Tonino Garzia

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Tonino Garzia
Tonino Garzia

Tonino Garzia (Venosa, 1954 - Bologna, 26 aprile 2020) è stato un politico e storico italiano.[1]

Nato a Venosa nel 1954, Tonino Garzia è stato una figura di spicco nella vita politica e culturale della sua città e della Basilicata. Dopo gli studi classici al Liceo Oraziano di Venosa, si è laureato in Filosofia all'Università di Bari con il massimo dei voti.

La sua formazione è iniziata nel mondo cattolico, con un ruolo attivo nell'Azione Cattolica e nelle comunità cattoliche di base. Ispirato da un forte impegno sociale, si è avvicinato al mondo del lavoro e alle istanze dei più deboli, trovando nei Cristiani per il Socialismo un importante punto di riferimento.

Impegno politico e amministrativo

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Nel 1975, a soli 21 anni, Garzia viene eletto per la prima volta nel consiglio comunale di Venosa, nelle liste del Partito Comunista Italiano (PCI), al quale aderirà successivamente. Inizia così una lunga carriera politica al servizio della sua città, ricoprendo ininterrottamente il ruolo di consigliere comunale fino al 1995 e quello di consigliere provinciale dal 1990 al 1995.

Negli anni '80 ricopre la carica di sindaco di Venosa, affrontando con dedizione e spirito di servizio le sfide di un periodo storico complesso. La sua attenzione è sempre rivolta agli interessi della comunità, come dimostra la scelta, coraggiosa e lungimirante per l'epoca, di dar vita nel 1991 a una giunta DC-PCI, in cui ricopre il ruolo di vicesindaco. Questa decisione, seppur sofferta e divisiva all'interno del gruppo dirigente del PCI locale, si rivela precorritrice dei futuri cambiamenti politici nazionali.

Garzia si è distinto per la sua profonda conoscenza dei problemi della città e per la sua capacità di affrontarli con competenza e determinazione. Come sottolineato da amici e avversari politici, era solito studiare a fondo ogni argomento, documentandosi con rigore e preparando con cura i suoi interventi.

Attività di storico e divulgatore culturale

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Oltre all'impegno politico, Garzia ha coltivato una grande passione per la storia e la cultura della sua terra, dedicandosi con passione alla ricerca, alla tutela e alla divulgazione del patrimonio storico-artistico della Basilicata.

Ha lavorato per molti anni come funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Potenza e successivamente come responsabile a Venosa del Centro Operativo Misto delle Soprintendenze per i Beni Archeologici, Architettonici, Artistici e Storici della Basilicata. In questi ruoli ha messo a frutto la sua profonda conoscenza del territorio e la sua sensibilità per la storia locale, contribuendo alla valorizzazione di importanti siti archeologici e monumentali.

Tra i suoi interessi di ricerca spicca la figura di Rocco Girasole, un giovane bracciante ucciso dalla polizia nel 1956 durante uno sciopero a Venosa. La vicenda di Girasole, emblematica delle tensioni sociali e delle ingiustizie del secondo dopoguerra, ha profondamente colpito Garzia, che ne ha fatto oggetto di riflessione e di impegno civile.

Tonino Garzia è autore di diversi saggi storici e studi sul patrimonio monumentale della Basilicata, tra cui:

  • Venosa tra Ottocento e Novecento. Città Storia Sviluppo Urbano (2003)
  • Il castello ducale di Venosa. Storia Restauro Riuso (2003)
  • Vietri di Potenza. La ricostruzione storica del passato attraverso la conoscenza del territorio (2005)
  • Testimonianze Federiciane in Basilicata. La domus di Palazzo San Gervasio, il palazzo ducale di Lavello, il castello di Monteserico (2007)
  • Dieci anni di attività didattica finalizzati alla tutela del patrimonio architettonico (2008)
  • Il monastero femminile San Benedetto di Venosa. Testi e documenti (2018)

Il suo ultimo lavoro, dedicato alla storia del Monastero femminile di San Benedetto di Venosa, rappresenta la conclusione di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca bibliografica e archivistica. Pubblicato nel 2018, questo studio getta luce sulla vita quotidiana delle monache dopo il Concilio di Trento, analizzando l'impatto della clausura e il ruolo sociale del monastero nella formazione delle giovani generazioni.

Riconoscimenti e memoria

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È ricordato come un uomo onesto, leale, coerente nei suoi principi e nei suoi comportamenti, animato da un profondo senso civico e da una sincera dedizione alla sua città.

La sua scomparsa, avvenuta il 26 aprile 2020, è stata accolta con profondo cordoglio da tutta la comunità venosina e dal mondo politico e culturale lucano. Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio e di apprezzamento per il suo operato, a testimonianza dell'affetto e della stima di cui godeva.

Il suo esempio di impegno civile, politico e culturale continua a ispirare le nuove generazioni, rappresentando un modello di dedizione alla comunità e di amore per la propria terra.

  1. ^ Blog di Canio Lagala, su caniolagala.it.