Nazionale maschile di calcio del Sudafrica
Uniformi di gara | |
Sport | Calcio |
Federazione | SAFA South African Football Association |
Confederazione | CAF |
Codice FIFA | RSA |
Soprannome | Bafana Bafana (I Ragazzi) |
Selezionatore | Hugo Broos |
Record presenze | Aaron Mokoena (107) |
Capocannoniere | Benni McCarthy (31) |
Ranking FIFA | 66º (21 dicembre 2023)[1] |
Sponsor tecnico | Le Coq sportif |
Esordio internazionale | |
Australia 1 - 2 Sudafrica Sydney, Australia; 10 maggio 1947 | |
Migliore vittoria | |
Australia 0 - 8 Sudafrica Adelaide, Australia; 17 settembre 1955 | |
Peggiore sconfitta | |
Sudafrica 0 - 5 Brasile Johannesburg, Sudafrica; 5 marzo 2014 Francia 5 - 0 Sudafrica Villeneuve-d'Ascq, Francia; 29 marzo 2022 | |
Campionato del mondo | |
Partecipazioni | 3 (esordio: 1998) |
Miglior risultato | Primo turno nel 1998, 2002, 2010 |
Coppa d'Africa | |
Partecipazioni | 11 (esordio: 1996) |
Miglior risultato | Campioni nel 1996 |
Campionato CONCACAF/Gold Cup | |
Partecipazioni | 1 (esordio: 2005) |
Miglior risultato | Quarti di finale nel 2005 |
Confederations Cup | |
Partecipazioni | 2 (esordio: 1997) |
Miglior risultato | Quarto posto nel 2009 |
La nazionale di calcio del Sudafrica (in afrikaans Suid-Afrikaanse nasionale sokkerspan, in inglese South Africa national football team), i cui calciatori sono soprannominati Bafana Bafana ("i nostri ragazzi" in lingua xhosa), è la rappresentativa nazionale di calcio dell'omonimo paese africano ed è posta sotto l'egida della South African Football Association.
La nazionale sudafricana esordì nel 1924 e tornò sulla scena internazionale nel 1992, dopo una sospensione di sedici anni inflittale dalla FIFA e un bando effettivo di 40 anni causato dalle politiche di apartheid del governo nazionale. Ha ospitato la Coppa d'Africa 1996 e in quell'occasione si aggiudicò il torneo. Ha partecipato a tre fasi finali del campionato del mondo (1998, 2002 e 2010, nell'edizione disputata in casa), venendo eliminata in ogni circostanza al primo turno. Ha partecipato da paese ospitante alla Confederations Cup del 2009, chiusa al quarto posto.
Nella graduatoria FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento raggiunto dal Sudafrica è il 16º posto dell'agosto 1996, mentre il peggiore è il 124º posto del dicembre 1992. Occupa la 66ª posizione della classifica.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La nascita e la lunga esclusione
[modifica | modifica wikitesto]L'estremo stato del continente nero conobbe il calcio grazie agli inglesi, con la federazione che sorse nel 1892.[2] L'affiliazione alla FIFA avvenne nel 1952[2], ma nel febbraio 1957, prima di affrontare l'Etiopia nell'edizione inaugurale della Coppa d'Africa, i dirigenti pretesero di far giocare una squadra composta di soli bianchi: il fatto comportò l'esclusione dal torneo.[2] A metà degli anni '60 la situazione dell'apartheid spinse la FIFA a comminare una squalifica più lunga, che durò sino al 1991.[2][3] Il ritorno ufficiale si consumò a Durban il 7 luglio 1992[4], quando la squadra batté (per 1-0) il Camerun.[5]
La ripresa
[modifica | modifica wikitesto]Campioni d'Africa e la Confederations Cup (1996-1997)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1996, a seguito della rinuncia keniota, la Coppa d'Africa fu ospitata proprio dai Bafana Bafana.[2] All'esordio assoluto nella competizione, fu ottenuta una vittoria per 3-0 ancora contro i Leoni indomabili: i gol furono di Masinga, Williams e Moshoeu.[6] Il successivo 1-0 contro l'Angola grazie a Williams qualificò il Sudafrica per i quarti di finale[7]; nell'ultimo incontro del girone, i padroni di casa persero con l'Egitto che li accompagnò al turno seguente.[2] Battendo di misura (2-1) l'Algeria, venne centrato l'accesso alle semifinali[2]: il Ghana fu travolto per 3-0, con doppietta di Moshoeu e sigillo finale di Bartlett.[8] Il 3 febbraio, superando per 2-0 la Tunisia con le reti di Williams, i Bafana bafana vinsero il trofeo coronando - come meglio non potevano - il proprio ritorno sulla scena internazionale.[2][9] L'affermazione in campo continentale valse inoltre l'ingresso alla Confederations Cup 1997, la prima organizzata dalla Fifa.[2]
Prima di partecipare alla manifestazione, il Sudafrica ottenne anche una storica qualificazione ai Mondiali: il 16 agosto 1997, un gol di Masinga al Rep. del Congo permise di staccare il biglietto per Francia 1998.[10] La Confederations Cup si svolse invece nel dicembre dello stesso anno, con il Sudafrica che debuttò pareggiando contro la Rep. Ceca: la doppietta di Šmicer non bastò per assicurare ai cechi - all'epoca seconda miglior formazione d'Europa - i 3 punti.[11] La sconfitta con gli Emirati Arabi Uniti minò tuttavia le speranze di qualificazione, poi definitivamente abbattute dal 4-3 contro l'Uruguay.[12] Nonostante l'eliminazione al primo turno, la squadra fu giudicata la più corretta del torneo ricevendo il premio fair play.[2]
Le prime partecipazioni alla Coppa del mondo (1998-2002)
[modifica | modifica wikitesto]Secondo classificato in Coppa d'Africa nel febbraio 1998[2], a giugno il Sudafrica esordì ai Mondiali.[13] La prima partita, contro i padroni di casa della Francia, finì 3-0 per i Blues[14]; nel successivo incontro, pareggiato 1-1 con la Danimarca, McCarthy rispose al vantaggio di Nielsen trovando il primo storico gol dei Bafana Bafana nella competizione.[15] Anche l'ultima partita, decisiva per passare il turno, finì in parità: il 2-2 contro l'Arabia Saudita fu firmato da Bartlett, autore di una doppietta che non bastò per accedere agli ottavi di finale.[16] Nel 2000 la formazione raggiunse il terzo podio consecutivo a livello continentale, conquistando la medaglia di bronzo.[2]
Il 1º luglio 2001 fu un'altra data storica per il calcio locale, poiché strappando un pari (2-2) in Burkina Faso i sudafricani accedettero - per la seconda volta consecutiva - ai Mondiali.[17] La rassegna nippo-coreana fu migliore dal punto di vista dei risultati, allorché all'iniziale 2-2 con il Paraguay (raggiunto in rimonta[18]) seguì la prima vittoria di sempre nella manifestazione, conseguita ai danni della Slovenia: il gol di Nomvethe eliminò, di fatto, gli slavi.[19] Il passaggio del turno era decisamente vicino, ma fallì all'ultimo ostacolo: la sconfitta per 3-2 contro la già qualificata Spagna e il contemporaneo 3-1 dei sudamericani contro gli sloveni fecero scivolare al terzo posto gli africani, cui sarebbe bastato un punto (oppure una disfatta paraguaiana) per superare la prima fase.[20]
Le manifestazioni ospitate
[modifica | modifica wikitesto]Il 15 maggio 2004 l'allora presidente della Fifa Joseph Blatter annunciò che il Sudafrica avrebbe ospitato il mondiale del 2010 (e - di conseguenza - la Confederations Cup 2009).[21] Il paese vinse la concorrenza del Marocco[21], fatto che suscitò numerose polemiche: nel 2015, al culmine di un'indagine condotta dalla FBI, Danny Jordaan (organizzatore del torneo) rivelò che lo stato aveva versato 10 milioni alla FIFA per aggiudicarsi l'organizzazione della coppa.[22] Si scoprì inoltre che la nazione maghrebina aveva vinto per 2 voti il sorteggio, poi pilotato a favore dei Bafana Bafana.[22]
Confederations Cup 2009
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno 2009, come prova generale del mondiale, il Sudafrica ospitò la Confederations Cup.[23] Il torneo si distinse per la comparsa della vuvuzela, strumento sonoro le cui note accompagnarono le partite.[24] La nazionale di casa esordì pareggiando per 0-0 contro l'Iraq, poi sconfisse per 2-0 la Nuova Zelanda e fu battuta per 2-0 dalla Spagna, terminando il girone A in seconda posizione[25]. In semifinale il Sudafrica fu battuto di misura dal Brasile, che trovò il gol dell'1-0 a due minuti dalla fine della partita.[26] Nella gara per il terzo posto i sudafricani capitolarono contro la Spagna (che li aveva già battuti nel gruppo), terminando così il torneo in quarta posizione.[27]
Mondiale 2010
[modifica | modifica wikitesto]L'anno dopo, nel 2010, il Sudafrica ospitò il campionato mondiale di calcio, che per la prima volta si svolse in Africa.
Nel 2005 gli organizzatori avevano pubblicato un elenco provvisorio di dodici stadi da impiegare per il torneo, dislocati a Bloemfontein, Città del Capo, Durban, Johannesburg (sede di due impianti), Kimberley, Nelspruit, Orkney, Polokwane, Port Elizabeth, Pretoria e Rustenburg. Tale lista era poi stata ridotta a dieci stadi (scartando le città di Kimberley e Orkney) e annunciata ufficialmente dalla FIFA il 17 marzo 2006. L'altitudine dei diversi stadi, nelle città africane, influenzò il movimento della palla[28] e le prestazioni dei giocatori,[29][30] anche se il capo medico della FIFA minimizzò tale impatto.[31] Sei dei dieci stadi erano situati a oltre 1200 metri sul livello del mare, con i due stadi di Johannesburg (Soccer City ed Ellis Park) ben oltre: uno dei due era a circa 1750 m.[32][33] Gli stadi in ordine di altezza sono: il Soccer City e Ellis Park, 1753m; Royal Bafokeng Stadium, 1500m; Free State Stadium, 1400m; Peter Mokaba Stadium, 1310m; Loftus Versfeld Stadium, 1214m; Mbombela Stadium, 660m; Green Point Stadium, Moses Mabhida Stadium e Nelson Mandela Bay Stadium vicino al livello del mare.[32][33]
Lo stadio selezionato per l'incontro d'apertura dell'11 giugno 2010 fu il FNB Stadium di Johannesburg (chiamato durante la competizione Soccer City), che ospitò anche la finale dell'11 luglio. Per il mondiale ne fu aumentata la capienza dagli originari 80.000 posti a sedere a 94.700[34] (ciononostante durante la manifestazione iridata la capacità massima fu di fatto limitata a 84.490 per via delle postazioni riservate alla stampa ed ai VIP).[35]
Il 23 ottobre 2009, dopo l'esonero di Joel Santana, Carlos Parreira tornò alla guida del Sudafrica. Aveva già ricoperto tale ruolo dal 2006 al 2008.[36]
Ai sorteggi del 4 dicembre 2009 la nazionale sudafricana fu testa di serie in quanto rappresentativa del paese ospitante, e non per ranking FIFA. Nel girone A i Bafana Bafana furono opposti a Messico, Uruguay e ai vice-campioni del mondo della Francia. Gli africani ritrovarono nella fase a gruppi i transalpini, come nel mondiale di Francia 1998, anno della prima partecipazione del Sudafrica alla fase finale di un mondiale.
