Jean François André Sordet | |
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Il generale Sordet, secondo da destra, insieme ai generali Joffre e de Castelnau ritratti sul giornale satirico Le Crapouillot | |
Nascita | Saint-Germain-du-Plain, 17 maggio 1852 |
Morte | 28 luglio 1923 |
Dati militari | |
Paese servito | Francia |
Forza armata | Armée de terre |
Arma | Cavalleria |
Anni di servizio | 1870 - 1918 |
Grado | Generale di divisione |
Comandanti | Charles Lanrezac |
Guerre | Guerra franco-prussiana Prima guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia di Héricourt Battaglia delle Frontiere Battaglia delle Ardenne Battaglia di Charleroi Battaglia della Marna |
Comandante di | 1º Corpo di cavalleria |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | École spéciale militaire de Saint-Cyr |
Pubblicazioni | vedi qui |
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Jean François André Sordet (Saint-Germain-du-Plain, 17 maggio 1852 – 28 luglio 1923) è stato un generale francese. Veterano della guerra franco-prussiana fu comandante del 1º corpo di cavalleria durante le fasi iniziali della prima guerra mondiale, rendendosi protagonista di un famoso raid in territorio belga tra il 6 e il 23 agosto 1914.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Saint-Germain-du-Plain il 17 maggio 1852, figlio di Claude Alfred[N 1] e di Claudine Marguerite Hüe de la Blanche. Nel 1870 entrò all'École spéciale militaire de Saint-Cyr, Promozione de la Revanche,[1] e allo scoppio della guerra franco-prussiana fu nominato sottotenente a titolo provvisorio ed inviato al fronte, assegnato ad un Reggimento di fanteria di linea. Si distinse durante i combattimenti di Nuits e Héricourt[2] (15-17 gennaio 1871).[2] L'anno successivo, al termine della guerra, ritornò a frequentare l'Accademia di Saint-Cyr uscendone nel 1872 per essere assegnato all'arma di cavalleria. Il 1º settembre 1886 sposò la signorina Henriette Bergasse, da cui ebbe due figlie Marguerite (1892-1952) e Yvonne (1895-1989).
Nominato colonnello comandante del 23º Reggimento dragoni nel 1898, fu promosso al grado di generale di brigata nel 1903 e quindi di generale di divisione nel 1910, assumendo il comando dapprima della 4ª Divisione di cavalleria, e poi del X Corpo d'armata di stanza a Rennes. Il 29 aprile 1913 divenne membro del Conseil supérieur de la guerre e Ispettore Generale dell'arma di cavalleria. Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale portò a termine la modernizzazione della cavalleria francese.
La prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]All'atto della mobilitazione generale assunse il comando[3] del 1º Corpo di cavalleria,[N 2] che in base al piano operativo XVII, concepito dal Comandante in capo dell'esercito francese generale Joseph Joffre,[4] in caso di violazione della neutralità belga avrebbe dovuto entrare in Belgio e Lussemburgo per contrastare le avanzanti colonne tedesche. A partire dal 30 luglio il 1º Corpo d'armata di cavalleria iniziò a raccogliersi, stabilendo il proprio Quartier generale a Mézières.[5]
Il 5 agosto[6] mentre si trovava presso il suo Quartier generale di Sedan[7] ricevette l'ordine di iniziare una missione di ricognizione in territorio belga,[N 3] il risposta all'invasione del paese da parte dei tedeschi.[8] il suo movimento doveva coprire l'avanzata della Ve Armée[8] del generale Charles Lanrezac che doveva ricongiungersi con l'esercito belga.[8] Dopo aver avvisato Sua Maestà il Re Alberto I del Belgio, il giorno 6 alla testa del suo Corpo d'armata,[N 4] entrò[9] in territorio belga avanzando verso Neufchâteau,[10] per attraversare in seguito la foresta delle Ardenne senza rilevare le avanguardie della 3. Armee tedesca del generale von Hausen.[11] Il giorno 10 arrivò nelle vicinanze della piazzaforte di Liegi,[10] trovandola già assediata dalle truppe della 1. Armee (von Bülow)[11] e 2. Armee di (von Kluk)[11] tedesche. Rimase sulla riva destra della Mosa[12] ritornando verso Dinant,[N 5] proseguendo[10] verso la piazzaforte di Namur, e arrivando a Bruxelles il giorno 18. Dalla capitale belga ripartì per raggiungere Charleroi, attraversò le linee del British Expeditionary Force[13] rientrando in territorio francese il giorno 23,[14] quando raggiunse la piazzaforte di Maubeuge. Già il giorno successivo schierò il suo corpo d'armata alla sinistra della B.E.F.,[14] incontrandosi quello stesso giorno con il suo comandante, il generale John French.[15] Il 26 prese parte alla battaglia di Le Cateau,[16] continuando a ritirarsi al seguito della B.E.F. impegnandosi in violenti combattimenti contro le truppe tedesche nei giorni successivi. Il giorno 29 passò alla dipendenze della VIe Armée[17] del generale Manoury, schierandosi alla sua sinistra.[17] Il 5 settembre iniziò la battaglia della Marna,[N 6] ma il giorno 8[18] venne rimpiazzato[N 7] dal generale Bridoux[19] comandante della 5ª Divisione di cavalleria.
