«So, why am I an artist? I guess it’s because I take a critical position toward the world. It’s not about hope. It’s about showing my disgust with the dominant discourse»
«Quindi, perché sono un artista? Credo sia perché pendo una posizione critica verso il mondo. Non si tratta di speranza. Si tratta di mostrare il mio disgusto per il discorso dominante»
Andrea Rose Fraser (Billings, 1965) è un'artista e critica d'arte statunitense. Artista attiva nel campo della performance art, è conosciuta in particolare per il suo lavoro di critica alle istituzioni del mondo dell'arte. Vive e lavora tra New York e Los Angeles,[1] dove insegna presso l'Università della California.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Fraser inizia la sua carriera nel campo della critica d'arte, per poi incanalare questi temi e metodologia d'analisi nelle sue opere.[3]
In Kunst muss hängen ("Art Must Hang") rimette in scena un discorso del 1995 di un ubriaco Martin Kippenberger, che viene rievocato parola per parola, gesto dopo gesto. Altro suo lavoro importante è Official Welcome (2001).[4]
Con la "videotape performance" Little Frank and His Carp (2001),[5] girata all'interno del Guggenheim Museum Bilbao con cinque telecamere nascoste,[6] lavora con la realtà, e attraverso un'analisi psicoanalitica e sociologica ribalta una "normale" esperienza di visita a un museo.
Nella sua "videotape performance" Untitled (2003) ha mostrato su un piccolo monitor un sextape che mostra integralmente il rapporto che la stessa artista ha avuto in una stanza d'albergo con un collezionista, il quale era stato l'acquirente dell'opera stessa, in quanto l'aveva precedentemente pre-acquistata per ventimila dollari, ignaro di cosa fosse effettivamente.[7]
Altre perfomance includono Projection del 2008[8] e Not Just a Few of Us del 2014.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ UCLA Department of Art - Faculty, su art.ucla.edu. URL consultato il 12 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2017).
- ^ ilmanifesto.it, https://ilmanifesto.it/andrea-fraser-contro-i-board-museali . URL consultato l'8 gennaio 2023.
- ^ Kristie T. La, Spotlight: Andrea Fraser, in The Harvard Crimson, 30 marzo 2010.
- ^ Barbara Pollack, =Baring the truth, in Art in America, luglio 2002, ISSN 0004-3214 . URL consultato il 9 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2005).
- ^ Little Frank And His Carp (2001), su Youtube.com.
- ^ Richard Martin, Andrea Fraser Little Frank and his Carp 2001, su tate.org.uk, TATE. URL consultato il 7 marzo 2015.
- ^ Diego Mantoan, Andrea Fraser, ovvero come (non) ti spiego l'arte al Museum Ludwig, su NonSoloCinema, 30 maggio 2013. URL consultato il 9 gennaio 2023.
- ^ Andrea Fraser, 28 October 2013 – 31 August 2014 Tate Modern, London.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di Andrea Fraser, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Andrea Fraser, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5734310 · ISNI (EN) 0000 0001 1466 7779 · Europeana agent/base/90592 · ULAN (EN) 500125322 · LCCN (EN) n90623141 · GND (DE) 119129477 · BNF (FR) cb15044639b (data) · J9U (EN, HE) 987007432839805171 |
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