Alessandro Schiavi | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | II |
Gruppo parlamentare | Libero - Social - Repubblicano |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Pubblicista |
Alessandro Schiavi (Cesenatico, 28 novembre 1872 – Forlì, 17 maggio 1965[1]) è stato un giornalista, scrittore e sociologo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studia con Antonio Labriola all'Università di Roma, dove si laurea in giurisprudenza nel 1895. Nella capitale si afferma come giornalista e studioso di scienze sociali. Nel 1896 entra a far parte della prima redazione dell'Avanti!, dove rimane fino al 1903. Successivamente si trasferisce a Milano, dove i suoi interessi si sviluppano in direzione dell'indagine sociale sulla condizione operaia e dei problemi dell'edilizia popolare. Diventa funzionario della Società Umanitaria e poi direttore dell'Istituto per le case popolari. Entra nell'amministrazione comunale come assessore nelle prime giunte socialiste della città, tra il 1914 (sindaco Caldara) e il 1922 (sindaco Filippetti).
Il suo impegno intellettuale prosegue durante il fascismo, lavorando come redattore e traduttore con la casa editrice Laterza e con Benedetto Croce.
Dopo la Seconda guerra mondiale è tra i protagonisti della ricostruzione in Romagna; viene eletto senatore socialdemocratico nella seconda legislatura repubblicana e si distingue per il suo impegno europeista. È sostenitore, prima ancora che di una federazione di Stati e di governi, di una federazione di comunità locali, che vede attuabile attraverso il Consiglio dei Comuni d'Europa, nato a Ginevra nel 1951.
È stato biografo di Filippo Turati e di Anna Kuliscioff di cui ha raccolto e curato il carteggio.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Carteggi 1892-1965, 2 v., a cura di C. De Maria, Manduria, Lacaita, 2003-2004;
- Le case a buon mercato e le città giardino, Bologna, Zanichelli, 1911;
- Anna Kuliscioff, Roma, Opere nuove, 1955;
- Filippo Turati, Roma, Opere Nuove, 1955;
- F. Turati - A. Kuliscioff, Carteggio, raccolto da Alessandro Schiavi, Torino, Einaudi, 1977
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giuseppe Manfrin, Schiavi Alessandro: un'attività esemplare, su IlSocialista.com, 4 agosto 2004. URL consultato il 21 ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- C. De Maria, Alessandro Schiavi. Dal riformismo municipale alla federazione europea dei comuni. Una biografia 1872-1965, Bologna, Clueb, 2008;
- Alessandro Schiavi : lo studioso, il politico e l'amministratore, a cura di S. Bianciardi, Manduria, Lacaita, 2007;
- S. Bianciardi, Alessandro Schiavi: la casa e la città, Manduria, Lacaita, 2005;
- Alessandro Schiavi: indagine sociale, culture politiche e tradizione socialista nel primo '900, a cura di M. Ridolfi, Cesena, Il ponte vecchio, 1994.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alessandro Schiavi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo De Maria, SCHIAVI, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 91, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
- (EN) Opere di Alessandro Schiavi, su Open Library, Internet Archive.
- Alessandro Schiavi, su Senato.it - II legislatura, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36942524 · ISNI (EN) 0000 0000 8115 3105 · SBN CFIV062944 · BAV 495/319083 · LCCN (EN) n85277893 · GND (DE) 124989950 · BNF (FR) cb12076948t (data) · J9U (EN, HE) 987007307861205171 · CONOR.SI (SL) 70722659 |
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