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Caffè Paszkowski
Il Caffè Paszkowski è un locale storico di Firenze, situato in piazza della Repubblica 31-35/r angolo via dei Brunelleschi, all'interno dello stabile del palazzo della Fondiaria Assicurazioni. Fa parte dei Locali storici d'Italia e nel 1991 è stato vincolato negli arredi e nella destinazione d'uso dalla Soprintendenza.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nato come Caffè Centrale poco dopo la ristrutturazione di piazza Vittorio Emanuele II, nel 1904 fu rilevato dalla famiglia polacca Paszkowski, che ne fece prima una birreria in stile viennese, poi un "Caffè Concerto", caratteristica che mantiene ancora oggi. Il nome polacco, la cui pronuncia corretta sarebbe "Pashkòfski", viene da allora storpiato in "Pascòschi"
Negli ambienti interni, con arredi risalenti alla ristrutturazione del 1935[2] e paesaggi nella boiserie firmati dal pittore Aldo Piantini, si diedero appuntamento molti nomi illustri: oltre alle personalità della comunità polacca residente a Firenze, Giovanni Papini, Gaetano Salvemini, Giuseppe Prezzolini, Ardengo Soffici, Gabriele D'Annunzio e in seguito Umberto Saba, Eugenio Montale, Vasco Pratolini[3].
Lo stesso Karol Paszkowski fu console onorario di Polonia a Firenze, e suo figlio Stanislaw (italianizzato in Stanislao) sposò la figlia di Giovanni Papini[4].
Il nome Paszkowski è noto anche per il film di Francesco Nuti Caruso Pascoski di padre polacco (1988), che probabilmente si ispirò al nome del caffè per il protagonista.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Caffè Paszkowski, su localistorici.it. URL consultato il 24 novembre 2021.
- ^ Più anticamente, nel 1907, Galileo Chini aveva dipinto per il caffè le Quattro stagioni, oggi in collezione privata.
- ^ Caffè Paszkowski dal 1846 - Le Origini, su paszkowski.it. URL consultato il 3 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2015).
- ^ Caffè Paszkowski dal 1846 - Birreria, su paszkowski.it. URL consultato il 3 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, III, 1978, p. 225;
- Karol Paszkowski, in Luca Bernardini, A Firenze con i viaggiatori e i residenti polacchi, Firenze, Nardini, 2005, pp. 168-169;
- Il caffè Gilli nel cuore di Firenze, a cura di Cristiano Draghi, Firenze, Giunti, 2007;
- Teresa Spignoli, Caffè letterari a Firenze, Firenze, Polistampa, 2009, pp. 74-81 (Caffè Paszkowski);
- Sylvie Jourdan, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 34-36 (Caffè Paszkowski);
- Alessandro Gagliardi, Palazzo Levi, Firenze, Scala Group, s.d.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paszkowski
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su paszkowski.it.
- Claudio Paolini, scheda nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL).