Indice
Melchior Khlesl
Melchior Khlesl cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Ritratto del cardinale Khlesl | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 19 febbraio 1552 a Vienna |
Ordinato presbitero | 30 agosto 1579 dal vescovo Johann Caspar Neubeck |
Nominato vescovo | 15 luglio 1613 da papa Paolo V |
Consacrato vescovo | 30 marzo 1614 dal vescovo Placido della Marra |
Creato cardinale | 2 dicembre 1615 da papa Paolo V |
Pubblicato cardinale | 9 aprile 1616 da papa Paolo V |
Deceduto | 18 settembre 1630 (78 anni) a Wiener Neustadt |
Melchior Khlesl (Vienna, 19 febbraio 1552 – Wiener Neustadt, 18 settembre 1630) è stato un cardinale e vescovo cattolico austriaco.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Indicato talvolta anche con le varianti di Klesl o Cleslius, Melchior Khlesl era figlio di Melchior Khlesl, panettiere, e di sua moglie Margaretha. Venne educato nella confessione protestante, ma si convertì con tutta la famiglia al cattolicesimo per influenza del gesuita Georg Scherer nel 1573. Frequentò l'Università di Vienna (1570-1574), passando quindi al Collegio dei Gesuiti di Vienna nel 1573 dove studiò filosofia e teologia. Successivamente passò all'Università di Ingolstadt, dove ottenne il dottorato in filosofia (29 maggio 1579) e quello di teologia (6 giugno 1579). Il 30 agosto 1579 divenne sacerdote con la prerogativa già acquisita di canonico della Cattedrale di Breslavia, ricevendo poco dopo l'incarico di prevosto del Duomo di Santo Stefano di Vienna.
Khlesl divenne noto per le proprie abilità, grazie anche all'influenza che godeva negli ambienti ecclesiastici austriaci. Egli divenne quindi vicario generale della diocesi di Passavia. Successivamente, divenne cancelliere dell'imperatore Mattia I al quale consigliò un atteggiamento conciliatore con i protestanti, rimanendo comunque uno dei principali capisaldi della controriforma in Austria.
Nel 1588 divenne amministratore apostolico di Wiener Neustadt e nel 1598 divenne anche vescovo di Vienna, assurgendo alla dignità di cardinale nel 1616 (pur essendo stato nominato in pectore già dal 1615). La sua sempre crescente influenza anche alla corte romana e la presenza dei due più importanti vescovati austriaci nelle sue mani, spinsero molti a giudicare il suo operato come non completamente trasparente agli occhi del governo imperiale e gli arciduchi Ferdinando e Massimiliano, di comune accordo con il vescovo di Bressanone, lo fecero arrestare il 20 giugno 1618, pur non revocando mai formalmente i suoi titoli episcopali. Dopo aver trascorso del tempo al castello di Ambras (in Tirolo) ed al castello di Innsbruck, nel 1619 si trasferì all'abbazia di St. Georgenberg-Fiecht, sotto la protezione del nunzio apostolico in Austria, Fabrizio Verospi. Il 21 ottobre 1622 Khlesl venne trasferito a Roma a Castel Sant'Angelo e solo quando la sua innocenza venne chiarita definitivamente poté ricevere l'attesa porpora con il titolo cardinalizio di San Silvestro in Capite. Nel 1627 poté anche riprendere il proprio incarico a Vienna e a Wiener Neustadt, su pressione del pontefice al governo austriaco.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Vescovo Placido della Marra
- Cardinale Melchior Khlesl
La successione apostolica è:
- Cardinale Péter Pázmány, S.I. (1617)
- Arcivescovo Livio Lilio (1625)
- Vescovo Vincenzo Martinelli, O.P. (1625)
- Cardinale Giovanni Battista Maria Pallotta (1628)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- R. Leeb et al., Geschichte des Christentums in Österreich. Von der Antike bis zur Gegenwart, Ueberreuter, Wien 2003, ISBN 3-8000-3914-1
- F. Loidl, Geschichte des Erzbistums Wien, Herold, Wien 1983, ISBN 3-7008-0223-4
- (EN) Salvador Miranda, KLESL, Melchior, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Melchior Khlesl
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Klesl, Melchior, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Melchior Klesl, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Melchior Khlesl, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Opere di Melchior Khlesl, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Melchior Khlesl, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Melchior Khlesl, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Melchior Khlesl, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62351283 · ISNI (EN) 0000 0000 7139 1185 · SBN RMLV047562 · BAV 495/27328 · CERL cnp01236151 · LCCN (EN) no2009166065 · GND (DE) 119120712 · BNE (ES) XX5564295 (data) |
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