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Waldenburgerbahn
Waldenburgerbahn | |
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Stati attraversati | Svizzera |
Inizio | Liestal |
Fine | Waldenburg |
Attivazione | 1880 |
Gestore | BLT |
Precedenti gestori | Waldenburgerbahn AG (1880-2016) |
Lunghezza | 13 km |
Scartamento | 1000 mm (750 mm fino al 2021) |
Elettrificazione | 1500 V CC |
Ferrovie | |
La Waldenburgerbahn (WB) (detta anche Waldenburgbahn) è una ferrovia a scartamento ridotto della Svizzera.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La costruzione della linea, tra Liestal nel Canton Basilea Campagna e Waldenburg, venne proposta in seguito all'arrivo a Liestal, nel 1858, della ferrovia Basilea-Olten che era stata costruita dalla Compagnia della Svizzera Centrale (Schweizerische Centralbahn, SCB). Nel 1870 il Gran Consiglio del Canton Basilea Campagna approvò la concessione per la costruzione e l'esercizio di una ferrovia tra Liestal e Waldenburg (ed eventualmente Langenbruck) ad un comitato di iniziativa; tale concessione fu in seguito confermata da un referendum e ratificata dall'Assemblea federale[1]. Nel 1873 l'Assemblea federale trasferì la concessione della linea alla SCB, in quanto la stessa aveva ottenuto la concessione anche per la linea Liestal-Reigoldswil (ferrovia di Wasserfallen); la SCB, non riuscendo a costruire la linea, decise nel 1879 di affidarne l'esecuzione alla SLM di Winterthur, mentre la concessione fu trasferita dal Consiglio federale nel 1880 alla Waldenburgerbahn-Gesellschaft (WB)[1], costituitasi l'anno precedente[2].
Il progetto era finanziato dai comuni interessati, dal Cantone di Basilea-Campagna e dalla Schweizerische Centralbahn, oltre che dall'emissione di azioni della WB[1].
I lavori di costruzione iniziarono il 15 marzo 1880 e il successivo 1º novembre la linea ferroviaria, a scartamento ridotto da 750 mm, venne aperta all'esercizio[1]. La scelta di tale scartamento fu dettata dalla necessità di ridurre l'ingombro della sede ferroviaria per far correre la linea entro i limiti della carreggiata stradale esistente. Qualche anno prima della prima guerra mondiale si progettò un suo prolungamento fino a Langenbruck o a Oensingen e, contestualmente, il cambio di scartamento (a metrico) e l'elettrificazione ma tutto venne bloccato dallo scoppio del conflitto[1]. Nel 1923 la tratta Liestal-Altmarkt venne ricostruita in sede propria; tre anni dopo venne rettificato il tracciato tra Oberdorf e Niederdorf[1].
Nella primavera 1947 il consiglio d'amministrazione decise di elettrificare la linea; ottenute sovvenzioni federali, cantonali e comunali, nel maggio 1952 iniziarono i lavori d'elettrificazione che terminarono nell'autunno 1953: la trazione elettrica fu attivata il 26 ottobre di quell'anno[1][3]. Con l'elettrificazione i viaggiatori trasportati passarono da 380.732 nel 1953 a 505.980 l'anno successivo[1].
Tra l'ottobre 1956 e l'aprile 1957 venne trasferita in sede propria la tratta Bad Bubendorf-Hölstein[1].
Nel 1985 venne rinnovato il materiale rotabile.
Con effetto dal 1º gennaio 2016 la WB venne assorbita dalla Baselland Transport[4]. Serve a connettersi con i servizi ferroviari delle FFS nella stazione di Liestal. Fino al 2021 fu l'unica ferrovia svizzera a scartamento di 750 mm[5]. Il 6 aprile 2021 la linea chiuse per lavori di ricostruzione: venne cambiato lo scartamento (da 750 mm a un metro) e introdotti nuovi rotabili a pianale ribassato[6], ordinati congiuntamente alla Aargau Verkehr (AVA)[7]. La linea ricostruita ha riaperto l'11 dicembre 2022[8].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Sino al 2021 la linea, a scartamento 750 mm, era lunga 13,09 km (di cui circa 9 in sede propria), elettrificata in corrente continua con la tensione di 1.500 V; il raggio minimo di curva era di 70 metri, la pendenza massima del 30 per mille[1][9].