L'ex presidente del Sudafrica e simbolo nazionale Nelson Mandela, che aveva fortemente caldeggiato la candidatura del Sudafrica a sede dell'evento[37], non poté presenziare alla cerimonia di apertura a causa di un grave lutto in famiglia: la nipote tredicenne, infatti, aveva perso la vita in un incidente automobilistico proprio alla vigilia della manifestazione.[38] Un mese dopo egli presenziò a sorpresa alla cerimonia di chiusura, poco prima che le due finaliste scendessero in campo.[39]
Nella partita inaugurale della manifestazione il Sudafrica pareggiò contro il Messico per 1-1.[40] Dopo un primo tempo di studio, nel secondo tempo, al 55' Siphiwe Tshabalala segnò il gol del provvisorio 1-0. Verso il finire della gara il capitano del Messico Rafael Márquez segnò al 79' il gol del pareggio.[41] Nella seconda giornata l'Uruguay si dimostrò avversario di valore superiore e con una doppietta di Diego Forlán (un gol su calcio di rigore) e un gol di Álvaro Pereira travolse il Sudafrica per 3-0. Ininfluente fu per i Bafana Bafana la vittoria, seppur prestigiosa, ottenuta all'ultima giornata contro una derelitta Francia. Ai padroni di casa serviva vincere per 3-0 per riequilibrare la differenza reti: all'inizio sembrò riuscirci, portandosi sul 2-0, ma al 70' Florent Malouda segnò la rete del 2-1, risultato che eliminò entrambe le nazionali dal torneo. I padroni di casa furono quindi eliminati al primo turno, diventando la prima nazionale ospitante ad essere eliminata nella fase a gironi.
A mondiale concluso, alla scadenza del proprio contratto, Carlos Alberto Parreira annunciò il proprio ritiro dall'attività di allenatore, ma rimase come collaboratore in seno alla federazione.
Prestazioni altalenanti (2010-oggi)
[modifica | modifica wikitesto]Alla fine del mondiale 2010 la panchina della nazionale fu affidata a Pitso Mosimane, collaboratore di Parreira. La squadra mancò la qualificazione alla fase finale della Coppa d'Africa 2012: inserita nel gruppo G assieme a Niger, Egitto e Sierra Leone, il Sudafrica vinse contro il Niger (2-0), pareggiò contro la Sierra Leone (0-0), vinse all'andata (1-0) e pareggiò al ritorno (0-0) contro l'Egitto e perse la partita di ritorno contro il Niger (2-1). All'ultima giornata il Niger era a 9 punti, con Sudafrica e Sierra Leone a 8 ed Egitto a 2. All'ultima giornata l'Egitto batté il Niger per 3-0, mentre il Sudafrica se la vide con la Sierra Leone. Certo che, a parità di punti, uno 0-0 favorisse la qualificazione dei Bafana Bafana per via della migliore differenza reti (Sudafrica +2, Sierra Leone 0 e Niger -2) e ignaro che, secondo il primo punto del regolamento, sarebbe andato avanti il Niger per il vantaggio negli scontri diretti (6 punti, frutto di 2 vittorie e 2 sconfitte, contro 5 punti frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta sia per il Sudafrica sia per la Sierra Leone), Mosimane invitò i suoi a chiudere l'incontro sullo 0-0, credendo di ottenere in tal modo la qualificazione, ma regalando di fatto al Niger la qualificazione alla fase finale della competizione.[42]
Il 4 settembre 2006 la CAF aveva assegnato le tre edizioni della Coppa d'Africa e la Libia era riuscita ad aggiudicarsi l'organizzazione della fase finale di questa edizione della competizione.[43] In seguito allo scoppio della guerra civile libica nel 2011, il 28 settembre dello stesso anno la CAF decise uno scambio di edizioni: il Sudafrica avrebbe ospitato quella del 2013, mentre la Libia sarebbe stata sede della fase finale del torneo nel 2017.[44]
Nel giugno del 2012 il Sudafrica iniziò le qualificazioni CAF al campionato del mondo 2014. Due giorni dopo il pareggio all'esordio in casa contro l'Etiopia (1-1) Mosimane fu esonerato e rimpiazzato ad interim da Steve Komphela[45], prima della nomina del nuovo CT. Il 30 giugno 2012 si insediò come CT Gordon Igesun, che firmò un contratto di due anni. Nel girone delle qualificazioni CAF al mondiale brasiliano il Sudafrica si piazzò secondo dietro l'Etiopia, venendo clamorosamente eliminato.
Nel gennaio 2013 i Bafana Bafana ospitarono la Coppa d'Africa, per la seconda dopo la fase finale del 1996. La partita inaugurale e la finale del torneo sarebbero ospitate dal FNB Stadium di Johannesburg.[46] Il Sudafrica superò il girone con 5 punti, frutto di una vittoria e 2 pareggi, accedendo così ai quarti di finale; i padroni di casa perserò però contro iil Mali, che trionfò ai tiri di rigore dopo l'1-1 dei tempi regolamentari.
