Francis Cromie
Francis Newton Allen Cromie | |
---|---|
Nascita | Duncannon, 30 gennaio 1882 |
Morte | Pietrogrado, 31 agosto 1918 |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Smolenskij, San Pietroburgo |
Dati militari | |
Paese servito | Regno Unito |
Forza armata | Royal Navy |
Anni di servizio | 1898-1918 |
Grado | Capitano |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Campagne | Spedizione Seymour |
voci di militari presenti su Teknopedia | |
Francis Newton Allen Cromie (Duncannon, 30 gennaio 1882 – Pietrogrado, 31 agosto 1918) è stato un ufficiale irlandese[1][2][3][4] responsabile delle operazioni di intelligence britannici nel nord della Russia per la British Naval Intelligence Division[5].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del capitano dell'esercito britannico Francis Charles Cromie, console generale a Dakar[1]. Sua madre era figlia di un agente di polizia del Pembrokeshire. Studiò nel Galles, presso la Haverfordwest Grammar School, e al Britannia Royal Naval College, dove divenne un cadetto nel 1898.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Si unì al HMS Repulse, e, nel 1900, come guardiamarina dell'HMS Barfleur, prese parte alla spedizione Seymour per la Cina.
Nel 1901 fu promosso al grado di tenente. Nel 1903, si offrì volontario per partecipare al corpo di spedizione del Royal Navy Submarine Service, e fu uno dei primi ufficiali di comando di un sottomarino[1][2][3].
Comandò il battello HMS Onyx, una flotta di sottomarini a Devonport (1911-1912), la nave HMS Rosario, ed un sottomarino della flotta britannica di stanza ad Hong Kong, tra il 1913 ed il 1914[1][2][3].
Nel mese di agosto 1915 ricevette l'incarico di comandare il sottomarino HMS E19, mentre nel mese successivo fu assegnato al comando della flotta russa del Baltico. Durante questo servizio, ha silurato un cacciatorpediniere tedesco, mentre il 7 novembre 1915 affondò l'incrociatore tedesco SMS Undine. Complessivamente affondò o catturò 10 navi tedesche a vapore[1][2][3][4][6].
Servizio diplomatico in Russia
[modifica | modifica wikitesto]Grazie alla sua conoscenza della lingua russa, nel 1917, venne nominato addetto navale presso l'Ambasciata britannica a Pietrogrado[1][2][3][4]. Altamente rispettato tra l'élite russa, soprattutto per la sua abilità diplomatica, durante la rivoluzione russa, questa abilità gli ha procurato molto rispetto nei confronto dei bolscevichi.[1][2][3][4]. Nel mese di aprile 1918, dopo che i tedeschi si erano assicurati il controllo sulla costa del Mar Baltico, venne nominato responsabile per l'evacuazione e affondamento dei sottomarini britannici nel Baltico[2].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 1907 sposò a Portsmouth, Gladys (Gwladys) Catherine Josephine Cromie,[7] con la quale ebbe una figlia:
- Dolores Anthea[8] (1907-?)
Dopo la sua morte, sua moglie si risposò nel giugno 1920[9].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Prima dell'attentato in cui Francis Cromie avrebbe perso la vita, le autorità di Mosca dichiararono di aver ricevuto un rapporto che suggeriva un collegamento tra le varie organizzazioni controrivoluzionarie del governo britannico e l'ambasciata a Pietrogrado. Il commissario bolscevico Hillier venne incaricato di indagare su questo rapporto[2][3][5]. Si suppose che Boris Victorovič Savinkov e Maximilian Filonenko fossero in contatto con gli agenti dei servizi segreti, per cui venivano e nascosti nell'ambasciata britannica[2][3].
Il 31 agosto 1918, il commissario Hillier e dei poliziotti bolscevichi, giunsero nei pressi dell'ambasciata britannica a Pietrogrado[2][3][5]. Entrarono nell'edificio, urlando in russo e aprendo violentemente le porte. Il capitano Cromie guardò fuori dalla finestra del suo ufficio al primo piano, vide dei camion e delle motovedette sul fiume Neva di fronte al palazzo dell'ambasciata[5]. Tirò fuori la rivoltella e lasciò, insieme a tre agenti, il suo ufficio attraverso un passaggio segreto situato nel pavimento del corridoio[5].
