2003 SQ222 | |
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Scoperta | 27 settembre 2003 |
Scopritore | LONEOS |
Classificazione | Meteoroide |
Famiglia | Apollo |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000.0) | |
Semiasse maggiore | 1,505784062715558 UA |
Perielio | 0,724561961567876 UA |
Afelio | 2,28700616386324 UA |
Periodo orbitale | 674,9047290141689 giorni (1,85 anni) |
Inclinazione sull'eclittica | 3,5607623237427° |
Eccentricità | 0,5188141649864536 |
Longitudine del nodo ascendente | 4,529933606230835° |
Argom. del perielio | 280,7310756197626° |
Anomalia media | 62,0899458641406° |
Dati fisici | |
Diametro medio | 5 m |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | +29,986 |
2003 SQ222 è un meteoroide che alle 22:56 UTC del 27 settembre 2003 transitò entro una distanza di 80.000 km dalla superficie terrestre, equivalenti a 13,24 raggi terrestri dal centro del pianeta.[1]
Alla data della scoperta, confermata a posteriori il 1º ottobre 2003[2], divenne l'oggetto con il passaggio più radente alla superficie tra quelli censiti dall'MPC[3],[4], superando 1994 XM1 transitato il 9 dicembre 1994. Il 18 marzo 2004 il primato gli fu strappato da 2004 FH che transitò più vicino alla Terra di quasi 30.000 km.
In paragone, i satelliti geostazionari orbitano a 5,6 raggi terrestri, i satelliti GPS a 3,17 raggi terrestri dal centro del pianeta e la distanza Terra-Luna è di oltre 50 raggi terrestri.
2003 SQ222 è stato osservato 17 volte in 4 giorni finché non fu più possibile seguirlo oltre. Non vi sono immagini che ne attestino una pre-scoperta. Tuttavia la sua orbita fu calcolata con buona approssimazione.
2003 SQ222 è stato stimato di solo 5 metri di diametro. Questo significa che sarebbe bruciato a causa della frizione atmosferica prima di un eventuale impatto al suolo. Gli oggetti con meno di 50 metri di diametro sono generalmente classificati come meteoroidi piuttosto che come asteroidi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La misurazione dell'MPC è di 0,000564 UA pari a 84.373,20 km. Il raggio terrestre è stato assunto pari a 6.371,009 km, valore indicato dall'Unione Internazionale di Geodesia e Geofisica.
- ^ (EN) La Minor Planet Electronic Circular annunciante la scoperta, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center. URL consultato l'8 agosto 2009.
- ^ (EN) Closest Approaches to the Earth by Minor Planets, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center. URL consultato il 21 dicembre 2014.
- ^ Esistono inoltre testimonianze, non registrate dal MPC per insufficienza di dati sull'orbita, del passaggio radente di alcuni bolidi, il più noto dei quali è citato in Nature 247, 449 - 450 (15 febbraio 1974) che sono presumibilmente passati più vicino.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 2003 SQ222 - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 2003 SQ222 - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.
- 2003 SQ222 - Simulazione dell'orbita e dati dal JPL Small-Body Database Browser, su ssd.jpl.nasa.gov.