Alfredo D'Agostino | |
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Sindaco di Vibo Valentia | |
Durata mandato | 1º dicembre 1997 – 28 maggio 2002 |
Predecessore | Giuseppe Iannello |
Successore | Elio Costa |
Coalizione | Polo per le Libertà |
Dati generali | |
Partito politico | Forza Italia |
Università | Università degli Studi di Messina |
Professione | Avvocato, docente universitario |
Alfredo D'Agostino (Guardavalle, 9 agosto 1924 – Vibo Valentia, 28 giugno 2013) è stato un politico e avvocato italiano, sindaco di Vibo Valentia dal 1997 al 2002.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Iscritto all'albo degli avvocati di Vibo Valentia dal 10 gennaio 1948, divenne avvocato cassazionista dal marzo del 1961 e fu alla guida della Camera penale di Vibo Valentia. Fu anche docente universitario presso l'Università degli Studi di Messina.
Il figlio Nicola D'Agostino diventò successivamente anch'egli sindaco di Vibo Valentia.[1]
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Alle elezioni amministrative del 1997 si candida alla carica di sindaco di Vibo Valentia sostenuto da una coalizione di centro-destra legata al Polo per le Libertà, formata da Alleanza Nazionale, Forza Italia, CDU e CCD. Al primo turno ottiene la maggioranza relativa con 10.238 preferenze pari al 48,05% dei voti validamente espressi; al ballottaggio ottiene il 54,35% sconfiggendo il candidato del centro-sinistra Antonio Potenza e ottenendo la carica di primo cittadino.[2]
Restò in carica fino al 28 maggio 2002; gli ultimi due anni della sua amministrazione furono caratterizzati dall'avvio di importanti opere pubbliche nel capoluogo calabrese.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vibo Valentia, morto Alfredo D'Agostino, sindaco dal 1997 al 2002, su Stretto Web, 28 giugno 2013. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 20 luglio 2019.
- ^ admin, Vibo, muore l'ex sindaco D'Agostino Un infarto lo ha ucciso nella sua casa, su Il Quotidiano del Sud, 28 giugno 2013. URL consultato il 20 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2019).
Voci correlate
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