Melchior d'Hondecoeter
Melchior de Hondecoeter, o Hondecoutre o Hondekoeter o Hondecooten (Utrecht, 1636 – Amsterdam, 3 aprile 1695), è stato un pittore, incisore, disegnatore e decoratore d'interni olandese del secolo d'oro, appartenente alla scuola dell'Olanda Settentrionale, specializzato nella pittura di nature morte e animali.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È il più celebre esponente[1] di una famiglia di artisti[2], probabilmente originaria d'Anversa, giunta nei Paesi Bassi a causa della sua fede religiosa protestante[3]: sia il padre Gijsbert, che il nonno Gillis erano pittori[2].
Apprese l'arte della pittura dal padre[2] e, alla morte di questi nel 1653[3] proseguì i suoi studi presso Jan Baptist Weenix[2][3], che aveva sposato la sorella del padre, Josina[3][4].
Il 30 ottobre del 1658 Melchior d'Hondecoeter fu testimone al battesimo del figlio Gijsbertus di Maria d'Hondecoeter (figlia di Gillis d'Hondecoeter) e di Alb. Cleynhens, nella Westerkerk di Amsterdam[3].
È di questo periodo la sua prima opera chiaramente datata (1658), anche se esiste una natura morta con fagiani, la cui datazione può intendersi come 1654[2].
Dall'agosto 1658[2] o dal 1659[1][3] lavorò a L'Aia, dove, nell'ottobre 1659, divenne membro della Corporazione di San Luca[2], risulta infatti un pagamento di 15 fiorini il 15 ottobre[3], e nel 1662 capo della Schildersconfrerie (confraternita di pittori)[2] o, secondo Blok, della stessa Corporazione di San Luca[3].
Il 9[2] o l'11[3] febbraio 1663 sposò Susanna Tradel da Amsterdam[2]; lo sposo era accompagnato dallo zio A. Cleynhens, la sposa dai fratelli Jeremias e Jean e dalla sorella Isabella[3]. Nel settembre 1664 Melchior si trasferì ad Amsterdam[2], in Lauriergracht; poco dopo nacque sua figlia, a cui fu dato il nome della cognata Isabella[3].
Oltre che con i pittori della sua famiglia, come Jan Baptist Weenix, ebbe rapporti con vari artisti e mercanti d'arte. Nel gennaio 1685 stimò con Johan Rosa una grande collezione di dipinti ad Amsterdam[3].
Il 16 febbraio 1668 acquisì la cittadinanza di questa città, dove rimase fino alla morte[2][3]. Il 15 dicembre dello stesso anno morì uno dei figli e fu sepolto nella Westerkerk[3].
Fu tutore di Daniel d'Hondecoeter e il 4 febbraio 1676 fu testimone al suo matrimonio. Il 3 agosto 1677 ricevette un debito di 800 fiorini e il 25 giugno 1682 Melchior e la moglie ebbero in eredità dal cognato e fratello Jean Tradel dei terreni agricoli nelle Fiandre, che vendettero. Il 26 febbraio 1683 la figlia Isabella sposò W.Spiering.[3].
Nell'ultimo periodo della sua vita, Melchior d'Hondecoeter soffrì la concorrenza di Jan Weenix e A.Olen. Morì perciò in povertà a casa del genero[3].
Profilo artistico
[modifica | modifica wikitesto]I soggetti delle sue opere furono soprattutto scene di caccia[2], nello stile dello zio Jan Baptist Weenix[1], nature morte, in particolare di vegetazione e animali in un contesto naturale, come un bosco, paesaggi, animali, piante, trompe-l'oeil[2].
Gli sfondi dei suoi quadri rivelano spesso l'influenza dei pittori Dutch Italianates[1].
Inoltre sono famosi i suoi grandi dipinti raffiguranti uccelli, che gli valsero il soprannome di Raphaël des oiseaux[1]. In particolare lavorò per Adolphe Visscher, decorando il suo castello a Driemond con una serie di più di 50 tele raffiguranti uccelli[1].
Eseguì opere di tutte le dimensioni, dai piccoli quadri da studiolo ai grandi quadri da esposizione[3].
Per la sontuosità, il movimento e la vivacità che si ritrovano nelle sue opere e che rivelano influenze fiamminghe, quest'artista può essere considerato un precursore del rococò[1].
Furono suoi allievi Willem Hendrik Wilhelmus van Royen e il cugino Jan Weenix[2]. Secondo la Web Gallery of Art, invece, Melchior e il cugino Jan furono entrambi allievi del padre di quest'ultimo Jan Baptist Weenix[5].
