Zastava M76

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M-76
M76 con baionetta
TipoFucile di precisione
Originebandiera Jugoslavia
Impiego
Utilizzatoriutilizzatori e mercato civile
ConflittiGuerre jugoslave
Produzione
CostruttoreZastava arms factory
Numero prodotto15.000 +
Varianti(vedere varianti)
Descrizione
Peso4.200 g
Lunghezza1.134 mm
Lunghezza canna550 mm
Rigatura4 rigature destrorse, passo 1:240
Calibro8 mm
Tipo munizioni7,92 × 57 mm Mauser
(8 mm Mauser)
Azionamentosemiautomatica a presa di gas corsa lunga.
Tiro utile800 m
Alimentazione10[1] colpi
su caricatore amovibile.
Organi di miratacca di mira pretarata 100-1000 m
ottica Zrak ON-M76B montata sul slitta.
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Lo Zastava M76 è un fucile di precisione semiautomatico moderno sviluppato e prodotto dall'industria Zastava Arms di Kragujevac in Serbia.

Quest'arma fu la protagonista dell'assedio di Sarajevo durante la guerra serbo-bosniaca, periodo in cui i tiratori serbi, dislocati sulle colline circostanti Sarajevo tenevano sotto tiro la maggior parte delle strade della città. Rimase in produzione fino al 22 aprile 1999, giorno in cui tre missili BGM-109 Tomahawk rasero al suolo la fabbrica Zastava arms factory di Kragujevac durante la guerra del Kosovo, ma è in dotazione tutt'oggi alle truppe serbe. L'M76 è un'arma dalla caratteristiche uniche, e per questo è utilizzata a tutt'oggi, progettata per utilizzare un silenziatore con innesto a baionetta inserito direttamente sopra il rompifiamma e bloccato da due serie di quattro falangi.

Particolare dell'attacco del silenziatore sul rompifiamma

Fondamentalmente lo Zastava M76 si ispira alla meccanica dell'AK-47 e si pone come "concorrente" del Dragunov russo. Pur utilizzando una cartuccia 7,92 × 57 mm Mauser offre prestazioni balistiche di buon livello, con una dispersione di tiro di 1,5-2 minuti d'angolo (MOA)[2]. Il castello è ricavato dal pieno, il blocco di ritegno della canna ne è parte integrante. La canna, in acciaio al carbonio, è avvitata a caldo e bloccata tramite una spina passante. La meccanica è ispirata da quella del Kalašnikov, ma progettata per il solo funzionamento in semiautomatico.

Una prima miglioria rispetto all'AK-47 sta nella presenza di un bilanciere che inibisce lo sblocco del cane nel caso in cui l'otturatore non sia completamente in chiusura. La leva della sicura lavora solo quindi su due posizioni, J (fuoco) e U (sicura), internamente ha un dente meno pronunciato dell'AK-47, non dovendo fungere anche da selettore per tiro a raffica. La molla interna del cane è del tipo a treccia e svolge anche la funzione di tenere in sede le varie spine attorno alle quali ruotano i meccanismi dello scatto. Il riarmo è affidato da un pistone a corsa lunga (come nell'AK-47) solidale all'otturatore (nel Dragunov invece si utilizza un pistone a corsa breve). L'otturatore va in chiusura tramite tre tenoni, di cui uno ha anche la funzione di guida per la rotazione. Come nell'AKM (la versione modernizzata dell'AK-47), è presente una protuberanza sopra la zona di battuta del cane, che inibisce la percussione del percussore nel caso l'otturatore non sia completamente in chiusura.

L'estrattore è di tipo ad unghia, inserito nell'otturatore, l'espulsore è invece un foglio di lamiera saldato nel castello. Un'altra innovazione consiste nel condotto di presa del gas, nel quale è presente una valvola per la regolazione della quantità di gas necessaria ad eseguire il ciclo di riarmo. Il sistema di sfogo dei gas in eccesso avviene su un foro praticato anteriormente, anziché tramite le quattro scanalature laterali dell'AK-47.

Lo Zastava M76 è dotato di tacca di mira regolabile da 0 a 1000 m con intervalli di 100 m; il mirino è di tipo a palo protetto da due alette. Tutto ciò viene usato però come sistema d'emergenza, in quanto il fucile è dotato di ottica Zrak ON-M76B montata su una guida fissata sul lato sinistro del castello tramite quattro ribattini.

Guida di attacco dell'ottica.

Sono prodotte anche due varianti specifiche per il mercato d'esportazione, una nel calibro .308 Winchester e l'altra nel calibro 7,92 × 57 mm Mauser.

Aspetti legali

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Normativa italiana

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In Italia, lo Zastava M76 è classificato dal Catalogo nazionale delle armi comuni con la relativa qualità legale di arma da caccia.[3][4]

In Italia le carabine M76 camerate in cal. 8 Mauser sono state sequestrate su ordine della Procura di Brescia perché accertamenti del Banco Nazionale di Prova avrebbero fatto emergere un difetto di fabbricazione che potrebbe far esplodere colpi a raffica anziché a colpo singolo.[5][6]

Con Ordinanza nr. 13742/15 R.G.G.I.P. in data 22/03/2021, il Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Brescia, dott. Carlo Bianchetti, ha disposto il dissequestro e la restituzione di 380 Zastava M76 per i quali i legittimi proprietari avevano avanzato, nei tempi indicati dal medesimo Tribunale, istanza di dissequestro.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Limitati a 5 i modelli importati in Italia.
  2. ^ snipercentral, su snipercentral.com. URL consultato il 25 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2010).
  3. ^ Riepilogo delle principali disposizioni di legge, da PoliziadiStato.it Archiviato il 13 settembre 2008 in Internet Archive.
  4. ^ Scheda tecnica catalogazione Zastava M76, su space.interno.it. URL consultato il 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. ^ La questura cerca 1200 carabine da sequestrare, in Giornale di Brescia, 2 ottobre 2014. URL consultato l'8 marzo 2015.
  6. ^ Brescia, sequestrati oltre 1000 fucili: "Sono un pericolo per le persone", in Bresciatoday.it, 3 ottobre 2014. URL consultato l'8 marzo 2015.

Voci correlate

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Altri progetti

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