Divenne in seguito ispettore generale dei depositi di cavalleria. Si spense il 28 luglio 1923. Egli è il padre del giornalista Dominique Sordet.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Historique du Corps de Cavallerie Sordet, con Marcel Victor Auguste Boucherie, Charles-Lavauzelle, Paris, 1924.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nato nel 1808, laureato in giurisprudenza.
- ^ Creato appositamente dal Grand Quartier Général (GHG) come formazione di manovra, e formato da 1ª, 3ª e 5ª Divisione di cavalleria, rinforzate dall'8ª Brigata di fanteria.
- ^ Telegramma giunto dal Grand Quartier Géneral (GQG) di Vitry-le-François alle 19 del 5 agosto: Portate domani il C.C. nella regione di Neufchâteau. Esplorate il fronte Attert-Martelange-Bastogne-Houffalize–Laroche. Collegatevi a destra con la 4ª Divisione di cavalleria che si porterà nella regione d'Etalle per esplorare il fronte Attert-Arlon-Longwy–Audun-le-Roman e passerà quindi ai vostri ordini. Missione: scoprire il contorno dell'avanzata nemica sulla frontiera orientale del Belgio, contrastare l'avanzata delle colonne nemiche, contrastare la cavalleria avversaria.
- ^ Si trattava di un totale di 18 Reggimenti, con una forza di circa 15.000 uomini.
- ^ Che fu raggiunta il 13 agosto.
- ^ Il 4 settembre, quando egli arrivò a Parigi, non era che l'ombra di se stesso, dopo aver cavalcato per 1.500 km e combattuto in diverse battaglie.
- ^ Il generale Joffre lo rimosse dal comando perché egli, durante la battaglia della Marna, aveva privilegiato il riposo e il rifornimento delle sue esauste truppe, rimandando l'esecuzione di un ordine operativo emesso dal G.Q.G.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Saint-Cyrienne | Ils s'instruisent pour vaincre.
- ^ a b Wawro 2003, p. 295.
- ^ Jarymowycz 2008, p. 127.
- ^ Sumner 2012, p. 12.
- ^ Lanrezac 1920, p. 71.
- ^ Biastre 2013, p. 15.
- ^ Biastre 2013, p. 34.
- ^ a b c Jarymowycz 2008, p. 132.
- ^ Jarymowycz 2008, p. 138.
- ^ a b c Lanrezac 1920, p. 74.
- ^ a b c Sumner 2012, p. 14.
- ^ Lanrezac 1920, p. 75.
- ^ Hart 2014, p. 118.
- ^ a b Lanrezac 1920, p. 168.
- ^ Sumner 2012, p. 13.
- ^ Jarymowycz 2008, p. 137.
- ^ a b Lanrezac 1920, p. 203.
- ^ Briastre 2013, p. 35.
- ^ Les chefs de nos armées
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ian F.W. Beckett, La prima guerra mondiale. Dodici punti di svolta, Torino, G. Einaudi Editore, 2012, ISBN 978-88-06-21552-1.
- (FR) Jean-Paul Briastre, Soldats du Quercitain, Paris, Mon Petit Éditeur, 2013, ISBN 2-342-01559-3.
- (EN) Robert A. Doughty, Pyrrhic Victory: French Strategy and Operations in the Great War, Harvard, Harvard University Press, 2009, ISBN 0-674-03431-7.
- (EN) J.E. Edmonds, Military Operations, France and Belgium, 1914, London, MacMilland and Co. Ltd., 1925.
- (EN) Peter Hart, Fire and Movement: The British Expeditionary Force and the Campaign of 1914, Oxford, Oxford University Press, 2014, ISBN 0-19-998927-3.
- (EN) Roman Johann Jarymowycz, Cavalry from Hoof to Track, Westport, Praeger, 2008, ISBN 0-275-98726-4.
- (FR) Charles Lanrezac, Le Plan de Campagne Français et le premier mois de la guerre (2 Aôut—3 Septembre 1914), Paris, Payot & Cie, 1920.
- (EN) Ian Summer, The First Battle of the Marne 1914: The French “miracle”, Botley, Osprey Publishing, 2012, ISBN 1-78200-228-6.
- (EN) Geoffrey Wawro, The Franco-Prussian War. The German Conquest of France in 1870–1871, Cambridge, Cambridge University Press, 2003, ISBN 978-0-511-33728-4.
- (FR) Fred R. Van Hartesveldt, The Battles of the British Expeditionary Forces, Historiography and Annotated Bibliography, Westport, Praeger Publishers, 2005, ISBN 0-313-30625-7.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su André Sordet
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Dossier de Légion d'honneur du général Sordet., su culture.gouv.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54138673 · ISNI (EN) 0000 0000 0004 2746 · GND (DE) 1196551154 · BNF (FR) cb107068481 (data) |
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