Nel giugno 2014 la collaborazione tra Igesun e la federazione si interruppe. A luglio lo rimpiazzò Ephraim Mashaba, sotto la cui guida il Sudafrica si qualificò alla fase finale della Coppa d'Africa 2015, che si giocò in Guinea Equatoriale, eliminando all'ultima giornata del girone la Nigeria, fermata dai sudafricani sul 2-2 in casa sua. Nella fase finale, però, i Bafana Bafana non riuscirono a superare il girone, che li vedeva impegnati con Ghana, Algeria e Senegal.
Mashaba non riuscì a qualificare il Sudafrica alla fase finale della Coppa d'Africa 2017. Nel novembre 2016, dopo aver tenuto un comportamento giudicato deplorevole nel post-partita della sfida valida per le qualificazioni al campionato del mondo 2018 e vinta il 12 novembre per 2-1 contro il Senegal, Mashaba fu sospeso per ragioni disciplinari, avendo accusato alcuni dirigenti federali[47], per poi essere esonerato il mese successivo[48].
Il 4 maggio 2017 fu nominato CT il rientrante Stuart Baxter, già alla guida della nazionale dal 2004 al 2005. Il Sudafrica non riuscì a qualificarsi al campionato del mondo 2018, terminando all'ultimo posto il girone con Senegal, Burkina Faso e Capo Verde[49].
Nell'agosto 2019 la panchina della nazionale fu affidata a Molefi Ntseki, che rimase in carica per un biennio. Qualificatasi alla Coppa d'Africa 2019 grazie al secondo posto nel girone vinto dalla Nigeria (in cui il Sudafrica fu l'unica squadra imbattuta), nelle tre partite del girone la nazionale sudafricana ottenne una vittoria (1-0 contro la Namibia) e due sconfitte (entrambe per 1-0, contro Costa d'Avorio e Marocco) e riuscì ad accedere agli ottavi di finale occupando il quarto posto, l'ultimo disponibile per la qualificazione, nella graduatoria delle sei terze classificate nei gironi. Contro l'Egitto padrone di casa e favorito si impose per 1-0, poi fu eliminato ai quarti dalla Nigeria (2-1). In seguito la nazionale fallì la qualificazione alla Coppa d'Africa 2021, terminando il girone di qualificazione con 10 punti ottenuti su 18 disponibili, al terzo posto nel proprio raggruppamento.
Nel maggio 2021 in panchina subentrò il belga Hugo Broos,[50] sotto la cui guida la squadra chiuse il girone di secondo turno delle qualificazioni CAF al campionato del mondo 2022 a pari punti e pari differenza reti con il Ghana, ma a causa del minore numero di gol segnati (6 contro i 7 dei rivali) fu relegata al secondo posto della classifica del raggruppamento, mancando così l'accesso agli spareggi finali per il campionato del mondo. Nella Coppa d'Africa 2023 i bafana bafana superarono il girone come secondi classificati, con una sconfitta (0-2 contro il Mali), una vittoria (4-0 contro la Namibia) e un pareggio (0-0 contro la Tunisia), poi eliminò il Marocco (2-0) agli ottavi di finale e Capo Verde ai quarti (1-1 dopo i tempi supplementari 4-2 ai tiri di rigore), tornando in semifinale nel torneo dopo ventiquattro anni. Qui fu eliminato dalla Nigeria (0-0 dopo i tempi supplementari, 2-4 ai tiri di rigore) e poi ottenne il terzo battendo nella finale di consolazione la RD del Congo (0-0 dopo i tempi supplementari, 6-5 dopo i tiri di rigore).
Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Sponsorizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]Quando la squadra ritornò a giocare a livello internazionale nel 1992, le maglie vennero fornite dalla società di abbigliamento sportivo italiana Kappa, con la quale venne stipulato un contratto fino al Campionato mondiale di calcio 1998.[51]
A partire dal 1998, le divise per tutte le squadre di calcio sudafricane vennero fornite dalla tedesca Adidas. Si ritiene che il contratto di sponsorizzazione valesse 14 milioni di rand all'anno.[52] Il contratto terminò nel 2010.
Il 7 giugno 2011, la SAFA annunciò che Puma sarebbe stato il suo nuovo sponsor tecnico e rivelò il nuovo kit dei Bafana Bafana.[53][54]
Due anni più tardi, nel mese di ottobre 2013, Puma ha rescisso il contratto a causa di alcune partite truccate dalla nazionale sudafricana prima del Mondiale 2010.[55]
Da marzo 2014 la Nike è diventata il fornitore tecnico del Sudafrica.
La squadra ha un solo sponsor principale, Castle Lager, marchio di proprietà della South African Breweries. Altri sponsor e fornitori sono Energade e Tsogo Sun Hotels.
