Aaron Parks | |
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durante un concerto ad Aarhus, in Danimarca, nel 2014 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Jazz |
Periodo di attività musicale | 1999 – in attività |
Strumento | Pianoforte |
Sito ufficiale | |
Aaron Parks (Seattle, 7 ottobre 1983) è un pianista e compositore statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Seattle, all'età di 14 anni[1] comincia gli studi di musica e informatica all'Università del Washington tramite la Transition School and Early Entrance Program. L'anno successivo viene selezionato per far parte della Grammy High School Jazz Ensembles, fatto che lo porterà a volersi trasferire a New York per studiare alla Manhattan School of Music. Qui ha modo di studiare con, tra gli altri, Kenny Barron.[1]
Durante il suo ultimo anno alla Manhattan inizia a suonare in tour con Terence Blanchard, registrando poi tre album con lo stesso gruppo per la Blue Note incluso A Tale of God's Will (A Requiem for Katrina),[1] vincitore di un Grammy Award come Best Large Jazz Ensemble Album nel 2007.[2] Sempre con il quintetto di Blanchard ha inciso le colonne sonore per alcuni film di Spike Lee, Inside Man,[1] Lei mi odia e il documentario When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts.
Nel 2006 partecipa al Thelonious Monk International Jazz Piano Competition, tra i massimi concorsi d'esecuzione jazz internazionali, ottenendo il terzo posto dietro solo a Tigran Hamasyan e Gerald Clayton.[3]
Già nel 1999 Parks realizza il suo primo disco da leader, The Promise, con la Keynote a cui seguiranno altri tre dischi nei successivi tre anni con la stessa etichetta. Nel 2008 Invisible Cinema rappresenta invece il suo debutto da leader con la Blue Note.[1] Realizza i successivi con la ECM Records e la Ropeadope.
È inoltre membro del gruppo James Farm insieme con Joshua Redman, Matt Penman ed Eric Harland[1] ed ha suonato frequentemente in tour con il chitarrista Kurt Rosenwinkel.[1]
Premi
[modifica | modifica wikitesto]Tra i diversi premi e riconoscimenti ricevuti figurano:
- Terzo posto al Jas Hennessy Piano Solo Competition di Montreux (2000)
- Cole Porter Fellow of the American Pianists Association (2001)[1]
- Terzo posto al Thelonious Monk International Jazz Piano Competition (2006)[3]
Discografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è elencata una discografia parziale[4]:
- The Promise (Keynote, 1999)
- First Romance (Keynote, 2000)
- The Wizard (Keynote, 2001)
- Shadows (Keynote, 2002)
- Bounce (Blue Note, 2003) - con Terence Blanchard
- A Tale of God's Will (A Requiem for Katrina) (Varese Sarabande, 2006) - con Terence Blanchard
- Anthem (Concord Jazz, 2007) - con Christian Scott
- Between the Lines (World Culture Music, 2007) - con Mike Moreno
- Invisible Cinema (Blue Note, 2008)
- Prelude (Fresh Sound, 2008) - con Ambrose Akinmusire
- Live at Newport (Concord Jazz, 2008) - con Christian Scott
- Angelica (CAM Jazz, 2009) - con Francesco Cafiso
- James Farm (Nonesuch, 2011) - con James Farm
- Star of Jupiter (Wommusic, 2012) - con Kurt Rosenwinkel
- Today Is Tomorrow (Criss Cross, 2012) - con Dayna Stephens
- Arborescence (ECM, 2013)
- City Folk (Nonesuch, 2014) - con James Farm
- Flow (Blue Note, 2014) - con Terence Blanchard
- Lotus (World Culture Music, 2015) - con Mike Moreno
- Groovements (Stunt, 2016)
- Find the Way (ECM, 2017)
- The Seasons (Motema, 2018) - con Ben Wendel
- Little Big (Ropeadope, 2018)
- Waiting Game (Motema, 2019) - con Terri Lyne Carrington
- Right Now! (Contagious Music, 2020) - con Dayna Stephens
- Little Big II: Dreams of a Mechanical Man (Ropeadope, 2020)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) AllMusic, su allmusic.com. URL consultato il 4 gennaio 2022.
- ^ (EN) Grammy, su grammy.com. URL consultato il 5 gennaio 2022.
- ^ a b (EN) 2006 Thelonious Monk Institute of Jazz International Piano Competition, su hancockinstitute.org. URL consultato il 5 gennaio 2022.
- ^ Discografia, su discogs.com. URL consultato il 5 gennaio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su aaronparks.com.
- (EN) Aaron Parks, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Aaron Parks, su Bandcamp.
- (EN) Aaron Parks, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Aaron Parks, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Aaron Parks, su SoundCloud.
- (EN) Aaron Parks, su Billboard.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 90624294 · ISNI (EN) 0000 0000 7850 3223 · Europeana agent/base/104434 · LCCN (EN) no2003095603 · GND (DE) 135329280 · BNF (FR) cb15576516c (data) · J9U (EN, HE) 987007397585905171 · CONOR.SI (SL) 164265571 |
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