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Castello di Bisceglie
Castello di Bisceglie | |
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Il castello di Bisceglie | |
Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Puglia |
Città | Bisceglie |
Indirizzo | Largo Castello |
Coordinate | 41°14′26.11″N 16°30′19.23″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medievale |
Altezza | 27 m (torre) sull'attuale livello stradale |
Costruzione | XI secolo-XII secolo |
Materiale | Pietra calcare locale |
Primo proprietario | Pietro di Trani |
Condizione attuale | Restaurato e accessibile |
Proprietario attuale | Comune di Bisceglie |
Visitabile | Si |
Informazioni militari | |
Comandanti storici | Carlo I d'Angiò |
fonti citate nel testo della voce | |
voci di architetture militari presenti su Teknopedia | |
Il castello di Bisceglie fu costruito, su iniziativa del conte Pietro I, a Bisceglie a partire dall'XI secolo, durante il periodo normanno.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione rappresenta un complesso edilizio risultato dall'aggregazione di edifici e spazi di epoche diverse.
Pertanto, le indagini storico-filologiche svolte fino ad ora portano a considerare le origini della costruzione incerte e controverse.
Secondo alcuni studiosi il nucleo più antico risalirebbe all'XI secolo, sotto il dominio normanno, e per volontà del conte Pietro I, che avviò intorno al 1060 i lavori per la costruzione dell'imponente torre detta “maestra”, alta circa 24 m e posta all'estrema destra del complesso militare. Secondo altri studiosi, invece, l'impianto castellare prese corpo e forma nella prima metà del XIII secolo, durante il periodo svevo, in prossimità della già esistente torre normanna.
In ogni caso, sicuramente angioini risultano i lavori straordinari di ampliamento del castello che trovano testimonianza nello stemma di Carlo I d'Angiò a coronamento della porta di accesso della torre ad ovest, e un'iscrizione incisa sulla ghiera del portale ad arco acuto del palatium.
In età aragonese seguì un ampio restauro o piuttosto un rifacimento del castello che venne sottoposto a modifiche per una nuova fortificazione. Ma, nel corso del tempo, a seguito dell'inadeguatezza a sostenere l'assalto delle moderne armi da fuoco, la struttura perse la sua principale funzione militare e venne destinata ad uso civile. L'Università[1] utilizzò una parte di esso per svolgervi l'attività molitoria del grano.
A partire dalla fine del Settecento il castello subì una serie di trasformazioni ed alterazioni, da parte di privati che demolirono i corpi di fabbrica compresi fra la torre maestra e la torre angolare disposta in prossimità del bastione aragonese, per costruire gli attuali edifici posti ad angolo fra corso Umberto I e via porto.
Sin dagli inizi del Novecento all'interno della struttura vi allocarono alcune botteghe di artigiani del legno. La torre centrale dei gabellieri ospitò l'ufficio locale del dazio, mentre la torre angolare settentrionale fu adibita a forno per la panificazione a piano terra, mentre il piano superiore venne trasformato in abitazioni.
Anche sul fianco settentrionale, fra chiesa del Purgatorio ed il contiguo cimitero, si insediò la bottega di un ebanista, che aggiunse alcune superfetazioni ma senza alterarne la struttura muraria.
Quel che resta del castello è stato sottoposto a lavori di restauro a partire dal 1982, interrotti a più riprese, attualmente in corso.
Con l'avvio dei lavori di restauro, progettati dalla soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Puglia, alcuni studiosi locali hanno posto l'attenzione sul ruolo che il castello e la torre maestra hanno svolto nell'ambito della città e del suo territorio, e sulle potenzialità culturali che tale complesso può offrire in futuro[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il castello era stato edificato su un banco roccioso situato in prossimità di un'antica lama che, scendendo verso l'ansa portuale, lambiva il più antico nucleo urbano della città di Bisceglie.
La testimonianza più antica della struttura militare è data dalla torre normanna, detta torre “maestra”, edificata nel predetto sito nell'XI secolo.
A partire dal XVIII la struttura difensiva, realizzata in pietra calcare locale, si sviluppava su pianta quadrangolare, a cortile interno, fortificata da quattro torri quadre disposte agli angoli [3], fra cui vi era la imponente torre maestra, e una torre disposta sulla cortina difensiva di ponente in corrispondenza dell'ingresso, detta torre delle gabelle.
Il lato esterno di levante e quello meridionale si affacciavano sulla cinta muraria della città, e nel periodo aragonese furono ulteriormente protetti da un puntone difensivo angolare.
Il lato esterno di ponente e quello settentrionale erano circondati da un fossato, che isolava il fortilizio dalla città intra moenia.
L'ingresso nel castello era consentito attraverso un ponte levatoio disposto fra la torre delle gabelle e la torre maestra.
Le torri ed il muro di cinta esterno in origine erano percorsi da camminamenti, rintracciabili nella presenza di alcune mensole in pietra sopravvissute nel tempo.
Nel cortile si sviluppava su due livelli il palatium, l'antica dimora del castellano, di cui sono ancora visibili la porta di accesso ed i resti di una finestra bifora con arco a sesto acuto posta al piano nobile.
Il castello ingloba nell'angolo nord-est la piccola chiesa di San Giovanni, caratterizzata da una semplice facciata a capanna, a paramento liscio con un portale lunato, sovrastato da una finestra monofora. Le falde del tetto, incorniciate da archetti rampanti, terminano in un campanile a vela.
L'unica navata a botte, terminante con una piccola abside incassata nella cinta muraria, è coperta dalle falde disposte a gradini[4].i
Altre immagini
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Pianta del castello interessata dal restauro
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Il castello in un'antica foto nei primi anni del Novecento
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Pianta e sezione della torre maestra
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La chiesa di San Giovanni al castello
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La torre delle gabelle
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La torre angolare posta a nord-est
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Chiesa di San Giovanni in Castro e torre di nord-est
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Ingresso al Palatium angioino
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Amministrazione cittadina
- ^ A tal proposito è utile richiamare il parallelo argomentato dallo storico prof. Giuseppe Di Molfetta: [Il castello e le torri stanno alla Bisceglie 'civile', alla città, così come la Cattedrale sta alla Bisceglie 'religiosa', alla sua soppressa diocesi.]
- ^ La struttura imita la forma delle fortezze del limes romano.
- ^ A tal proposito si vedano le analogie con la vicina chiesa di Santa Margherita
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Di Benedetto e G. La Notte (a cura di), Bisceglie nella documentazione grafica dal '500 al '900, Molfetta, Mezzina editore, 1988
- Mario Cosmai, Storia di Bisceglie, Bisceglie, edizioni il Palazzuolo, 1960
- Pompeo Sarnelli, Memoria de' vescovi di Bisceglia e della stessa città, Napoli, 1693
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castello di Bisceglie
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sezione dedicata al castello ed alla torre maestra sul sito della ProLoco Bisceglie;
- Il Castello di Bisceglie Il Castello Normanno Svevo di Bisceglie, dal sito dell'Istituto per le Tecnologie della Costruzione CNR;
- Scheda pubblicata sul portale del dipartimento di disegno e rilievo fotogrammetrico del Politecnico di Bari;
- Articolo pubblicato su Bisceglie15giorni (PDF), su bisceglie15giorni.com.