Guerra d'indipendenza rumena
Guerra di indipendenza rumena parte Guerra russo-turca | |||
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8 ottobre 1878, truppe rumene tornano a Bucarest dopo la guerra | |||
Data | 24 aprile 1877 – 3 marzo 1878 | ||
Luogo | Balcani | ||
Esito | Vittoria della coalizione russo-bulgaro-rumena Trattati di Santo Stefano e di Berlino | ||
Modifiche territoriali | La Romania diventa indipendente La Dobrugia settentrionale passa dall'Impero ottomano alla Romania La Bessarabia meridionale passa dalla Romania all'Impero russo | ||
Schieramenti | |||
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La guerra di indipendenza rumena fu parte del più ampio conflitto turco-russo combattuto nel 1877-1878, e vide il Regno di Romania schierato a fianco della Russia per conquistare la propria indipendenza dall'Impero ottomano.
Il 16 aprile 1877, il Regno di Romania e l'Impero russo firmarono a Bucarest un trattato in base al quale alle truppe russe si consentiva di attraversare il territorio rumeno, a condizione che la Russia rispettasse l'integrità della Romania. La mobilitazione ebbe inizio, e circa 120.000 soldati furono ammassati nel sud del paese per difendersi contro un eventuale attacco delle forze ottomane dal sud del Danubio. Il 24 aprile 1877, la Russia dichiarò guerra all'Impero ottomano e le sue truppe entrarono in Romania.
Panoramica
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 maggio 1877, nel Parlamento rumeno, Mihail Kogălniceanu dichiarò l'indipendenza della Romania dall'Impero ottomano, in ossequio alla volontà del popolo rumeno. Un giorno dopo, l'atto fu firmato dal principe Carlo I. Il giorno successivo, il governo rumeno abolì il pagamento del tributo alla Turchia (914.000 lei), e la somma fu invece assegnata al Ministero della guerra.
Inizialmente, la Russia non intendeva cooperare con la Romania, poiché non desiderava che la Romania partecipasse ai trattati di pace dopo la guerra, ma all'assedio di Pleven i Russi s'imbatterono in un esercito turco di 50.000 soldati, guidato da Osman Pasha.
La guerra
[modifica | modifica wikitesto]A causa delle gravi perdite subite a Pleven, il granduca di Russia Nikolaj Konstantinovič chiese a Carlo I che l'esercito rumeno intervenisse e si fondesse con quello russo.[1]
Carlo I accettò la proposta del duca, e divenne comandante delle truppe romene e maresciallo di quelle russe, le cui forze combinate dopo una dura lotta sarebbero riuscite a conquistare Pleven. Dopo che l'esercito rumeno ebbe vinto le battaglie di Grivița e di Rahova, infatti, il 28 novembre 1877 la cittadella di Pleven capitolò e il comandante turco, Osman Pasha, consegnò la città, la guarnigione e la propria spada al colonnello rumeno Mihail Cerchez. Dopo l'occupazione di Pleven, l'esercito rumeno ritornò al Danubio e vinse le battaglie di Vidin e Smârdan. Il 19 giugno 1878, l'Impero ottomano richiese un armistizio, che fu accettato dalla Russia e dalla Romania. Quest'ultima vinse così la guerra, dopo aver subito circa 10.000 perdite. La sua indipendenza venne infine riconosciuta dagli Imperi centrali il 13 luglio 1878.
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Il trattato di pace tra la Russia e l'Impero ottomano fu firmato a Santo Stefano il 3 marzo 1878. La Russia non mantenne le promesse fatte con il trattato del 4 aprile 1877 (firmato dal console russo Stuart Dimitri e dal primo ministro rumeno Mihail Kogălniceanu) di rispettare l'integrità territoriale della Romania. Tuttavia, il trattato non fu riconosciuto dagli Imperi centrali e la conferenza di pace del 1878 a Berlino stabilì che la Turchia avrebbe concesso alla Romania la sua indipendenza, i territori della Dobrugia, del delta del Danubio e dell'Isola dei Serpenti (Insula Şerpilor), ma che la Russia avrebbe occupato i territori meridionali della Bessarabia (Cahul, Bolgrad e Ismail), che dal Trattato di Parigi del 1856 (dopo la guerra di Crimea) erano inclusi nella Moldavia.
Galleria d'immagini
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Le perdite territoriali ottomane nei Balcani dopo la guerra di Crimea, da Literary and Historical Atlas of Europe, di J. G. Bartholomew, 1912
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La battaglia di Smârdan di Nicolae Grigorescu
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Independenţa României (1912 film)
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Targa rumena che commemora la vittoria a Pleven
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La spada di Ahmed Pasha: conquista rumena proveniente da Pleven
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In alto a destra le insegne di Carlo I come maresciallo di campo russo
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Il primo fuoco dei cannoni
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Attraversando il Danubio
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Carlo I è accolto in Bulgaria
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Re Carlo I a Smârdan
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Battaglia al ponte di Skit
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Incisione a colori del 1878
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Incisione a colori del 1878
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Incisione a colori del 1878
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Incisione a colori del 1878
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Conquistando Pleven
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Battaglia per Pleven
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Diorama di Pleven
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Diorama di Pleven
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il telegramma di Nikolaj a Carlo I (in rumeno): "Turcii îngrãmãdind cele mai mari trupe la Plevna ne nimicesc. Rog sã faci fuziune, demonstratiune si dacã-i posibil sã treci Dunãrea cu armatã dupã cum doresti. Între Jiu si Corabia demonstratiunea aceasta este absolut necesarã pentru înlesnirea miscãrilor mele" ("I Turchi hanno ammassato insieme le truppe più ingenti a Pleven per devastarci. Vi chiedo di fare fusioni, azioni dimostrative e se è possibile di attraversare il Danubio con l'esercito quando volete. Tra il Jiu e Corabia, l'azione dimostrativa è assolutamente necessaria per facilitare i miei movimenti.")
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su guerra d'indipendenza rumena
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The Plevna Delay ("Il ritardo di Pleven") di Richard T. Trenk, Sr. (Pubblicato originariamente nella rivista Man At Arms, numero 4, agosto 1997)
- L'esercito rumeno nella Guerra russo-turca (1877-78), su actrus.ro. URL consultato il 27 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2006).
- Mausoleo rumeno di Grivitsa in Bulgaria, su el-soft.com. URL consultato il 27 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2006).
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