Polipo cervicale
Polipo cervicale | |
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Polipo cervicale, immagine ultrasonografica | |
Specialità | urologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MedlinePlus | 001494 |
Sinonimi | |
Poliposi cervicale Polipo della portio | |
Per polipo cervicale si intende una neoformazione benigna che origina dall'epitelio della cervice uterina.[1] Come per i polipi endometriali, rappresenta una causa frequente di sanguinamento uterino atipico e si manifesta più frequentemente nelle donne in età pre-menopausale.
Etiopatogenesi
[modifica | modifica wikitesto]I polipi cervicali sono formazioni neoplastiche benigne che originano dall'epitelio cilindrico monostratificato della porzione interna della cervice uterina in seguito ad uno stimolo infiammatorio[2] costante o all'esposizione a livelli anormali di estrogeni.[3]
Profilo clinico
[modifica | modifica wikitesto]Come per i polipi endometriali, la maggior parte dei polipi cervicali sono asintomatici.[4] In alcuni casi possono essere causa di sanguinamento uterino anomalo come metrorragia, spotting, menorragia, sanguinamento durante l'atto sessuale ma anche di dispareunia e perdite vaginali bianco-giallastre (leucorrea).[3][5][6]
Profilo diagnostico
[modifica | modifica wikitesto]I polipi cervicali vengono comunemente diagnosticati in corso di esame obiettivo ginecologico; si presentano come formazioni esotiche (sporgenti) sottili e friabili ricoperte di muco e di colore "rosso vinoso" con base con visibile e corpo aggettante in vagina. Il completamento diagnostico si effettua tramite ecografia transvaginale al fine di valutare eventuali polipi endometriali sincroni.
Terapia
[modifica | modifica wikitesto]Durante l'esame obiettivo ginecologico è possibile rimuovere rapidamente il polipo attraverso semplici pinze ad anello. La manovra è completamente indolore e non è necessaria l'anestesia locale. In caso di sanguinamento (raro e comunque contenibile) è possibile cauterizzare la base d'impianto del polipo; con queste metodiche, i polipi cervicali si ripresentano raramente.[3]
Il polipo deve essere conservato in formalina ed inviato in anatomia patologica per l'esame istologico. Benché evenienza estremamente rara (< 1%[7]), i polipi possono infatti contenere isole carcinomatose.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mathilde E. Boon, Albert J. H. Suurmeijer, The Pap Smear, Taylor & Francis, 1996, p. 87, ISBN 3-7186-5857-7.
- ^ Cervical Polyps (PDF), su dbh.nhs.uk, Doncaster and Bassetlaw Hospitals (NHS). URL consultato il 21 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2007).
- ^ a b c Melanie N. Smith, Cervical polyps, su nlm.nih.gov, MEDLINE, 10 maggio 2006. URL consultato il 5 novembre 2007.
- ^ Thomas J. Zuber, E. J. Mayeaux, Atlas of Primary Care Procedures, Lippincott Williams & Wilkins, 2004, pp. 254-256, ISBN 0-7817-3905-5.
- ^ Jane Bates, Practical Gynaecological Ultrasound, Cambridge University Press, 1997, p. 77, ISBN 1-900151-51-0.
- ^ Maxine A. Papadakis, Stephen J. McPhee, Roni F. Zeiger, Current Consult Medicine 2006, McGraw-Hill Professional, 2005, p. 60, ISBN 0-07-145892-1.
- ^ Elizabeth Tillman, Short Instructor Materials (PDF), su cdc.gov, Centers for Disease Control and Prevention. URL consultato il 21 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2004).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gian Carlo Di Renzo, Trattato di ginecologia e ostetricia, Roma, Verduci Editore, 2009, ISBN 978-88-7620-812-6.
- Robbins e Cotran, Le basi patologiche delle malattie, 7ª ed., Torino - Milano, Elsevier Masson, 2008, ISBN 978-88-85675-53-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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