Hondecoeter ebbe vari seguaci tra cui D. Birrius, Peter Casteels (III), Adriaen van Oolen e le sue opere influenzarono svariati artisti come Felice Boselli, Angelo Maria Crivelli, Tobias Stranover, Charles Collins, Marmaduke Cradock, Adriaen Coorte, Jan van Huysum ed Elias Vonck[2].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Ritratto di tre bambini in un paesaggio con in primo piano cacciagione , 1300 × 400 cm, 1670 c., Alte Pinakothek, Monaco di Baviera[6]
- Il concerto degli uccelli, olio su tela, 84 × 99 cm, 1670 c.[7]
- Natura morta con uccelli, olio su tela, 74,5 × 63,5 cm, Museo Nazionale, Danzica, 1670 c.[8]
- Carniere con gazza su un ceppo, noto come La gazza in contemplazione, olio su tela, 215 × 134 cm, 1768 c., Rijksmuseum, Amsterdam[9]
- Un pellicano e altri uccelli presso una fonte, noto come La piuma fluttuante, olio su tela, 144 × 159 cm, 1680 c., Rijksmuseum, Amsterdam[10]
- Natura morta con animali, 1680-1690, Museo del Prado, Madrid[11]
- Uccelli in un parco, olio su tela, 135 × 155 cm, 1686, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo[12]
- Uccelli in un parco, olio su tela, 135 × 155 cm, 1686, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo[13]
- Pollaio, 1686, Niedersächsisches Landesmuseum, Hannover[14]
- Il serraglio, olio su tela, 135 × 116,5 cm, 1690 c., Rijksmuseum, Amsterdam[15]
- Galli e anatre, olio su tela, 115 × 136 cm, Mauritshuis, L'Aia, 1651-1695[16]
- Il gallo morto, olio su tela, 111,5 × 83 cm, 1655-1695, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, nr 2737, Bruxelles[17]
- Veduta di una terrazza, olio su pannello, Belton House, Lincolnshire[18]
- Volatili sotto un albero con paesaggio sullo sfondo, olio su tela, 91 × 79 cm[19]
- Cigni e pavoni, olio su tela, 145 × 215,5 cm, Museu Nacional de Belas Artes, Rio de Janeiro[20]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g Enciclopedia online Larousse - Les Hondecoeter
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q J.M.Blok in Nieuw Nederlandsch Biografisch Woordenboek (NNBW)
- ^ De groote schouburgh der Nederlantsche konstschilders en schilderessen
- ^ Jan Weenix in The Web gallery of Art
- ^ Ritratto di tre bambini - Commons
- ^ Il concerto degli uccelli - Commons
- ^ Natura morta con uccelli - Commons
- ^ La gazza in contemplazione - Commons
- ^ La piuma fluttuante - Commons
- ^ Natura morta con animali - Commons
- ^ Uccelli in parco - Ermitage[collegamento interrotto]
- ^ Uccelli in un parco 2 - Ermitage[collegamento interrotto]
- ^ Pollaio - Commons
- ^ Il serraglio - Commons
- ^ Galli e anatre - Commons
- ^ il gallo morto -Commons
- ^ Veduta di una terrazza - Commons
- ^ Volatili sotto un albero - Commons
- ^ Cigni e pavoni - Commons
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "Weenix, Jan", su The Web Gallery of Art, 2011. URL consultato il 25 aprile 2011.
- (NL) "Hondecoeter, Melchior de", su Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2011. URL consultato il 19 aprile 2011.
- (FR) "Les Hondecoeter", su Encyclopédie Larousse, 2011. URL consultato il 23 aprile 2011.
- (NL) J.M.Blok, "Hondecoeter, Melchior d'", su Nieuw Nederlandsch Biografisch Woordenboek (NNBW) - Instituut voor Nederlandse Geschiedenis, 2011. URL consultato il 29 aprile 2011.
- (NL) Arnold Houbraken, De groote schouburgh der nederlantsche konstschilders en schilderessen, L'Aia, Swart, Boucquet e Gaillard, 1753, pp. 69-73. URL consultato il 23 aprile 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Melchior d'Hondecoeter
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34726067 · ISNI (EN) 0000 0000 6661 7100 · CERL cnp00575705 · Europeana agent/base/153535 · ULAN (EN) 500026698 · LCCN (EN) no99038981 · GND (DE) 123468493 · BNF (FR) cb14959716s (data) · J9U (EN, HE) 987007499150905171 |
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