Sue Prideaux
Sue Prideaux (Londra, 1º giugno 1946) è una scrittrice e biografa britannica d'origine norvegese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di origini norvegesi (sua madrina è stata dipinta da Edvard Munch), è nata a Londra nel 1946 e ha studiato e in seguito esercitato la professione di storica dell'arte a Firenze, Parigi e Londra[1].
Ha esordito nel 1997 con Rude mechanicals, ritratto di una coppia borghese di mezza età in crisi[2], al quale ha fatto seguito l'anno successivo il suo romanzo storico di maggior successo: Magnetic North, ambientato in Scandinavia[3].
A partire dal 2005 con Edvard Munch: Behind the Scream[4] ha concentrato i propri sforzi sul genere biografico, pubblicando altre 4 biografie di personaggi illustri ed ottenendo numerosi riconoscimenti l'ultimo dei quali è stato l'Hawthornden Prize nel 2019 per il suo ritratto di Friedrich Nietzsche[5].
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Rude mechanicals (1997)
- Magnetic North (1998)
Biografie
[modifica | modifica wikitesto]- Edvard Munch: Behind the Scream (2005)
- Thore Heramb (2006)
- Alexander Adams, ruins and landscapes (2007)
- Strindberg: A Life (2012)
- Io sono dinamite: vita di Friedrich Nietzsche (I Am Dynamite! A Life of Nietzsche, 2018), Milano, Utet, 2019 traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana ISBN 978-88-511-7123-0.
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- James Tait Black Memorial Prize per la biografia: 2005 vincitrice con Edvard Munch: Behind the Scream
- Duff Cooper Prize: 2012 vincitrice con Strindberg: A Life[6]
- Hawthornden Prize: 2019 vincitrice con Io sono dinamite: vita di Friedrich Nietzsche
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Profilo della scrittrice su www.freshfiction.com
- ^ (EN) Carol Birch, Recensione, su independent.co.uk, 16 agosto 1997. URL consultato il 4 agosto 2019.
- ^ (EN) Introduzione alla scrittrice, su thebailliegiffordprize.co.uk. URL consultato il 4 agosto 2019.
- ^ (EN) Tom Rosenthal, Edvard Munch: Behind the Scream by Sue Prideaux, su independent.co.uk, 18 settembre 2005. URL consultato il 4 agosto 2019.
- ^ (EN) Sue Prideaux wins Hawthornden Prize 2019, su felicitybryan.com, 11 luglio 2019. URL consultato il 4 agosto 2019.
- ^ (EN) Past winners, su theduffcooperprize.org. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2019).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su sueprideaux.com.
- (EN) Opere di Sue Prideaux, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Sue Prideaux, su Goodreads.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29820429 · ISNI (EN) 0000 0001 1754 7019 · LCCN (EN) n92017791 · GND (DE) 188473130 · BNF (FR) cb15067201p (data) · J9U (EN, HE) 987007427677905171 |
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