Ali Këlcyra | |
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Ali Këlcyra | |
Membro del Parlamento dell'Albania | |
Durata mandato | ? – ? |
Dati generali | |
Partito politico | Balli Kombëtar Shqiptar |
Professione | Rivoluzionario, politico |
Firma |
Ali Këlcyra (Këlcyrë, 1891 – Bari, 1963) è stato un politico Nazionalista, Giurista albanese. Fu cofondatore con Mid'hat Frashëri dell'organizzazione Balli Kombëtar nel 1942, e cofirmatario dell'accordo Dalmazzo-Këlcyra con Lorenzo Dalmazzo.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Këlcyra nacque a Këlcyrë il 28 maggio 1891, da Xhemal bey Klissura e Hana Luarasi. Frequentò la scuola elementare a Këlcyrë e successivamente si diplomò al Liceo Galatasaray di Istanbul, Turchia (all'epoca Impero Ottomano). Studiò poi scienze politiche e amministrative presso la scuola Mülkiye a Istanbul.[senza fonte]
Dopo l'inizio della prima guerra mondiale tornò a Këlcyrë. Durante l'invasione greca dell'Albania nel 1914 si recò a Valona insieme ad altri emigranti. Lì incontrò il principe Von Wied e la principessa Sophie che erano venuti a visitare gli emigranti. Lasciò il paese per recarsi a San Demetrio Corone, un insediamento arbëreshë in Calabria, Italia.[senza fonte]
Periodo in Italia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1915 si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma. Durante la sua permanenza a Roma, venne a contatto con le idee della socialdemocrazia e iniziò ad abbracciarle. Durante i suoi studi universitari, fece amicizia con Avni Rustemi e Stavro Vinjau. Si laureò nel 1919 e tornò in Albania un anno dopo insieme a Themistokli Gërmenji e altri per unirsi al movimento guerrigliero albanese, lottando per la libertà dell'Albania nella Prima guerra mondiale.[senza fonte]
Ritorno in Albania
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1920 si recò a Vlorë e partecipò alla creazione dell'organizzazione "Difesa Nazionale". L'organizzazione decise di combattere gli invasori italiani che occupavano i territori albanesi in base al segreto Trattato di Londra (1915). Di conseguenza, il comando italiano sotto Settimo Piacentini lo espulse dai territori occupati dagli italiani.[senza fonte]
Këlcyra partecipò al Congresso di Lushnje e fu eletto membro del Parlamento albanese come deputato di Gjirokastër.[senza fonte]
Esilio
[modifica | modifica wikitesto]Durante la sua permanenza a Parigi, Ali Këlcyra scrisse su Le Quotidien e Le Matin riportando la situazione in Albania e le politiche pro-fasciste di Ahmet Zogu.[senza fonte]
Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1942 tornò in Albania e, insieme a Mid'hat Frashëri, co-fondò l'organizzazione Balli Kombëtar.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://books.google.it/books?id=5ebkAAAAMAAJ&q=Ali+K%C3%ABlcyra&redir_esc=y
- ^ The Albanians: a modern history By Miranda Vickers Page 149 ([1])
- ^ https://wayback.archive-it.org/all/20090213205817/http://www.parlamenti.altirana.com/graphics/foto/Ligjv%EBn%EBsit%20Shqiptar%EB.pdf
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Ali Këlcyra, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 30675675 · ISNI (EN) 0000 0000 4067 0501 · LCCN (EN) n2009002552 · GND (DE) 13162573X |
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