Percorso
[modifica | modifica wikitesto][10] Stazioni e fermate | ||||||||
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per Basilea (FFS) | |||||||
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0,00 | Liestal, Bahnhof | ||||||
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Sede propria dal 1923, in precedenza un binario condiviso[11] | |||||||
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1,20 | fiume Frenke | ||||||
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per Olten (FFS) | |||||||
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1,31 | Liestal, Gräubern fino al 2021 Altmarkt | ||||||
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3,39 | Bubendorf, Bad | ||||||
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binario di sosta | |||||||
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4,53 | Bubendorf, Talhaus | ||||||
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5,87 | Lampenberg-Ramlinsburg, Station | ||||||
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7,20 | fiume Vordere Frenke | ||||||
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7,80 | fiume Vordere Frenke | ||||||
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7,99 | Hölstein, Station | ||||||
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8,30 | fiume Vordere Frenke | ||||||
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8,56 | Hölstein, Süd | ||||||
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8,98 | Hölstein Weidbächli † 2021 | ||||||
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10,29 | Niederdorf, Hirschlang | ||||||
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10,96 | Niederdorf, Station | ||||||
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11,88 | Oberdorf BL, Winkelweg | ||||||
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12,37 | Oberdorf BL, Station | ||||||
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13,03 | Waldenburg, Station Deposito-officina | ||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea parte dalla stazione di Liestal e corre in gran parte parallela alla strada cantonale per Waldenburg sino al capolinea. Fino al 1923 la tratta tra Liestal e il ponte sul fiume Frenke era in comune con la linea dell'Hauenstein, con la quale condivideva un binario[11].
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Materiale motore - prospetto di sintesi
[modifica | modifica wikitesto]Tipo | Matricola | Anno di costruzione | Costruttore | Note |
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Locomotive a vapore | G 2/2 1÷2 | 1880 | SLM | 2 ceduta nel 1913, 1 radiata e demolita nel 1928 |
Locomotiva a vapore | G 3/3 3 | 1882 | Krauss | radiata e demolita nel 1940 |
Locomotiva a vapore | G 3/3 4 | 1887 | SLM | radiata e demolita nel 1910 |
Locomotiva a vapore | G 3/3 4 (II) | 1910 | SLM | radiata e demolita nel 1953 |
Locomotiva a vapore | G 3/3 5 | 1902 | SLM | accantonata nel 1954, di nuovo in funzione dal 1980 al 2018, monumentata a Bubendorf |
Locomotiva a vapore | G 3/3 6 | 1912 | SLM | dal 1958 al Museo svizzero dei trasporti |
Locomotiva a vapore | G 4/5 7 | 1938 | SLM | radiata e demolita nel 1960 |
Automotrici elettriche | CFe 4/4 1÷3 | 1953 | SWS-BBC | vendute in Austria nel 1992-93 |
Automotrici elettriche | BDe 4/4 11÷17 | 1985-92 | SWS-BBC | vendute alla Čiernohronská železnica nel 2021 |
Automotrici elettriche | Be 6/8 101÷110 | 2022 | Stadler | tipo Tramlink[13] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j (FR) Message du Conseil fédéral à l'Assemblée fédérale concernant l'octroi d'une nouvelle concession au chemin de fer de Waldenbourg (Du 23 décembre 1968), in Foglio federale, Berna, 17 gennaio 1969, pp. 24-33. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ (DE) Baselland — Bâle-campagne — Basilea-Campagna, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 24 marzo 1883, p. 312. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ Fritz Bandi, Les Chemins de fer privés suisses, Éditions Avanti, 1979
- ^ (DE) Waldenburgerbahn fusioniert mit BLT, in Basler Zeitung, Basilea, 7 giugno 2016. URL consultato il 18 gennaio 2019.
- ^ Buckley, Richard. Tramways and Light Railways of Switzerland and Austria, p.119.
- ^ (DE) Die schmalste Schmalspurbahn der Schweiz fährt aufs Abstellgleis, in srf.ch, Zurigo, 5 aprile 2021. URL consultato il 21 aprile 2021.
- ^ (DE) Zehn neue Fahrzeuge für die Linie 19 (PDF), in Das BLT Magazin zur Erneuerung der Waldenburgerbahn., n. 2/2018, Oberwil, Baselland Transport AG, pp. 3-5.
- ^ (DE) Eröffnung neue Waldenburgerbahn [aktualisiert], su bahnonline.ch, 15 dicembre 2022. URL consultato il 15 dicembre 2022.
- ^ (DE) Waldenburgerbahn BLT Linie 19 / WB, su eingestellte-bahnen.ch. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ Strecke, su blt.ch. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ a b (DE) A. Fuchs, Die Waldenburgerbahn, in Jurablätter, n. 3/1972, Derendingen, Habegger AG, p. 45. URL consultato il 24 ottobre 2024.
- ^ Waldenburgerbahn (WB), su pospichal.net. URL consultato il 20 febbraio 2023.
- ^ BLT Stadtbahnfahrzeuge, su blt.ch. URL consultato il 20 febbraio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Richard Buckley, Tramways and Light Railways of Switzerland and Austria (2nd edition), p. 119, Gloucester, UK, Light Rail Transit Association, 2000. ISBN 0-948106-27-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Waldenburgerbahn
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- sito della Waldenburgbahn, su waldenburgerbahn.ch. URL consultato il 29 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2020).
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