Aleksej Ivanovič Ekimov (San Pietroburgo, 28 febbraio 1945) è un chimico e fisico russo, noto per aver scoperto i nanocristalli semiconduttori noti come punti quantici, mentre lavorava all'Istituto ottico statale Vavilov.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1975 gli è stato assegnato il Premio di Stato dell'Unione Sovietica in Scienza e Ingegneria per il lavoro sull'orientamento dello spin degli elettroni nei semiconduttori. È co-destinatario del RW Wood Prize 2006 della Optical Society of America per "la scoperta di punti quantici di nanocristalli e studi pionieristici sulle loro proprietà elettroniche e ottiche"[2]
Nel 2023 ha ricevuto il Nobel per la chimica insieme a Moungi Bawendi e Louis E. Brus «per la scoperta e la sintesi dei punti quantici».[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RU) Екимов А.И. e Онущенко А.А., Квантовый размерный эффект в трехмерных микрокристаллах полупроводников (PDF), in Письма в ЖЭТФ, vol. 34, 20 settembre 1981, pp. 363–366 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2014).
- ^ (EN) Twenty attain 2006 top honors from the OSA, su laserfocusworld.com, 30 agosto 2006. URL consultato il 3 gennaio 2024.
- ^ (EN) Nobel Chemistry prize awarded for discovery of quantum dots used in LED lights, in Reuters, 4 ottobre 2023. URL consultato il 4 ottobre 2023.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aleksej Ekimov
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Aleksej Ekimov, su nobelprize.org.
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