomeo III di Capua, IX conte di Altavilla | Francesco di Capua, VIII conte di Altavilla | ||||||||||||
Elisabetta Conti, nobile romana | |||||||||||||
Isabella di Capua | |||||||||||||
Roberta Boccapianola | Bernardino Boccapianola, patrizio napoletano | ||||||||||||
Prudenzia Capece Bozzuto | |||||||||||||
Antonio Carafa della Stadera | |||||||||||||
Gentile Virginio Orsini,[3] signore di Bracciano | Napoleone Orsini,[3] signore di Bracciano | ||||||||||||
Francesca Orsini di Monterotondo[3] | |||||||||||||
Giovanni Giordano Orsini,[5][3] signore di Bracciano | |||||||||||||
Isabella Orsini di Salerno[3] | Raimondo Orsini,[3] principe di Salerno | ||||||||||||
Eleonora d'Aragona[3] | |||||||||||||
Clarice Orsini di Bracciano[1][5] | |||||||||||||
Papa Giulio II[5][4] | Raffaello Della Rovere[4] | ||||||||||||
Teodora Manirola[4] | |||||||||||||
Felice Della Rovere[5] | |||||||||||||
Lucrezia Normanni[5] | ??? Normanni | ||||||||||||
??? | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Carla Russo, CARAFA, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2021.
- ^ Giancarlo Malacarne, I Gonzaga di Mantova: Appendice]. Gonzaga : genealogie di una dinastia : i nomi e i volti, Il bulino, 2004, p.228, n.1185.
- ^ a b c d e f g Stefania Camilli, ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2021.
- ^ a b c Alessandro Pastore, GIULIO II, papa, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2021.
- ^ a b c d e f Marina Frettoni, DELLA ROVERE, Felice, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 gennaio 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | BNE (ES) XX5238840 (data) |
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