Divise storiche
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Commissari tecnici
[modifica | modifica wikitesto]- Jeff Butler (1992)
- Stanley Tshabalala (1992)
- Ephraim Mashaba (1992)
- Augusto Palacios (1992–1994)
- Clive Barker (1994–1997)
- Jomo Sono (1998)
- Philippe Troussier (1998)
- Trott Moloto (1998–2000)
- Carlos Queiroz (2000–2002)
- Jomo Sono (2002)
- Trott Moloto (2002)
- Ephraim Mashaba (2002–2004)
- April Phumo (2004)
- Stuart Baxter (2004–2005)
- Ted Dumitru (2005–2006)
- Pitso Mosimane (2006)
- Carlos Alberto Parreira (2006–2008)
- Joel Santana (2008–2009)
- Carlos Alberto Parreira (2009–2010)
- Pitso Mosimane (2010–2012)
- Steve Komphela (2012)
- Gordon Igesund (2012–2014)
- Ephraim Mashaba (2014–2016)
- Stuart Baxter (2017–2019)
- Molefi Ntseki (2019–2021)
- Hugo Broos (2021–in carica)
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]- 1997
- Coppa COSAFA: 5
- 2002, 2007, 2008, 2016, 2021
Partecipazioni ai tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Campionato del mondo | |
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Edizione | Risultato |
1930 | Non partecipante |
1934 | Non partecipante |
1938 | Non partecipante |
1950 | Non partecipante |
1954 | Non partecipante |
1958 | Non partecipante |
1962 | Non partecipante |
1966 | Sospesa dalla FIFA |
1970 | Sospesa dalla FIFA |
1974 | Sospesa dalla FIFA |
1978 | Esclusa dalla FIFA |
1982 | Esclusa dalla FIFA |
1986 | Esclusa dalla FIFA |
1990 | Esclusa dalla FIFA |
1994 | Non qualificata |
1998 | Primo turno |
2002 | Primo turno |
2006 | Non qualificata |
2010 | Primo turno |
2014 | Non qualificata |
2018 | Non qualificata |
2022 | Non qualificata |
Coppa d'Africa | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1957 | Squalificata a causa dell'apartheid |
1959 | Esclusa dalla CAF |
1962 | Sospesa dalla FIFA |
1963 | Sospesa dalla FIFA |
1965 | Sospesa dalla FIFA |
1968 | Sospesa dalla FIFA |
1970 | Sospesa dalla FIFA |
1972 | Sospesa dalla FIFA |
1974 | Sospesa dalla FIFA |
1976 | Esclusa dalla FIFA |
1978 | Esclusa dalla FIFA |
1980 | Esclusa dalla FIFA |
1982 | Esclusa dalla FIFA |
1984 | Esclusa dalla FIFA |
1986 | Esclusa dalla FIFA |
1988 | Esclusa dalla FIFA |
1990 | Esclusa dalla FIFA |
1992 | Esclusa dalla FIFA |
1994 | Non qualificata |
1996 | Campione |
1998 | Secondo posto |
2000 | Terzo posto |
2002 | Quarti di finale |
2004 | Primo turno |
2006 | Primo turno |
2008 | Primo turno |
2010 | Non qualificata |
2012 | Non qualificata |
2013 | Quarti di finale |
2015 | Primo turno |
2017 | Non qualificata |
2019 | Quarti di finale |
2021 | Non qualificata |
2023 | Terzo posto |
Campionato delle nazioni africane | |
---|---|
Edizione | Risultato |
Giochi olimpici[56] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Esclusa dalla FIFA |
1995 | Non qualificata |
1997 | Primo turno |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Non qualificata |
2009 | Quarto posto |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Mondiali
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | Italia | Non partecipante | - | - | - | - |
1938 | Francia | Non partecipante | - | - | - | - |
1950 | Brasile | Non partecipante | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Non partecipante | - | - | - | - |
1958 | Svezia | Non partecipante | - | - | - | - |
1962 | Cile | Non partecipante | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Sospesa dalla FIFA | - | - | - | - |
1970 | Messico | Sospesa dalla FIFA | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Sospesa dalla FIFA | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
1982 | Spagna | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
1986 | Messico | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
1990 | Italia | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | Francia | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 3:6 |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 5:5 |
2006 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | Sudafrica | Primo turno | 1 | 1 | 1 | 3:5 |
2014 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
2022 | Qatar | Non qualificata | - | - | - | - |
Confederations Cup
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Esclusa dalla FIFA | - | - | - | - |
1995 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1997 | Arabia Saudita | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 5:7 |
1999 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Non qualificata | - | - | - | - |
2003 | Francia | Non qualificata | - | - | - | - |
2005 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2009 | Sudafrica | Quarto posto | 1 | 1 | 3 | 4:6 |
2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Tutte le rose
[modifica | modifica wikitesto]Mondiali
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa del Mondo FIFA 1998
- 1 Vonk, 2 Mnguni, 3 Nyathi, 4 Jackson, 5 Fish, 6 Masinga, 7 Fortune, 8 Phiri, 9 Bartlett, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Augustine, 13 Buckley, 14 Sikhosana, 15 Khumalo, 16 Baloyi, 17 McCarthy, 18 Morula, 19 Radebe, 20 Mokoena, 21 Issa, 22 Gopane, CT: Troussier
- Coppa del Mondo FIFA 2002
