1984 album in studio | |
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Artista | Van Halen |
Pubblicazione | 9 gennaio 1984 |
Durata | 33:26 |
Dischi | 1 |
Tracce | 9 |
Genere[1] | Hard rock Pop metal Arena rock |
Etichetta | Warner Bros. |
Produttore | Ted Templeman |
Registrazione | 1983, 5150 Studios, Studio City (California) |
Formati | LP, CD, MC |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Finlandia[2] (vendite: 25 305+[3]) Francia[4] (vendite: 100 000+) Giappone[5] (vendite: 100 000+) Regno Unito[6] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Canada (5)[7] (vendite: 500 000+) Germania[8] (vendite: 500 000+) Lettonia[9] (vendite: 9 000+) Nuova Zelanda[10] (vendite: 15 000+) |
Dischi di diamante | Stati Uniti[11] (vendite: 10 000 000+) |
Van Halen - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] | |
Rolling Stone[12] | |
Dizionario del pop-rock[13] |
1984 (scritto sulla copertina con la numerazione romana MCMLXXXIV) è il sesto album in studio del gruppo musicale statunitense Van Halen, pubblicato il 9 gennaio 1984 dalla Warner Bros. Records.
Insieme al debutto del 1978, si tratta del disco di maggior successo commerciale del gruppo, con oltre dieci milioni di copie vendute negli Stati Uniti.[11] L'album si posizionò al secondo posto della Billboard 200, rimanendovi per cinque settimane consecutive dietro soltanto a Thriller di Michael Jackson.[14]
Il successo dell'album fu trainato da singoli di successo come Jump, che arrivò fino al primo posto della Billboard Hot 100,[14] Panama e Hot for Teacher, il cui video diventò popolarissimo su MTV. È stato per anni l'ultimo disco registrato dal gruppo con il carismatico frontman David Lee Roth, fino all'uscita di A Different Kind of Truth nel 2012.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1983, i Van Halen entrarono nel Guinness dei primati per l'apparizione più pagata nella storia della musica, in occasione del loro concerto di 90 minuti allo US Festival. Inoltre, in quel periodo il chitarrista Eddie van Halen registrò l'assolo di chitarra di Beat It, il singolo di Michael Jackson che scalò le classifiche di vendita nel 1983. I Van Halen entrarono quindi in studio per registrare il loro sesto album con la certezza di essere in quel momento la rock band statunitense più famosa di tutte; il loro successivo lavoro doveva essere quello della definitiva consacrazione a livello internazionale.
Poco prima dell'inizio delle registrazioni, allo scopo di avere maggiore libertà nelle scelte creative, Eddie van Halen diede vita ai 5150 Studios, che sarebbero diventati gli studi personali del gruppo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Rispetto ai precedenti lavori della band, l'album presenta alcune novità sonore che si avvicinano sempre di più al pop metal: il gruppo introdusse ad esempio un maggior apporto delle tastiere, soprattutto nei brani Jump (divenuto il singolo di maggiore successo nella storia della band), I'll Wait e la title track, brano strumentale d'apertura
La maggiore orecchiabilità e varietà sonora dell'album, aiutate anche dalla neonata MTV che trasmetterà a ruota i video dei vari singoli estratti, consacreranno definitivamente il successo dei Van Halen. Tuttavia, durante il tour promozionale successivo, nascerà un malcontento all'interno del gruppo, conclusosi con l'inevitabile separazione tra il cantante David Lee Roth e il resto della band.
1984 viene considerata da molti la migliore prova in studio dei Van Halen.[13] Per contro, i fans della prima ora contestarono la scelta di aver fatto troppo affidamento sui sintetizzatori e di dedicarsi meno alle chitarre.[13]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Edward van Halen, Alex van Halen, Michael Anthony e David Lee Roth, eccetto dove indicato.
- 1984 – 1:09
- Jump – 4:04
- Panama – 3:32
- Top Jimmy – 3:01
- Drop Dead Legs – 4:15
- Hot for Teacher – 4:44
- I'll Wait – 4:45 (Edward van Halen, Alex van Halen, Michael Anthony, David Lee Roth, Michael McDonald)
- Girl Gone Bad – 4:36
- House of Pain – 3:20
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- David Lee Roth – voce
- Edward van Halen – chitarra, tastiere, cori
- Michael Anthony – basso, cori
- Alex van Halen – batteria, percussioni
- Produzione
- Ted Templeman – produzione
- Donn Landee – ingegneria del suono
- Ken Deane – ingegneria del suono
- Joan Parker – coordinatore di produzione
- Pete Angelus – direzione artistica
- Richard Seireeni – direzione artistica
- David Jellison – direzione artistica
- Margo Zafer Nahas – illustrazione
- Raul Vega – fotografia
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (1984-2021) | Posizione massima |
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Australia[15] | 11 |
Austria[16] | 12 |
Canada[17] | 1 |
Finlandia[18] | 3 |
Francia[19] | 5 |
Germania[16] | 11 |
Giappone[20] | 4 |
Grecia[21] | 39 |
Italia[22] | 15 |
Norvegia[16] | 12 |
Nuova Zelanda[16] | 15 |
Paesi Bassi[16] | 8 |
Regno Unito[23] | 15 |
Stati Uniti[14] | 2 |
Svezia[16] | 4 |
Svizzera[16] | 7 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, 1984, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 marzo 2015.
- ^ (FI) Kultalevyjen myöntämisrajat, su ifpi.fi, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2015).
- ^ (FI) Van Halen, su ifpi.fi, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970-2005, Roppongi, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
- ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (DE) Van Halen – 1984 – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
- ^ (LV) International Latvian Certification Awards from 1998 to 2001, su directupload.net, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 7 aprile 2020.
- ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
- ^ a b (EN) Van Halen - 1984 – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 25 giugno 2015.
- ^ (EN) J.D. Considine, 1984, in Rolling Stone, 1º marzo 1984. URL consultato il 14 marzo 2015.
- ^ a b c Enzo Gentile, Alberto Tonti, Il dizionario del pop-rock 2014, Zanichelli, 2014, p. 1679.
- ^ a b c (EN) 277707 – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 10 novembre 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
- ^ a b c d e f g (NL) Van Halen - 1984, su Ultratop. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 40, No. 9, May 05 1984, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2015).
- ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
- ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su Infodisc.fr. URL consultato il 19 maggio 2015. Selezionare "VAN HALEN" e premere "OK".
- ^ (JA) オリコンチャート・ブックLP編(昭和45年‐平成1年), オリジナルコンフィデンス, 1990, p. 87, ISBN 4-87131-025-6.
- ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 49/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2021).
- ^ Gli album più venduti del 1984, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 19 maggio 2015.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 11 March 1984 - 17 March 1984, su Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 1984, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) 1984, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) 1984, su Discogs, Zink Media.
- (EN) 1984, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.