Richterago
Richterago Kuntze, 1891 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2][3][4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]In questo gruppo sono presenti arbusti o subarbusti caratterizzate da fusti, legnosi non ramificati; sono presenti anche specie erbacee perenni (erbe a rosetta emicriptofite o geofite).[5][6][7][8][9][10]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato; alla base possono formare delle rosette; sono picciolate o sub-sessili. La forma, in genere intera e semplice, è molto varia: obovata o spatolata, quasi sempre con apice acuto e bordi continui, raramente i contorni possono essere dentati. Le venature sono del tipo pennato. La consistenza è subcoriacea.
Le infiorescenze sono composte da capolini lungamente peduncolati solitari o poco numerosi e tutti terminali; possono formare anche dei gruppi panicolati o corimbosi. Sono presenti capolini di tipo discoide e omogami o radiato e eterogami. I capolini sono formati da un involucro a forma da campanulata a emisferica o a spirale composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, simili a foglie con forme ovate, lanceolate o lineari, sono disposte su diverse serie (da 6 a 15) in modo embricato e scalate in altezza. Il ricettacolo, piatto o lievemente convesso, glabro e alveolati, è privo di pagliette a protezione della base dei fiori (ricettacolo nudo).
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e in genere pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori si dividono in esterni (o del raggio, da 10 a 60) uniseriati, sono pochi o assenti, e in quelli interni (del disco, fino a 300) che sono molto più numerosi e multiseriati. I fiori normalmente sono isomorfi (tutti uguali), oppure sono dimorfi con fiori periferici con corolle bilabiate o subbilabiate (corolle zigomorfe di tipo 1/3 - 2/3 - 1/4) e fiori centrali con corolle tubolari (corolle actinomorfe) o ancora sono subdimorfi con fiori centrali con corolle tubolari e fiori periferici con corolle subtubolari. In genere i fiori centrali sono ermafroditi e fertili; quelli periferici sono femminili con staminoidi.
- */x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
- Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
- Corolla: il colore delle corolle è bianco, rosa o porpora (crema per i fiori interni). Fiori bilabiati del raggio: il labbro esterno ha 3 o 4 denti, quello interno ha due lunghi lobi (o uno solo) rigidi e attorcigliati. Fiori tubulosi del disco: sono formati da 5 profondi lobi.
- Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[12] Le antere in genere hanno una forma sagittata con appendici apicali acute (laciniate). Le teche sono calcarate (provviste di speroni) ed hanno code lunghe, lisce o pelose. Il polline normalmente è tricolporato a forma sferica (può essere microechinato).
- Gineceo: il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[12]. Lo stilo è unico e con due stigmi scarsamente divergenti e un nodo basale glabro; lo stilo è ispessito sotto gli stigmi. Gli stigmi sono corti con terminazioni arrotondate e creste marginali; dorsalmente sono glabri. L'ovulo è unico e anatropo.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è cilindrica (raramente è compressa) con 5 coste longitudinali poco appariscenti e superficie pubescente o sericea. Il carpoforo (o carpopodium) è anulare, talvolta è eccentrico. L'endosperma è cellulare, ma per lo più assente. Il pappo è formato da 25 - 43 setole disposte su una sola serie tutte della stessa lunghezza. Le setole sono appuntite (raramente sono ampie e piatte) e qualche volta sono piumose all'apice. Il pappo è direttamente inserito nel pericarpo o è connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere si trovano in Brasile (metà specie sono endemiche dei monti della regione-stato Minas Gerais).[2][10]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[13], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sottofamiglia Gochnatioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione più o meno "basale" (si è evoluta prima rispetto al resto della maggior parte delle sottofamiglie) ed è molto vicina alle sottofamiglie Wunderlichioideae e Hecastocleidoideae; con la sottofamiglia Wunderlichioideae forma un "gruppo fratello". La sottofamiglia ha solamente la tribù Gochnatieae ed è caratterizzata da specie più o meno arbustive, capolini eterogami, ricettacoli alveolati, appendice dell'antere apicolate, stilo ispessito sotto gli stigmi e acheni a 5 coste.[1]
Nell'ambito della tribù la posizione del genere di questa voce è abbastanza "basale" e insieme al genere Cnicothamnus forma un "gruppo fratello" che a sua volta è collegato, da un punto di vista filogenetico, al genere Gochnatia. Insieme questi generi formano uno dei due cladi principali della tribù (l'altro clade è formato dai generi discoidi Anastraphia e Nahuatlea).[4]
Il genere è diventato monofiletico con l'inclusione delle specie del genere Actonoseris (Endl.) Cabrera e quelle della sect. Discoseris (Endl.) Post & Kuntze del genere Gochnatia Kunth.[5]
Il genere Richterago in precedenti trattamenti era descritto all'interno della sottotribù Gochnatiinae.[6][16]
L'età di formazione della sottofamiglia/tribù varia (secondo varie ricerche) da 36 a 18 milioni di anni fa.[1]
Elenco specie
[modifica | modifica wikitesto]Il genere comprende le seguenti 17 specie:[2]
- Richterago amplexifolia (Gardner) Kuntze
- Richterago angustifolia (Gardner) Roque
- Richterago arenaria (Baker) Roque
- Richterago campestris Roque & J.N.Nakaj.
- Richterago caulescens Roque
- Richterago conduplicata Roque
- Richterago discoidea (Less.) Kuntze
- Richterago elegans Roque
- Richterago hatschbachii (Zardini) Roque
- Richterago lanata Roque
- Richterago petiolata Roque & J.N.Nakaj.
- Richterago polymorpha (Less.) Roque
- Richterago polyphylla (Baker ex Mart.) Ferreyra
- Richterago radiata (Vell.) Roque
- Richterago riparia Roque
- Richterago stenophylla (Cabrera) Roque
- Richterago suffrutescens (Cabrera) Roque
Sinonimi
[modifica | modifica wikitesto]Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
- Actinoseris (Endl.) Cabrera
- Discoseris (Endl.) Post & Kuntze
- Ingenhusia Vell.
- Seris Less.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
- ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 29 gennaio 2021.
- ^ Telleria et al. 2013.
- ^ a b Panero 2019.
- ^ a b Funk & Susanna, pag. 252.
- ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 117.
- ^ Strasburger 2007, pag. 860.
- ^ Judd 2007, pag.517.
- ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
- ^ a b Roque et al. 2014.
- ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
- ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
- ^ Judd 2007, pag. 520.
- ^ Strasburger 2007, pag. 858.
- ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
- ^ Funk & Susanna, pag. 197.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
- V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- María C. Tellería, Gisela Sancho, Vicky A. Funk, Iralys Ventosa & Nadia Roque, Pollen morphology and its taxonomic significance in the tribe Gochnatieae (Compositae, Gochnatioideae), in Plant Systematics and Evolution, vol. 299, 2013, pp. 935-948.
- Jose L. Panero, Generic Relationships in Gochnatioideae (Asteraceae) Including Tehuasca, a New Genus from Northeastern Mexico, in Lundellia, 22 (1), 2019.
- Nadia Roque and Jose Rubens Pirani, Taxonomic Revision of Richterago (Asteraceae, Gochnatieae), in Systematic Botany, vol. 39, n. 3, 2014, pp. 997-1026.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Richterago
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Richterago Royal Botanic Gardens KEW - Database