- 1 Vonk, 2 Nzama, 3 Carnell, 4 A. Mokoena, 5 Lekgetho, 6 Sibaya, 7 Fortune, 8 Mngomeni, 9 Mukansi, 10 Mnguni, 11 Pule, 12 T. Mokoena, 13 Issa, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Arendse, 17 McCarthy, 18 Buckley, 19 Radebe, 20 Marlin, 21 Pienaar, 22 Molefe, 23 Koumantarakis, CT: Sono
- Coppa del Mondo FIFA 2010
- 1 Josephs, 2 Gaxa, 3 Masilela, 4 Mokoena, 5 Ngcongca, 6 Sibaya, 7 Davids, 8 Tshabalala, 9 Mphela, 10 Pienaar, 11 Modise, 12 Letsholonyane, 13 Dikgacoi, 14 Booth, 15 Thwala, 16 Khune, 17 Parker, 18 Nomvethe, 19 Moriri, 20 Khumalo, 21 Sangweni, 22 Walters, 23 Khuboni, CT: Parreira
Coppa d'Africa
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa d'Africa 1996
- P Arendse, P De Sá, P Tlale, D Fish, D Motale, D Motaung, D Nyathi, D Radebe, D Tovey, D Tucker, C Buthelezi, C Khumalo, C Makalakalane, C Mkhalele, C Moeti, C Moosa, C Moshoeu, C Tinkler, A Bartlett, A Masinga, A Mudau, A Williams, CT: Barker
- Coppa d'Africa 1998
- 1 Baloyi, 2 Rabutla, 3 Nyathi, 4 Jackson, 5 Fish, 6 Masinga, 7 Bapela, 8 Ngobe, 9 Mokoena, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Augustine, 13 Ndlanya, 14 Fortune, 15 Mooki, 16 Gopane, 17 McCarthy, 18 Moeti, 19 Radebe, 20 Silent, 21 Mnguni, 22 Tlale, CT: Sono
- Coppa d'Africa 2000
- 1 Vonk, 2 Khomane, 3 Schoeman, 4 Radebe, 5 Fish, 6 Salmon, 7 Fortune, 8 Mngomeni, 9 Bartlett, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Lekoelea, 13 Issa, 14 Ndlanya, 15 Mudau, 16 Tlale, 17 Nomvethe, 18 Bapela, 19 Ngobe, 20 Shai, 21 Tinkler, 22 Arendse, CT: Moloto
- Coppa d'Africa 2002
- 1 Vonk, 2 Mabizela, 3 Carnell, 4 Kannemeyer, 5 Booth, 6 Sibaya, 7 Fortune, 8 Mngomeni, 9 Bartlett, 10 Mnguni, 11 August, 12 Sheppard, 13 Issa, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Baloyi, 17 McCarthy, 18 Buckley, 19 A. Mokoena, 20 Schoeman, 21 Tinkler, 22 Arendse, CT: Queiroz
- Coppa d'Africa 2004
- 1 Arendse, 2 Molefe, 3 Lekgetho, 4 A. Mokoena, 5 Mabizela, 6 Sibaya, 7 Kannemeyer, 8 Mnguni, 9 Nhleko, 10 Fredericks, 11 Pule, 12 T. Mokoena, 13 Mhlongo, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Baron, 17 Winstanley, 18 Buckley, 19 Moshoeu, 20 Coyle, 21 Mayo, 22 Roberts, CT: Phumo
- Coppa d'Africa 2006
- 1 Marlin, 2 Tau, 3 Tshabalala, 4 Katza, 5 Mabizela, 6 Gaxa, 7 Tshabalala, 8 Gumbi, 9 Nhleko, 10 Vilakazi, 11 van Heerden, 12 Makhanya, 13 Issa, 14 Nomvethe, 15 Zuma, 16 Josephs, 17 McCarthy, 18 Mphela, 19 Masilela, 20 Nkosi, 21 Mere, 22 Phali, 23 Mokoena, CT: Dumitru
- Coppa d'Africa 2008
- 1 Fernández, 2 Fransman, 3 Masilela, 4 Mokoena, 5 Morris, 6 Davids, 7 Nhlapo, 8 Tshabalala, 9 Moriri, 10 Pienaar, 11 van Heerden, 12 Modise, 13 Mhlongo, 14 Chabangu, 15 Zuma, 16 Josephs, 17 Mphela, 18 Walaza, 19 Moon, 20 Evans, 21 Fanteni, 22 Dikgacoi, 23 Khune, CT: Parreira
- Coppa d'Africa 2013
- 1 Sandilands, 2 Gaxa, 3 Masilela, 4 Nthethe, 5 Ngcongca, 6 Chabangu, 7 Majoro, 8 Tshabalala, 9 Mphela, 10 Serero, 11 Matlaba, 12 Letsholonyane, 13 Dikgacoi, 14 Khumalo, 15 Furman, 16 Khune, 17 Parker, 18 Phala, 19 Mahlangu, 20 Manyisa, 21 Sangweni, 22 Meyiwa, 23 Rantie, CT: Igesund
- Coppa d'Africa 2015
- 1 Keet, 2 Coetzee, 3 Mathoho, 4 Nhlapo, 5 Jali, 6 Ngcongca, 7 Masango, 8 Zungu, 9 Ndulula, 10 Vilakazi, 11 Matlaba, 12 Letsholonyane, 13 Sangweni, 14 Hlatshwayo, 15 Furman, 16 Khuzwayo, 17 Parker, 18 Phala, 19 Zwane, 20 Manyisa, 21 Gcaba, 22 Mabokgwane, 23 Rantie, CT: Mashaba
- Coppa d'Africa 2019
- 1 Keet, 2 Mkhwanazi, 3 Maela, 4 Cardoso, 5 Mkhize, 6 Mphahlele, 7 Maboe, 8 Zungu, 9 Mothiba, 10 Serero, 11 Zwane, 12 Mokotjo, 13 Mabunda, 14 Hlatshwayo, 15 Furman, 16 Bvuma, 17 Vilakazi, 18 Hlanti, 19 Tau, 20 Kekana, 21 Veldwijk, 22 Williams, 23 Lorch, CT: Baxter
- Coppa d'Africa 2023
- 1 Williams, 2 Mobbie, 3 Mashego, 4 Mokoena, 5 Xulu, 6 Modiba, 7 Appollis, 8 Adams, 9 Makgopa, 10 Tau, 11 Zwane, 12 Maseko, 13 Sithole, 14 Mvala, 15 Monare, 16 Mothwa, 17 Lepasa, 18 Kekana, 19 Sibisi, 20 Mudau, 21 Mayambela, 22 Goss, 23 Morena, 24 Xoki, 25 Mthethwa, 26 Mokwana, CT: Broos
Gold Cup
[modifica | modifica wikitesto]- CONCACAF Gold Cup 2005
- 1 Marlin, 2 Lekgwathi, 3 Thwala, 4 Evans, 5 Katza, 6 Gaxa, 7 Klate, 8 Siphika, 9 Mokoena, 10 Bianchi, 11 van Heerden, 12 Kgatla, 13 Nkosi, 14 Nomvethe, 15 Mofedi, 16 Radebe, 17 Noble, 18 Raselemane, 19 Ndlela, 20 Petersen, 21 Leremi, 22 Langeveldt, CT: Baxter
Confederations Cup
[modifica | modifica wikitesto]- FIFA Confederations Cup 1997
- 1 Arendse, 2 Motaung, 3 Nyathi, 4 Jackson, 5 Fish, 6 Masinga, 7 Larsen, 8 Ngobre, 9 Tovey, 10 Moshoeu, 11 Mkhalele, 12 Augustine, 13 Ndlanya, 14 Williams, 15 Khumalo, 16 Baloyi, 17 Mnguni, 18 Moeti, 19 Radebe, 20 Tinkler, CT: Barker
- FIFA Confederations Cup 2009
- 1 Fernández, 2 Gaxa, 3 Masilela, 4 Mokoena, 5 Mhlongo, 6 Sibaya, 7 Davids, 8 Tshabalala, 9 Mphela, 10 Pienaar, 11 van Heerden, 12 Modise, 13 Dikgacoi, 14 Booth, 15 Mdledle, 16 Khune, 17 Parker, 18 Fanteni, 19 Moon, 20 Khumalo, 21 Mashego, 22 Baloyi, 23 Gould, CT: Santana
Giochi olimpici
[modifica | modifica wikitesto]NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Rosa attuale
[modifica | modifica wikitesto]Lista dei giocatori convocati per la Coppa delle nazioni africane 2023, che si disputerà fra il 13 gennaio e l'11 febbraio 2024 e la gara preparatoria contro il Lesotho del 10 gennaio.
