Gallio (famiglia)
Gallio | |
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Troncato: nel 1º d'argento, al leone illeopardito al naturale, accostato da due rami fogliati di verde, incurvati e affrontati; nel 2º d'argento, a tre bande di rosso, ordinate in fascia; il tutto abbassato sotto il capo d'oro, caricato di un'aquila di nero, coronata d'oro | |
Stato | Ducato di Milano Regno di Napoli |
Titoli |
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Data di fondazione | XVI secolo |
Etnia | italiana |
Rami cadetti |
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I Gallio (anche Gallo o Gallii nella forma antica) furono una famiglia della nobiltà comasca e poi milanese. Nei secoli ebbero in possedimento anche il ducato di Alvito in Terra di Lavoro e divennero Principi del Sacro Romano Impero e Grandi di Spagna.
Origini e storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della famiglia Gallio risalgono al XIV secolo quando un antenato comune dei vari rami, Niccolò, fece fortuna col commercio con la Germania, iniziando parallelamente un'attività di concessione di crediti e prestiti finanziari a titol oneroso che fruttarono in pochi anni molto denaro alla famiglia.[1]
Le fortune della famiglia Gallio ebbero però inizio con Marco, che nel 1561 venne eletto cancelliere della comunità di Como e suo decurione, proseguendo con Tolomeo che venne creato cardinale da papa Pio IV nel 1565, Decano e Camerlengo del Collegio Cardinalizio. Un altro Marco venne creato cardinale da papa Innocenzo XI nel 1684.
La famiglia, nel secolo successivo, riuscì a ricoprire posizioni di gran rilievo grazie ad una sapiente opera di intrecci e legami mdi natura matrimoniale con le principali famiglie della nobiltà milanese dell'epoca, tra cui i Trivulzio ed i Borromeo, ma giungendo anche a legarsi coi Farnese, coi Gonzaga e coi Grimaldi di Monaco. A partire dalla fine del Seicento, la famiglia ad ogni modo si divise in due rami collaterali che perseguirono fortuna in diversi ambiti: il ramo di Milano rimase nella capitale del ducato fino alla seconda metà del XVIII secolo, acquisendo nella seconda metà del Seicento i titoli ed i possedimenti della famiglia Trivulzio per eredità, estinguendosi con Antonio Tolomeo Gallio Trivulzio, fondatore del Pio Albergo Trivulzio e filantropo. L'altro ramo ottenne il ducato di Alvito, nel Regno di Napoli, all'estinzione del quale il titolo di duca passò alla famiglia dei Carafa di Colubrano.
Nel nativo territorio comasco, precisamente a Gravedona, ebbe il possesso di Palazzo Gallio. A Como, il cardinale Tolomeo fece erigere il Pontificio Collegio Gallio che ancora oggi porta il cognome della sua casata ed opera come ente scolastico parificato.
Albero genealogico della famiglia Gallio
[modifica | modifica wikitesto]Sono riportati i membri titolati della famiglia[2].
