We Will Rock You

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We Will Rock You
singolo discografico
ArtistaQueen
Pubblicazione7 ottobre 1977
Durata2:01
Album di provenienzaNews of the World
GenereHard rock
Arena rock
Glam rock
EtichettaElektra
ProduttoreQueen, Mike Stone
FormatiEP
Certificazioni originali
Dischi d'oroBrasile (bandiera) Brasile[1]
(vendite: 20 000+)
Francia (bandiera) Francia[2]
(vendite: 500 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[3]
(vendite: 100 000+)
Dischi di platinoDanimarca (bandiera) Danimarca[4]
(vendite: 90 000+)
Germania (bandiera) Germania[5]
(vendite: 500 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (2)[6]
(vendite: 1 200 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (6)[7]
(vendite: 6 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia (2)[8]
(vendite: 100 000+)
Queen - cronologia
Singolo precedente
(1977)
Singolo successivo
(1978)

We Will Rock You è un singolo del gruppo musicale britannico Queen, pubblicato il 7 ottobre 1977 come primo estratto dal sesto album in studio News of the World.

Fu scritto da Brian May e pubblicato come brano d'apertura dell'album News of the World. È tra i brani più celebri della band britannica, oltre a essere uno dei singoli più conosciuti a livello globale nella storia della musica, tant'è che è diventato uno tra i più famosi inni da stadio negli eventi sportivi e musicali di tutto il mondo, principalmente grazie al suo ritmo semplice.[9] Nel 2004 la canzone è inserita nella lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone, alla posizione numero 330.

Il brano, assieme a We Are the Champions, è stato scritto in risposta a un evento accaduto durante il A Day at the Races Tour.[10] La band suonò alla Stafford's Bingley Hall a Birmingham e come raccontò Brian May[10]:

«...a Bingley Hall il pubblico ha cantato ogni nostra canzone e quando siamo ritornati sul palco hanno continuato a cantare e poi hanno cantato l'inno del Liverpool "You'll Never Walk Alone". Era un periodo di transizione nel mondo del rock. Se andavi a vedere i Led Zeppelin e The Who, vedevi il pubblico dimenarsi ma che non cantava. We Will Rock You era il nostro invito a cantare. Quando le luci del concerti si sono spente ho pensato: "Non dobbiamo combattere questo modo di fare della gente, dovremmo sostenerlo!". La gente non lo faceva spesso ai concerti di quel tempo. (...) Sono andato a dormire e mi sono svegliato con "We Will Rock You" nella testa. Quando sei in uno spettacolo non puoi muoverti facilmente in mezzo alla folla, ma puoi solo battere i piedi e cantare e applaudire»

Le tre strofe della canzone vogliono rappresentare le tre età dell'uomo: il bambino speranzoso, il grande uomo coraggioso nella prima parte della sua vita e il vecchio che ha imparato ad accettare il suo posto nell'universo.[10]

Registrazione

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Il brano fu registrato, come il resto dell'album, ai Wessex Studios di Londra.[11] La particolarità della canzone è l'arrangiamento, basato solamente su un battito ritmico di piedi e di mani (in inglese detto "stomp, stomp, clap sound"), creato dalla band, che ha sovrainciso i suoni di sé stessa battendo le mani e pestando i piedi sul pavimento molte volte e aggiungendo effetti di delay per creare un suono paragonabile a quello di una folla; il ritornello principale può essere paragonato a un inno. Sostanzialmente il brano è un cantato a cappella, a parte gli ultimi trenta secondi in cui è presente l'assolo di chitarra. Il battito dei piedi fu registrato in una vecchia chiesa, con un pavimento ad assi di legno.[12]

Esibizioni dal vivo

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Nelle esibizioni dal vivo, viene spesso seguita dall'altrettanto celebre We Are the Champions, dallo stesso album, infatti le due canzoni erano nate per essere eseguite insieme, e sin dal News Of The World Tour al Magic Tour fino ai tour con Paul Rodgers e Adam Lambert esse furono, con alcune eccezioni, le ultime canzoni con cui il gruppo chiudeva i concerti.[13][14] Furono anche le ultime due canzoni che i Queen suonarono al Live Aid nel 1985.[15]

I Queen hanno anche eseguito una versione alternativa del brano nota come "fast version" (versione veloce), con un ritmo più veloce e un arrangiamento completo di batteria e di basso.[16] La band ha usato spesso questa versione come apertura dei live set di fine anni settanta/inizio anni ottanta, come si evince dall'ascolto degli album Live Killers (1979), Queen on Fire - Live at the Bowl (2004), Queen Rock Montreal (2007). Esiste anche un'incisione in studio di tale versione, registrata appositamente per lo spettacolo di John Peel su BBC Radio 1 nel 1977, e pubblicata poi nella raccolta On Air (2016).[16]

Video musicale

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Il video è stato molto probabilmente ripreso subito prima, o subito dopo, il video per Spread Your Wings, futuro singolo della band. Si vedono i membri del gruppo nel giardino della villa di Roger Taylor nel Surrey coperto di neve (infatti i Queen sono vestiti con abiti invernali); Freddie Mercury porta dei singolari occhiali da sole con le lenti a forma di stelle, John Deacon e Taylor indossano degli stivali da pioggia in plastica, mentre Brian May, in entrambi i video, non usa la sua Red Special, ma una replica della sua chitarra, costruita per lui dal liutaio John Birch.

