Villa Beffa
Villa Beffa | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Castel Goffredo |
Indirizzo | Via Beffa |
Coordinate | 45°18′12.55″N 10°28′53.48″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVI secolo[1] |
Uso | civile |
Realizzazione | |
Proprietario | Proprietà privata |
Villa Beffa è uno storico edificio di Castel Goffredo, in provincia di Mantova.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della villa proviene da una famiglia proprietaria, i Beffa, che compare a Castel Goffredo già in alcuni documenti del 1337.[2]
Edificata probabilmente nella prima metà del Cinquecento[3] alle porte della città provenendo da nord, è una costruzione tipica del mantovano dalle caratteristiche vignoliane.
Nel 1630, all'estinzione del ramo castellano dei Beffa Negrini a causa della peste, il fabbricato passò in possesso del comune di Castel Goffredo, che lo rivendette alla famiglia Polino di Calvisano, quindi entrò in possesso della famiglia Tosani nel 1752.[4]
Altri documenti, come la lapide murata all'ingresso (1775), affermano che l'edificio venne edificato nella metà del Settecento per volere del nobile Francesco Pastorio-Bedulli[5] (per matrimonio nel 1769 tra Francesco Pastorio e Smeralda Bedulli) e destinata alla villeggiatura. Nel 1803 Carlo Pastorio[6] trasformò la villa, aggiungendo il viale di accesso.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione, circondata da parco e da una corte di cui rappresenta la casa padronale, si presenta come unione di più edifici collegati tra loro. Il prospetto principale è dotato di androne d'ingresso ad arco unico, loggia con tre archi e colonne in marmo al primo piano. Sotto la loggia spicca lo stemma della famiglia Pastorio-Bedulli, che ha abitato la villa.
Tramite una scala ellittica in marmo si accede al piano superiore, dov'è sito il salone nobile con soffitto affrescato.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Costante Berselli, Castelgoffredo nella storia, Mantova, 1978. ISBN non esistente.
- Giuseppe Amadei;Ercolano Marani (a cura di), Signorie padane dei Gonzaga, Mantova, 1982. ISBN non esistente.
- Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985, SBN IT\ICCU\CFI\0093309.
- Comune di Castel Goffredo (a cura di), Vivi la città. Comune di Castel Goffredo, Reggio Emilia, 1999. ISBN non esistente.
- Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti (a cura di), Piero Gualtierotti. Le confessioni di un castellano, in Supplemento Quaderni dell'Accademia N.21, Mantova, Publi Paolini, 2022, ISBN 979-12-81050-04-4.
- Piervittorio Rossi (a cura di), I Pastore a Castiglione delle Stiviere: storia di una famiglia e di un palazzo, Mantova, 1999. ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Beffa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Italiamappe. Villa Beffa di Castel Goffredo [collegamento interrotto], su italiamappe.it.
- Lombardia Beni Culturali. Castel Goffredo – Villa Beffa, su lombardiabeniculturali.it.
- Lombardia Beni Culturali. Castel Goffredo – Villa Beffa - Stanza, su lombardiabeniculturali.it.
- Provincia di Mantova. Comune di Castel Goffredo. Repertorio dei beni di rilevante valore storico-culturale. 2010. (PDF), su provincia.mantova.it. URL consultato il 3 gennaio 2014.