Melchiorre | |||||||||||||||||||||||||
Ottavio nobile di Como *c.1490 Elisabetta Vailati | |||||||||||||||||||||||||
Girolamo nobile di Como *c.1520 ? | Marco nobile di Como *1525 †1575 Elisabetta Valle | Tolomeo I duca di Alvito *1527 †1607 cardinale | |||||||||||||||||||||||
Marco, I signore d'Isola †1632 abate commendatario di Sant'Abbondio | Onorio †1612 Lucrezia Odescalchi | Elisabetta Luigi Arcimboldi | Ippolita Baldassarre da Rho, signore di Borghetto Lodigiano | Tolomea *1565 †1594 Urbano Malvicini Fontana | DUCHI DI ALVITO Tolomeo I II duca di Alvito *1568 †1623 1.Barbara Borromeo 2.Partenia Bonelli | ||||||||||||||||||||
MARCHESI D'ISOLA Carlo, I marchese d'Isola †1644 Francesca Dorotea Corti | 2.Francesco I III duca di Alvito *c.1590 †1660 Giustina Borromeo | 2.Ortensia *1594 †1639 Francesco Girolamo Cicogna Mozzoni, conte di Terdobbiate | |||||||||||||||||||||||
Giacomo, II marchese d'Isola †1686 Estinzione del ramo | Ottavia Scaramuzza Visconti Aicardi | Partenia *1616 †1698 1.Consalvo Geronimo Rodriguez de Salamanca 2.Francesco Arese, conte 3.Girolamo Francesco Ignazio Serbelloni | Tolomeo II IV duca di Alvito *1618 †1687 Ottavia Trivulzio | Marco *1619 †1683 cardinale | Ersilia *1620 †1695 1.Giambattista Omodei, nobile dei marchesi di Piovera 2.Pier Luchino dal Verme, conte di Sanguinetto | Chiara *1623 †? Girolamo Caimi | |||||||||||||||||||
Giustina *1644 †1679 Gregorio Boncompagni, V duca di Sora | Francesco II V duca di Alvito *1646 †1702 Maria Alfonsa Diaz Pimienta | GALLIO TRIVULZIO Gaetano (Antonio Teodoro Gaetano), IV principe della Val Mesolcina *1658 †1705 Lucrezia Borromeo | |||||||||||||||||||||||
Tolomeo III Saverio VI duca di Alvito *1685 †1711 Beatrice di Tocco | Nicola *1686 †1744 poeta arcade e teologo | Maria Ottavia *1687 monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli | Carlo *1689 †1744 chierico regolare teatino | Partenia *1690 †? monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli | Domenico *1692 †1751 | Giuseppe *1693 †1719 monaco benedettino a Monte Cassino | Antonio *1695 †1720 poeta arcade Agillo Cinosario | Vincenza *1697 †? monaca agostiniana del Monastero di San Giuseppe dei Ruffi di Napoli | Giustina *1690 †? monaca clarissa ad Arona | Antonio Tolomeo, V principe della Val Mesolcina *1692 †1767 Maria Archinto | Olimpia *1693 †1715 Pietro Maria VI Rossi di San Secondo, marchese di San Secondo | ||||||||||||||
Francesco III Ignazio VII duca di Alvito *1710 †1749 Maria Caterina Rospigliosi | Lucrezia *1723 †1727 | ||||||||||||||||||||||||
Alfonsina *1734 †1779 Michele Carafa, principe di Colubrano | Marianna *1739 †1780 Carlo Pignatelli, duca di Montecalvo | Carlo Tolomeo VIII duca di Alvito *1741 †1800 Elisabetta Capece Minutolo | |||||||||||||||||||||||
Duchi di Alvito (1606-1800)
[modifica | modifica wikitesto]- Tolomeo (1527-1607), cardinale, I duca di Alvito
- Tolomeo I (1568-1623), II duca di Alvito, nipote del precedente
- Francesco I (1590-1660), III duca di Alvito
- Tolomeo II (1618-1687), IV duca di Alvito
- Francesco II (1646-1702), V duca di Alvito
- Tolomeo III Saverio (1685-1711), VI duca di Alvito
- Francesco III Ignazio (1710-1749), VII duca di Alvito
- Carlo Tolomeo (1741-1800), VIII duca di Alvito
- Estinzione della casata
Principi del Sacro Romano Impero (1679-1767)
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Teodoro Gaetano (1658-1705), I principe
- Antonio Tolomeo (1692-1767), II principe
- Estinzione della casata
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AA.VV. Le crisi finanziarie, Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" di Prato, Firenze, 2016
- ^ V. Spreti, Enciclopedia Storico-nobiliare italiana, Milano 1928-1930, rist. Bologna, 1969; Consulta araldica del Regno d'Italia, Libro d'Oro della nobiltà italiana-Serie aggiornata, annate varie
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- L. Tettoni e S. Saladini, Teatro araldico, Lodi, 1844
Altri progetti
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