Classifica (1977) Posizione
massima
Francia 1
Nuova Zelanda 1
Regno Unito 2
Paesi Bassi 2
Canada 3
Irlanda 3
USA 4
Australia 11
Austria 12
Germania 13
Giappone 72

Di questo brano storico sono state realizzate decine di cover e rielaborazioni. Gli stessi Queen hanno riproposto We Will Rock You con Axl Rose alla voce al Freddie Mercury Tribute Concert del 1992. Nel 2000, ancora i Queen (senza John Deacon) hanno registrato una versione del brano in stile rap con la boy band dei 5ive, raggiungendo la prima posizione nelle classifiche di vendita inglesi. Fra le altre cover celebri si possono citare quella di Robbie Williams e di Chad Kroeger dei Nickelback. In Italia, una reinterpretazione di stampo demenziale è stata proposta da Elio e le Storie Tese, con il titolo Vivi Rocco e un'altra dai GemBoy dal titolo Giorgio Gaber. In 'Till I Collapse di Eminem dall'album The Eminem Show, è campionato il battito dei piedi.

Tra le cover più famose:

Parodie e riferimenti

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  • 1987 – Henry Rollins ha fatto una parodia di We Will Rock You dal titolo I Have Come to Kill You.
  • 1991 – in Gli amici di papà, nell'episodio Happy Birthday Babies parte 2, quando Becky respira al ritmo della canzone per alleviare le contrazioni, Danny canta scherzosamente "We will, we will rock you!".
  • 1994 – in Piccoli grandi eroi (D2-The mighty ducks) durante la partita finale gli spettatori presenti nello stadio intonano la canzone, modificandone il testo in We will, we will, quack you!
  • 1996 – il brano fa da colonna sonora al filmato iniziale del videogioco calcistico Pro Evolution Soccer 2. Inoltre, per celebrare i 20 anni della serie, è nuovamente presente in PES 2016.
  • 1998 - Nel settimo episodio della quinta stagione della celebre sitcom Friends, Ross incide la nuova segreteria telefonica con il ritmo della canzone. Al posto di "We Will Rock You" canticchia "We Will Call You Back" (in italiano "Noi vi chiamerem").
  • 2003 – la canzone dei Blondie Boys Good utilizza il verso "You got me on your face/A big disgrace".
  • 2004 – gli Scum of the Earth ha fatto una reinterpretazione nel loro album di debutto Blah...Blah...Blah...Love Songs for the New Millennium. Tuttavia, il titolo della canzone è stato cambiato in "Porno Champion" con un testo modificato.
  • 2007 – in The Storm, un episodio di Drake & Josh, il gruppo di persone presenti a casa loro iniziano a cantare una canzone molto simile a We Will Rock You.
  • 2011 – la canzone Yoü and I di Lady Gaga campiona il ritmo di We Will Rock You e contiene un assolo alla chitarra di Brian May.
  • 2015 – nel film Pixels la canzone viene utilizzata nella scena contro Donkey Kong.
  • 2016 – nel terzo episodio della nona stagione della sit-com statunitense The Big Bang Theory, quando Leonard colpisce una ruota della macchina di Richard Feynman, Howard e Raj, seguendo il ritmo, parodiano da Rock a Percussive shock (forza impulsiva), venendo tuttavia interrotti da Sheldon, che canta una parte della canzone.
  1. ^ (PT) Queen – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato l'8 luglio 2024.
  2. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 13 maggio 2015. Selezionare "QUEEN" e premere "OK".
  3. ^ (JA) クイーン - ウィ・ウィル・ロック・ユー – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 1º marzo 2021.
  4. ^ (DA) We Will Rock You, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 febbraio 2021.
  5. ^ (DE) Queen – We Will Rock You – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 3 marzo 2023.
  6. ^ (EN) We Will Rock You, su British Phonographic Industry. URL consultato il 18 settembre 2022.
  7. ^ (EN) Queen - We Will Rock You – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 18 aprile 2023.
  8. ^ We Will Rock You (certificazione), su FIMI. URL consultato il 2 settembre 2019.
  9. ^ (EN) Guardian Staff, Was there ever a time when We Will Rock You did not exist?, in The Guardian, 16 agosto 2007. URL consultato il 1º marzo 2020.
  10. ^ a b c Brian May e Roger Taylor raccontano a Billboard We Will Rock You e We Are The Champions, su Brian May e Roger Taylor raccontano a Billboard We Will Rock You e We Are The Champions. URL consultato il 1º marzo 2020.
  11. ^ (EN) News of the World - Queen | Songs, Reviews, Credits, su AllMusic. URL consultato il 1º marzo 2020.
  12. ^ (EN) Joe Bosso 04 August 2010, Queen's Brian May on We Will Rock You, Bohemian Rhapsody, su MusicRadar. URL consultato il 1º marzo 2020.
  13. ^ (EN) We Are the Champions - Queen | Song Info, su AllMusic. URL consultato il 1º marzo 2020.
  14. ^ Roberto De Ponti, Queen. Opera Omnia, Giunti, 2019.
  15. ^ 13 luglio 1985: va in scena lo storico Live Aid, in Notizie Musica, 13 luglio 2019. URL consultato il 1º marzo 2020.
  16. ^ a b (EN) Daniel Kreps, Hear Queen's 'Fast Version' of 'We Will Rock You' From 1977 BBC Session, in Rolling Stone, 17 ottobre 2016. URL consultato il 1º marzo 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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