Statistiche aggiornate al termine del loro percorso nel torneo, in cui si sono classificati terzi.
Record individuali
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito i primi 10 giocatori della nazionali per numero di presenze e numero di reti.[57]
Dati aggiornati al 7 giugno 2024.
Posizione | Giocatore | Presenze | Reti | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | Aaron Mokoena | 107 | 1 | 1999-2010 |
2 | Itumeleng Khune | 91 | 0 | 2008-2018 |
3 | Siphiwe Tshabalala | 89 | 12 | 2006-2017 |
4 | Siyabonga Nomvethe | 82 | 16 | 1999-2012 |
5 | Benni McCarthy | 81 | 31 | 1997-2012 |
6 | Shaun Bartlett | 74 | 28 | 1995-2005 |
7 | John Moshoeu | 73 | 8 | 1992-2004 |
8 | Delron Buckley | 72 | 10 | 1999-2008 |
Bernard Parker | 23 | 2007-2015 | ||
10 | Lucas Radebe | 70 | 2 | 1992-2003 |
Posizione | Giocatore | Reti | Presenze | Periodo |
---|---|---|---|---|
1 | Benni McCarthy | 31 | 81 | 1997-2012 |
2 | Shaun Bartlett | 28 | 74 | 1995-2005 |
3 | Katlego Mphela | 23 | 53 | 2005-2013 |
Bernard Parker | 72 | 2007-2015 | ||
6 | Phil Masinga | 19 | 58 | 1992-2001 |
7 | Siyabonga Nomvethe | 16 | 82 | 1999-2012 |
Percy Tau | 50 | 2017- | ||
9 | Sibusiso Zuma | 13 | 67 | 1998-2008 |
10 | Tokelo Rantie | 12 | 41 | 2012-2017 |
Siphiwe Tshabalala | 89 | 2006-2017 | ||
Themba Zwane | 45 | 2014- |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
- ^ a b c d e f g h i j k l Filippo Maria Ricci, Storia del calcio sudafricano, su treccani.it, 2002.
- ^ Corrado Sannucci e Maurizio Crosetti, Il mondo delle nuove Nazionali, in la Repubblica, 25 maggio 1991, p. 29.
- ^ Fabrizio Bocca, Il Sudafrica ritorna nella FIFA, in la Repubblica, 4 luglio 1992, p. 38.
- ^ Il Sudafrica batte il Camerun, in la Repubblica, 8 luglio 1992, p. 41.
- ^ Filippo Ricci, Sudafrica, un'altra festa con Mandela calciatore, in la Repubblica, 14 gennaio 1996, p. 43.
- ^ Calcio news, in la Repubblica, 21 gennaio 1996, p. 38.
- ^ Filippo Ricci, Coppa: Sudafrica in finale L'ultimo ostacolo è la Tunisia, in la Repubblica, 1º febbraio 1996, p. 47.
- ^ Filippo Ricci, La leggenda dei Bafana, in la Repubblica, 4 febbraio 1996, p. 41.
- ^ Il Sud Africa sbarca a Francia '98, su www2.raisport.rai.it, 16 agosto 1997. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).
- ^ Sergio Di Cesare, Montero e Mendez fanno da guida al giovane Uruguay, in La Gazzetta dello Sport, 14 dicembre 1997.
- ^ Sergio Di Cesare, Zagallo ferma Ronaldo: "È stanco, stressato e triste", in La Gazzetta dello Sport, 18 dicembre 1997.
- ^ Emilio Marrese, La Francia chiede un po' di affetto, in la Repubblica, 12 giugno 1998, p. 48.
- ^ Emanuela Audisio, Guarda Platini, con Zizou è di nuovo festa, in la Repubblica, 13 giugno 1998, p. 48.
- ^ Francia 98: Danimarca-Sudafrica 1-1, tre espulsi, in Adnkronos, 18 giugno 1998.
- ^ Delusione Sudafrica, in la Repubblica, 25 giugno 1998, p. 48.
- ^ Africa "mondiale", su www2.raisport.rai.it, 1º luglio 2001. URL consultato il 29 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).