Altre fonti, però, rivelano che il capitano Cromie stesse bevendo il tè con lord Lombard, e che uscì momentaneamente dalla stanza[10]. Durante la feroce sparatoria, il capitano Cromie venne colpito da una pallottola morendo sul colpo[1][2][3][10][11]. La polizia, poi, entrò nell'ambasciata britannica, arrestando 40 persone. In seguito vennero trovati nei locali dell'ambasciata armi e i documenti compromettenti[2][3]. L'attacco all'ambasciata e l'uccisione del capitano Cromie venne riportata dai media britannici, suscitando un'intensa indignazione.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze britanniche
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Creagh O'Moore e Edith Humphris, The V.C. AND D.S.O.; A complete record of all those officers, non-commissioned officers and men of His Majesty's naval, military and air forces who have been awarded these decorations from the time of their institution, with descriptions of the deeds and services which won the distinctions and with many biographical and other details, compiled from official publications and despatches, letters from commanding officers and other contemporary accounts, and from information from private sources., III, London, The Standard Art Book Co. Ltd., 1926, p. 230.
- ^ a b c d e f g h i j k l KERENSKY'S KIN ARRESTED BY REDS; 40 BRITISH TAKEN. Intense Indignation in London Over Killing of Capt. Cromie—Threats of Reprisals. (JPG), Brooklyn, New York, The Brooklyn Daily Eagle, Thursday, 5 September 1918., p. 2. URL consultato il 7 aprile 2014 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).«KERENSKY'S KIN ARRESTED BY REDS; 40 BRITISH TAKEN. Intense Indignation in London Over Killing of Capt. Cromie—Threats of Reprisals.»
- ^ a b c d e f g h i j k SOVIETS RAID BRITISH; Attack on Moscow Consulate Follows Petrograd Outrage. (JPG), Washington, District of Columbia, The Washington Post, Friday, 6 September 1918., p. 1. URL consultato il 7 aprile 2014 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2014).«SOVIETS RAID BRITISH; Attack on Moscow Consulate Follows Petrograd Outrage.»
- ^ a b c d Arthur Pollen, THE TRAGEDY OF CAPTAIN CROMIE. A MARTYR TO DUTY. (PDF), XLVIII, n. 13609, Oamaru, New Zealand, The Oamaru Mail, Wednesday, 13 November 1918., p. 6. URL consultato il 9 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2014).«THE TRAGEDY OF CAPTAIN CROMIE. A MARTYR TO DUTY.»
- ^ a b c d e Harry Ferguson, Operation Kronstadt: The True Story of Honour, Espionage, and the Rescue of Britain's Greatest Spy The Man with a Hundred Faces, London, Arrow Books, 2010, ISBN 978-0-09-951465-7.
- ^ Erik Bjurström, Diving in the Baltic Sea, The E19 massacre, su Ocean Discovery, Ocean Discovery, www.ocean-discovery.org. URL consultato il 10 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ United Kingdom Marriage Registry No.: 2b 867, Portsmouth, Hampshire, England, March 1907; between Francis Newton Allen Cromie and Gladys (Gwladys) Catherine Josephine Cromie. Gladys Catherine Josephine Cromie was born September 1883 in Haverfordwest, Pembrokeshire (United Kingdom Birth Registry No.: 11a 900).
- ^ United Kingdom Birth Registry No.: 2b 580, Fareham, Hampshire, England, June 1907; Dolores Anthea Cromie. Their daughter, Dolores Anthea Cromie, married Thomas W. W. Miller, March 1936, in Westbury, Gloucestershire (United Kingdom Marriage Registry No.: 6a 440).
- ^ Spouse remarriage - United Kingdom Marriage Registry No.: 1a 1381, St. Martin, June 1920; between Thomas E Blunt and Gladys (Gwladys) Catherine Josephine Cromie.
- ^ a b Sir Samuel Hoare, XIII. A BRITISH AND A RUSSIAN HERO - CROMIE, in The Fourth Seal, London, William Heinemann Limited, 1930, pp. 294–295.
- ^ F.F. Raskolnikov, XI, in Tales of Sub-Lieutenant Ilyin – A prisoner of the British.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francis Cromie
Controllo di autorità | VIAF (EN) 23192496 · ISNI (EN) 0000 0000 3777 5708 · LCCN (EN) nb2002018939 · GND (DE) 128438738 |
---|
- Militari irlandesi
- Militari del XX secolo
- Irlandesi del XX secolo
- Nati nel 1882
- Morti nel 1918
- Nati il 30 gennaio
- Morti il 31 agosto
- Morti a San Pietroburgo
- Cavalieri dell'Ordine del Bagno
- Decorati col Distinguished Service Order
- Cavalieri dell'Ordine di San Giorgio
- Cavalieri dell'Ordine di San Vladimiro
- Cavalieri dell'Ordine di Sant'Anna
- Cavalieri della Legion d'onore