Goeppertia allouia
Goeppertia allouia | |
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Goeppertia allouia | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
(clade) | Commelinidi |
Ordine | Zingiberales |
Famiglia | Marantaceae |
Genere | Goeppertia |
Specie | G. allouia |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Zingiberales |
Famiglia | Marantaceae |
Genere | Goeppertia |
Specie | G. allouia |
Nomenclatura binomiale | |
Goeppertia allouia Lindl. |
Goeppertia allouia Lindl., comunemente nota come leren, è una pianta appartenente alla famiglia delle Marantaceae, originaria del Sud America settentrionale e dei Caraibi. L'epiteto allouia deriva dal nome caraibico della pianta.[1] Il leren è una coltura alimentare minore nei tropici americani, ma fu una delle prime piante addomesticate dagli nativi americani preistorici in Sud America.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]G. allouia è originaria di Cuba, Hispaniola, Porto Rico, delle Piccole Antille, Trinidad e Tobago, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Brasile. Secondo quanto riportato, è naturalizzata in Giamaica.[2][3][4][5][6][7]
Il leren è stato introdotto come coltura da radice minore nelle regioni tropicali di tutto il mondo.[8]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]G. allouia è una pianta perenne, che raggiunge circa 1 m di altezza. Produce radici tuberose a forma di uovo lunghe da 2 a 8 cm all'estremità delle radici fibrose. Le foglie sono grandi, lunghe fino a 60 cm e larghe fino a 20 cm. I nativi americani utilizzavano le foglie durevoli per produrre medicine tradizionali e abbigliamento per bambini. Il leren si riproduce solitamente attraverso i rizomi che producono germogli e nuove piante.[10]
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Il leren è adattato ad un clima tropicale con alternanza di stagioni piovose e secche. Germoglia con le prime piogge e cresce rapidamente formando tuberi che vengono raccolti quando il fogliame comincia a morire otto o nove mesi dopo il primo germogliamento. I rizomi, raccolti nello stesso periodo, tollerano sia la siccità che le inondazioni, e vengono divisi e ripiantati nuovamente all'inizio della stagione delle piogge. Durante i periodi di siccità è necessaria un'irrigazione frequente. Il leren viene spesso piantato all'ombra o in penombra, ma può crescere in pieno sole con umidità e sostanze nutritive adeguate.[11]
Il leren è tradizionalmente coltivato su piccola scala. La sua coltivazione è in declino poiché è stata sostituita da altre colture.[12]
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Il leren viene solitamente cotto facendo bollire i tuberi per 15-60 minuti. Come alimento, è spesso paragonato alla castagna d'acqua (Eleocharis dulcis) perché come quest'ultima, mantiene la sua croccantezza nonostante la cottura. Il leren bollito ha un sapore simile al mais dolce. Il tubero cotto è ricoperto da una sottile buccia commestibile che può essere rimossa più facilmente dopo la cottura. I tuberi vengono consumati principalmente come antipasto o aperitivo e possono essere conservati a temperatura ambiente fino a tre mesi, ma non tollerano bene la refrigerazione.[13]
Il valore nutrizionale non è stato studiato a fondo, ma i tuberi hanno un contenuto di amido del 13-15% e un contenuto di proteine del 6,6%.[14]
Domesticazione preistorica
[modifica | modifica wikitesto]Gli archeologi hanno scoperto che il leren fu una delle prime piante domesticate nel Sud America preistorico. Veniva mangiato e forse coltivato in Colombia intorno al 9000 a.C. insieme alla maranta (Maranta arundinacea), alla zucca trombetta (Cucurbita moschata) e alla zucca bottiglia (Lagenaria siceraria).[15] Sembra che la coltivazione del leren si sia diffusa in luoghi dove probabilmente non era autoctono. I tuberi venivano coltivati per essere consumati crudi, essiccati o macinati in farina.[16][17]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "Topi Tambo, Leren, Guinea Arrowroot", Eat the Weeds,, accessed 17 Feb 2016
- ^ Kew World Checklist of Selected Plant Families, Calathea allouia
- ^ Lindley, John.
- ^ Aublet, Jean Baptiste Christophe Fusée.
- ^ Forzza, R. C. 2010.
- ^ Hokche, O., P. E. Berry & O. Huber.
- ^ Dodson, C.H., A.H. Gentry & F.M. Valverde Badillo.
- ^ Martin, F.W. & Cabanillas, E. (1976) Leren (Calathea allouia), a little known tuberous root crop of the Caribbean.
- ^ FAO, "Guinea Arrowroot" (1994), Neglected Crops: 1492 from a Different Perspective, Plant Production and Protection Series, No. 26, p. 240
- ^ FAO, p. 240
- ^ Martin and Cabanillas, pp. 252-252
- ^ FAO, p. 239
- ^ Martin and Cabanillas, pp. 254-256
- ^ Martin and Cabanillas, p. 254
- ^ Piperno, Dolores R. (Oct 2011), "The Origins of Plant Cultivation and Domestication in the New World Tropics", Current Anthropology, Vol 52, No. 54, pp. S 458-459.
- ^ Moore, Jerry D. (2014), A Prehistory of South America, Boulder: University Press of Colorado, pp. 97-99.
- ^ Piperno, S-458-459
Altri progetti
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