Ligue pour la Protection des Oiseaux

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ligue pour la Protection des Oiseaux
(EN) BirdLife France
AbbreviazioneLPO o LPO-BirdLife
TipoONG, associazione dichiarata
Affiliazione internazionaleBirdLife International
Fondazione26 gennaio 1912
FondatoreAlbert Chappellier
ScopoTutela degli animali e della biodiversità
Sede centraleFrancia (bandiera) Rochefort
Area di azioneFrancia e Territori d'oltremare francesi
PresidenteFrancia (bandiera) Allain Bougrain-Dubourg
DirettoreMatthieu Orphelin
Impiegati274[1] (2022)
MottoAgir pour la biodiversité
Sito web e Sito web

La Ligue pour la Protection des Oiseaux, in acronimo LPO e nota internazionalmente come BirdLife France, è un'associazione ambientalista francese che si occupa della tutela degli animali e della biodiversità.

Fondata nel 1912 come sottosezione della Società nazionale di acclimatazione, divenutane poi indipendente nel 1966, è l'unico membro francese di BirdLife International dal 1955.

Fu fondata il 26 gennaio 1912 come sottosezione della Società nazionale di acclimatazione con sede a Parigi su iniziativa di Albert Chappellier, ingegnere agrario ed insegnante presso l'École pratique des hautes études. Chappellier fu molto impegnato nel contrasto della caccia alla pulcinella di mare, poi scelta come simbolo dell'associazione, e fu il principale promotore della Riserva naturale di Sept-Îles, istituita nel 1976 e da allora gestita da LPO. Tra gli obiettivi principali della neonata associazione vi furono sin da subito la mitigazione degli effetti negativi dell'agricoltura sulle popolazioni di uccelli, la lotta agli abusi nella caccia e nel commercio di volatili e derivati, il monitoraggio delle migrazioni e l'educazione dei giovani su temi naturalistici.[2]

Organizzazione

[modifica | modifica wikitesto]

Direttori generali

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Rapport d'activité 2022 (PDF), su lpo.fr. URL consultato il 5 luglio 2023.
  2. ^ (FR) 1912 - Création de la LPO, su lpo.fr. URL consultato il 5 luglio 2023.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN150852343 · ISNI (EN0000 0001 2184 725X · LCCN (ENno89000803 · BNF (FRcb118771301 (data)