- ^ (EN) South Africa peg back Paraguay, su news.bbc.co.uk, 2 giugno 2002.
- ^ Vince il Sudafrica Slovenia eliminata, su repubblica.it, 8 giugno 2002.
- ^ Il Brasile ricorre al turnover turchi disperati contro la Cina, in la Repubblica, 13 giugno 2002, p. 56.
- ^ a b Calcio, i Mondiali 2010 si giocheranno in Sudafrica, su repubblica.it, 15 maggio 2004.
- ^ a b Marco Mensurati e Fabio Tonacci, Sudafrica, il sogno corrotto: dieci milioni per il Mondiale, tangenti anche per le maglie, su repubblica.it, 29 maggio 2015.
- ^ Daniele Meloni, Sudafrica ed Egitto l'Africa per due Ma occhio anche a Usa e le altre, su repubblica.it, 9 giugno 2009.
- ^ Dai nostri (pochi) inviati in Sudafrica, su pazzoperrepubblica.blogspot.it, 17 giugno 2009.
- ^ Festa Sudafrica Nuova Zelanda ko, in la Repubblica, 18 giugno 2009, p. 55.
- ^ Brasile in finale Sudafrica beffato, su repubblica.it, 25 giugno 2009.
- ^ Spagna terza (3-2) Sudafrica in lacrime, in la Repubblica, 29 giugno 2009, p. 42.
- ^ Altitude will have impact on World Cup ball, MSNBC, 4 dicembre 2009. URL consultato il 13 giugno 2010.
- ^ Altitude training and physical performance for high altitude football, su altitude.org. URL consultato il 29 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2010).
- ^ Jamie Jackson, World Cup 2010: England's altitude training will be tested against USA, in The Guardian, London, 7 giugno 2010. URL consultato il 13 giugno 2010 (archiviato il 10 giugno 2010).
- ^ Piers Edwards, Fifa medical chief downplays World Cup altitude effect, in BBC Sport, BBC, 23 febbraio 2010. URL consultato il 13 giugno 2010.
- ^ a b Quick guide to the ten World Cup grounds, in Racing Post, Centurycomm. URL consultato il 13 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2011).
- ^ a b And the city to avoid..., su socceramerica.com, Soccer America, 3 settembre 2009. URL consultato il 13 giugno 2010 (archiviato il 1º giugno 2010).
- ^ (EN) Soccer City Stadium – Johannesburg, su fifa.com, 28 maggio 2010. URL consultato il 5 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2010).
- ^ (EN) Soccer City Stadium – Johannesburg, su fifa.com, 15 giugno 2010. URL consultato il 5 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2010).
- ^ Calcio: Sudafrica, Parreira nuovo ct, in Gazzetta dello Sport, gazzetta.it, 23 ottobre 2009.
- ^ Blatter boccia le finaliste: Gioco troppo duro, su repubblica.it, 12 luglio 2010. URL consultato il 12 luglio 2010.
- ^ Lutto per Mandela, muore la nipote tredicenne, su it.euronews.net, euronews.it, 11 giugno 2010. URL consultato il 12 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2010).
- ^ Olanda-Spagna vale il mondo Ovazione per Mandela allo stadio - Ultime notizie sportive - La Gazzetta dello Sport
- ^ Oliver Holt, South Africa 1-1 Mexico: The Daily Mirror match report, in Daily Mirror, Trinity Mirror, 11 giugno 2010. URL consultato il 29 giugno 2010 (archiviato il 12 giugno 2010).
- ^ James Maasdorp, South Africa draws in pulsating WC opener, in ABC News, Australian Broadcasting Corporation, 12 giugno 2010. URL consultato il 29 giugno 2010 (archiviato il 14 giugno 2010).
- ^ Il Sudafrica esulta. E poi piange, in Sport Mediaset, 9 ottobre 2011. URL consultato il 26 novembre 2012.
- ^ (EN) Angola to host 2010 Nations Cup, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 4 settembre 2006.
- ^ Calcio, Coppa d'Africa: Sudafrica sostituisce Libia come sede 2013, su repubblica.it, 28 settembre 2011.
- ^ Esonerato Ct Sudafrica Mosimane, in La Gazzetta dello Sport, 5 giugno 2012. URL consultato il 26 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) Clarification On Afcon Venues, su soccerladuma.co.za, Soccer Laduma, 4 maggio 2012. URL consultato il 26 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2013).
- ^ Sudafrica, UFFICIALE: sospeso il ct Mashaba, su calciomercato.com, 13 novembre 2016.
- ^ Sudafrica: esonerato il CT Mashaba, su calcioweb.eu, 22 dicembre 2016.
- ^ (EN) Bafana lose 2-0 to Senegal, fail to qualify for 2018 World Cup, Eyewitness News, 10 novembre 2017.
- ^ Safa and ex-Bafana Bafana coach Molelfi Ntseki finally go their separate ways, 6 maggio 2021.
- ^ (EN) Bafana to be decked out in Puma, su The Sowetan. URL consultato il 2 dicembre 2010.
- ^ (EN) Companies want more bang for their sponsorship buck, su The Sunday Times. URL consultato il 5 dicembre 2010.
- ^ (EN) New Sponsor and kit, su eyewitnessnews.co.za, Eyewitness News. URL consultato il 7 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2011).
- ^ (EN) [1]
- ^ Puma dice addio al Sudafrica, contratto rescisso per alcune partite truccate, in Passione Maglie.
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
- ^ South Africa - International Appearances, su www.rsssf.org. URL consultato il 16 aprile 2023.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su safa.net.
- (DE, EN, IT) Nazionale maschile di calcio del Sudafrica, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.