Stockwell (metropolitana di Londra)
Entrata della stazione | |
Stazione della | metropolitana di Londra |
Gestore | Transport for London |
Inaugurazione | 1890 |
Stato | in uso |
Linea | |
Localizzazione | Stockwell, Lambeth |
Zona tariffaria | Zona 2 |
Tipologia | Stazione sotterranea |
Interscambio | vedi sotto |
Flusso passeggeri | 2010 5.63 milioni[1] 2011 5.85 milioni[1] 2012 6.11 milioni[1] 2013 5.91 milioni[1] 2014 6.40 milioni[1] |
Metropolitane del mondo | |
Stockwell è una stazione della metropolitana di Londra, situata all'incrocio tra la linea Northern e la linea Victoria.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione della C&SRL
[modifica | modifica wikitesto]La stazione di Stockwell è stata aperta al servizio il 18 dicembre 1890 come capolinea sud della City & South London Railway (C&SLR)[2][3]. Nel 1900 la linea è stata prolungata verso sud fino a Clapham Common[4]. L'edificio della stazione è stato progettato da Thomas Phillips Figgis, con una cupola sopra il pozzo degli ascensori. Tra il 1923 e il 1924 la stazione è stata modernizzata, con un nuovo edificio in superficie, binari ampliati e spostati più a nord rispetto agli originali.
Appena a nord della stazione di Stockwell sono presenti una diramazione del tunnel, un deposito e un'officina, situati all'incrocio tra Stockwell Road e Clapham Road[4] [5].
La nuova stazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1971 la stazione è stata ampliata per accogliere i binari della Victoria line, estesa in quell'anno nel tratto tra Victoria e Brixton[6]. I nuovi binari sono stati fatti correre paralleli a quelli esistenti della Northern line, mentre l'edificio degli anni 20 è stato sostituito da uno più moderno. I binari della Victoria line hanno piastrelle di Abram Games che raffigurano un cigno. Nel 2015, una stazione della British Transport Police è stata costruita sopra la stazione.
Il rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Quella di Stockwell è una delle otto stazioni della metropolitana di Londra dotate di un Rifugio antiaereo risalente alla Seconda guerra mondiale. Il rifugio di Stockwell si trova al di sotto della stazione, è costituito da due tunnel paralleli interconnessi che possono ospitare fino a 4000 persone, e il cui accesso è garantito attraverso la stazione e da altre due entrate da Studley Road e dall'incrocio tra South Lambeth Road e Clapham Road[7].
L'uccisione di Jean Charles de Menezes
[modifica | modifica wikitesto]La stazione di Stockwell è stata il teatro dell'uccisione dell'elettricista brasiliano Jean Charles de Menezes residente a Londra, avvenuta il 22 luglio 2005 per mano di poliziotti della Metropolitan Police Service. L'incidente si è verificato per l'erronea identificazione di Menezes come uno dei responsabili degli attentati del 21 luglio 2005, cosa che si è rivelata in seguito non vera. Nei giorni successivi all'incidente è stato creato nella stazione un reliquiario per Menezes, e il 7 gennaio 2010 è stato inaugurato un mosaico dedicato al giovane, creato dall'artista locale Mary Edwards con l'aiuto della cugina di Menezes, Vivian Figueiredo. Roger Waters ha dedicato all'accaduto il brano The Ballad of Jean Charles de Menezes.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Si trova nella Travelcard Zone 2.
Interscambi
[modifica | modifica wikitesto]Nelle vicinanze della stazione effettuano fermata numerose linee urbane automobilistiche, gestite da London Buses[8].
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La stazione di Stockwell
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Il binario nord della Northern line
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Il binario sud della Victoria line
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Il nome della stazione sul logo della metropolitana di Londra
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Multi-year station entry-and-exit figures (XLS), in London Underground station passenger usage data, Transport for London, 2017. URL consultato il 25 aprile 2018.
- ^ (EN) Clive Feather, Northern line, in Clive's Underground Line Guides. URL consultato il 5 maggio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2015).
- ^ (EN) John R. Day, John Reed, The Story of London's Underground, 11ª ed., Capital Transport, 2010 [1963], ISBN 978-1-85414-341-9.
- ^ a b (EN) Christian Wolmar, The Subterranean Railway: How the London Underground Was Built and How It Changed the City Forever, Atlantic Books, 2012 [2004], ISBN 978-0-857-89069-6.
- ^ (EN) J.E. Connor, London's Disused Underground Stations, 2ª ed., Capital Transport, 2006 [1999], ISBN 1-85414-250-X.
- ^ (EN) Tim Demuth, The Spread of London's Underground, Capital Transport, 2004, ISBN 1-85414-277-1.
- ^ (EN) Stephen Wade, Air-Raid Shelters of World War II: Family Stories of Survival in the Blitz, Casemate Publishers, 2011, p. 153, ISBN 978-1-848-84327-1.
- ^ (EN) Buses nearby Stockwell Underground Station (PDF), su tfl.gov.uk. URL consultato il 10 maggio 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Douglas Rose, The London Underground, A Diagrammatic History, 7ª ed., Douglas Rose/Capital Transport, 1999 [1980], ISBN 1-85414-219-4.
- (EN) J.E. Connor, London's Disused Underground Stations, 2ª ed., Capital Transport, 2006 [1999], ISBN 1-85414-250-X.
- (EN) John R. Day, John Reed, The Story of London's Underground, 11ª ed., Capital Transport, 2010 [1963], ISBN 978-1-85414-341-9.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Stockwell
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stockwell nell'archivio fotografico del London Transport Museum, su ltmuseum.co.uk.
Capolinea | Fermata precedente | Fermata successiva | Capolinea | |||||
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Edgware/High Barnet/ Mill Hill East |
Oval | Stockwell | Clapham North | Morden |
Capolinea | Fermata precedente | Fermata successiva | Capolinea | |||||
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Brixton | Brixton | Stockwell | Vauxhall | Walthamstow Central |