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Jacopo Alighieri
Jacopo di Durante degli Alighieri (Firenze, ca. 1286 – Firenze?, 1348) era il figlio di Dante Alighieri e viene ricordato per essere stato uno dei primi commentatori della Commedia[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Dante Alighieri e di Gemma Donati, Jacopo nacque a Firenze e seguì il padre in esilio. Finora si riteneva che Jacopo avesse raggiunto Dante solamente[2] dopo il 1315, invece nel 2024 è stato scoperto il suo nome in pergamene del 1306, insieme a nomi che risalgono alla cerchia dell'Esule e che comproverebbero il passaggio di Dante e del figlio sui monti Sibillini nelle Marche (nella città di Fermo avrebbero anche dei parenti nella famiglia Elisei), precisamente nella zona del Fiastra, fulcro di Cistercensi (che lì eressero la nota abbazia di Chiaravalle di Fiastra) e Francescani Spirituali, il che avvalorerebbe la tesi della maggiore vicinanza di Dante al filone mistico francescano (erede, grazie a san Bonaventura, di quello di san Bernardo di Chiaravalle), e la sua posizione critica verso quello aristotelico tomistico domenicano.[3][4][5][6][7][8][9][10][11][12]
Con tutta probabilità lui e il fratello Pietro si recarono a Verona da Cangrande della Scala e successivamente a Ravenna, dove rimase fino al 1322, ancora protetto dai Da Polenta mecenati del padre[1], morto l'anno precedente. Infatti in quell'anno Jacopo mandò una Divisione della Commedia a Guido da Polenta signore della città[1]. Rientrò nel 1325 a Firenze dove il 9 ottobre 1326[1][13] ottenne gli ordini minori che gli resero possibile ottenere un canonicato a Verona[1]. In patria si impegnò a sistemare la situazione economica familiare, riuscendo nel 1343 a riottenere i beni paterni confiscati[1]. Negli ultimi anni da segnalare una tormentata relazione con Jacopa di Biliotto degli Alfani, dalla quale ebbe una figlia di nome Alighiera[1] e un figlio di nome Alighiero. Morì probabilmente a Firenze durante la peste nera del 1348[1][2][13].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Il Dottrinale è formato da 60 capitoli in settenari rimati due a due, in strofe di 6 versi; ciascun capitolo è composto di 10 strofe. Tratta di astronomia e di astrologia, della fede e delle virtù della Chiesa e dell'Impero, dell'amore e dell'odio, della famiglia, delle bellezze umane, del libero arbitrio. Prende ispirazione dagli autori antichi imitando a volte Dante, ma con presenza di alcune inflessioni locali tipiche della valle del Fiastra, indizio della sua permanenza a Fermo, attestata dalle pergamene scoperte nel 2024[3][4][10][11]. Il lavoro è diviso in due sezioni: prima l'ordine fisico e poi quello morale[1][13].
- Chiose all'Inferno di Dante[14], in volgare (ed è il primo in assoluto, composto l'anno successivo alla morte del padre[1]), più un Capitolo in terza rima a esposizione e riassunto dell'argomento della Commedia. Il Commento accompagnò la prima copia della Commedia, destinata a Guido da Polenta. A lui Iacopo si rivolge così: O voi, che s(i)ete del verace lume ...[15].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j Mazzoni.
- ^ a b Maruca, p. 3.
- ^ a b Dante e le Marche, scoperte alcune pergamene sul figlio del poeta, su Il Sole 24 ORE, 23 marzo 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ a b Dalle pergamene dimenticate nuova luce sull’esilio di Dante, su La Nazione, 4 marzo 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Corriere della Sera, Salone del libro di Torino: le nuove scoperte su Dante, 20 maggio 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Dante 'era sui Sibillini quando iniziò la Divina Commedia' - Libri - Poesia - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 1º agosto 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Uno Mattina Weekly 2024 - Dante: scoperto dove scrisse la Divina Commedia - 28/07/2024 - Video, su RaiPlay. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Dante segreto, un'antica pergamena dimostra che il poeta si rifugiò sui monti Sibillini per scrivere la Divina Commedia, su Corriere della Sera, 12 agosto 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Rai, Dante: scoperto dove scrisse la Divina Commedia - Uno Mattina Weekly 28/07/2024, 29 luglio 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ a b Le tracce degli Alighieri a Fermo: "La verità scritta nelle pergamene . Ecco i contatti di Dante e Jacopo", su Il Resto del Carlino, 17 marzo 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ a b Monaldi&Sorti, il figlio di Dante visse a Fermo, era procuratore - Notizie - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 13 marzo 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ Dante influenzato dal misticismo cistercense - Libri - Poesia - Ansa.it, su Agenzia ANSA, 25 marzo 2024. URL consultato il 16 gennaio 2025.
- ^ a b c Paolo Alberti, Iacopo Alighieri, su liberliber.it, Liber Liber. URL consultato il 3 luglio 2015.
- ^ Infatti il commento si ferma a If XXXIV, 139 (si veda: Maruca, p. 5)
- ^ Jacopo Alighieri, p. 191, vv.1 e ss.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Piccinini (a cura di), Chiose alla cantica dell'Inferno di Dante Alighieri scritte da Jacopo Alighieri pubblicate per la prima volta in corretta lezione con riscontri e fac-simili di codici, e procedute da una indagine critica per cura di Jarro, Firenze, R. Bemporad & figlio editori, 1915. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Jacopo Alighieri, Le Rime di M. Cino da Pistoia e d'altri del secolo XIV, a cura di Giosuè Carducci, Milano, Istituto Editoriale Italiano, 1862. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Gaetano Maruca, I commenti di Jacopo Alighieri, Jacopo della Lana e Boccaccio alla «Divina Commedia» di Dante e il Dartmouth Dante Project. Comunicazione tenuta alla 19ª Conferenza annuale dell’American Association of Italian Sudies Eugene, Oregon, 15-17 Aprile 1999 (PDF), in Nuovo Rinascimento, pp. 3-5. URL consultato il 3 luglio 2015.
- Francesco Mazzoni, Alighieri, Iacopo, collana Enciclopedia Dantesca, Roma, Istituto dell'Enciclopedia 3355ou88976yItaliana, 1970, SBN RLZ0163867. URL consultato il 3 luglio 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Jacopo Alighieri
- Wikiquote contiene citazioni di o su Jacopo Alighieri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Alighièri, Jàcopo, su sapere.it, De Agostini.
- Arnaldo D'Addario, ALIGHIERI, Iacopo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 2, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- Opere di Jacopo Alighieri, su Liber Liber.
- Opere di Jacopo Alighieri, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Jacopo Alighieri, su Progetto Gutenberg.
- Francesco Mazzoni, Alighieri, Iacopo, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79080348 · ISNI (EN) 0000 0000 8158 8539 · SBN CFIV097060 · BAV 495/30722 · CERL cnp00152171 · LCCN (EN) n86095747 · GND (DE) 100732305 · BNE (ES) XX1730042 (data) · BNF (FR) cb12225413v (data) |
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