Pyrrhula nipalensis

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Ciuffolotto bruno
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPasseroidea
FamigliaFringillidae
SottofamigliaCarduelinae
TribùPyrrhulini
GenerePyrrhula
SpecieP. nipalensis
Nomenclatura binomiale
Pyrrhula nipalensis
Hodgson, 1836

Il ciuffolotto bruno (Pyrrhula nipalensis Hodgson, 1836) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Fringillidae[2].

Il nome scientifico della specie, nipalensis, è un ovvio riferimento al suo areale.

Illustrazione del 1888 raffigurante una coppia: maschio in alto.

Misura 16-17 cm di lunghezza, per 18-29 g di peso[3].

L'aspetto di questi uccelli è quello tipico dei ciuffolotti, massiccio e robusto, con grossa testa e becco tozzo e massiccio, di forma arrotondata.

Il piumaggio, a dispetto del nome comune, è perlopiù grigiastro, con tendenza ad assumere decise tonalità bruno-oliva su dorso e testa: le copritrici sono bianche, mentre il resto dell'ala, così come la coda (fatta salva la parte mediana delle penne centrali, che è bianca anch'essa), è di colore nero con sfumature metalliche bluastre. Sulla faccia è presente una mascherina nera, mentre la parte superiore delle guance è biancastra: il dimorfismo sessuale è poco evidente, col maschio che si differenzia dalla femmina unicamente per la presenza di una linea di colore rosso-arancio sull'ultima penna delle remiganti terziarie, che in questa specie hanno forma squadrata e sono piuttosto prominenti. In ambedue i sessi, becco e zampe sono nerastri, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro.

Si tratta di uccellini dalle abitudini prettamente diurne, vivaci ma abbastanza timidi, che vivono solitamente in coppie, ma che possono riunirsi anche in gruppetti in prossimità delle fonti di cibo durante il periodo invernale.

Alimentazione

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Due esemplari in un'illustrazione di John Gould.

La dieta di questi uccelli è principalmente granivora, comprendendo una grande varietà di semi e granaglie, oltre che altro materiale di origine vegetale (germogli, frutti, bacche, nettare di rododendro[3]) e, sebbene sporadicamente, anche insetti e piccoli invertebrati.

La stagione riproduttiva si estende da febbraio alla metà di luglio: durante questo periodo, le coppie si legano saldamente e divengono piuttosto territoriali, difendendo accanitamente i dintorni del nido da eventuali intrusi.

Il nido, a forma di coppa, viene costruito da ambedue i partner fra le fronde a 2-15 m d'altezza[3], utilizzando fibre vegetali per l'intelaiatura e foderando l'interno con foglie e muschio: al suo interno, la femmina depone 1-3 uova, che vengono covate per circa due settimane. I pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono accuditi da ambedue i genitori ed abbondantemente imbeccati con semi e insetti rigurgitati, e sono in grado d'involarsi a tre settimane circa dalla schiusa.

Distribuzione e habitat

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A dispetto dal nome scientifico, il ciuffolotto bruno non è endemico del Nepal: la specie ha infatti una distribuzione piuttosto ampia, anche se abbastanza frammentaria, che va dalle pendici meridionali dell'Himalaya (Himachal Pradesh) alla Cina sud-orientale (Fujian), con popolazioni isolate (spesso corrispondenti a sottospecie a sé stanti) a Taiwan, nell'Annam, nella penisola di Malacca e in Birmania.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalle foreste pedemontane e montane, sia a prevalenza di conifere che decidue, ma con presenza di denso sottobosco e di fonti permanenti d'acqua dolce.

Maschio impagliato della sottospecie nominale proveniente dal Darjeeling.
Maschio impagliato della sottospecie uchidai.

Se ne riconoscono 5 sottospecie[2]:

Secondo alcuni studiosi le differenze fra la sottospecie ricketti e la sottospecie nominale sarebbero troppo esigue per parlare di sottospecie differenti, mentre riguardo alla popolazione sud-vietnamita mancano dati a supporto dello status tassonomico[3].

Nell'ambito del proprio genere di appartenenza, il ciuffolotto bruno occupa assieme al ciuffolotto guancebianche un clade basale dal quale avrebbero avuto origine tutte le altre specie[4].

  1. ^ (EN) BirdLife International, Pyrrhula nipalensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Fringillidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 18 novembre 2016.
  3. ^ a b c d (EN) Brown Bullfinch (Pyrrhula nipalensis), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 18 novembre 2016.
  4. ^ Töpfer, T.; Haring, E.; Birkhead, T. R.; Lopes, R. J.; Severinghaus, L. L.; Martens, J.; Päckert, M., A molecular phylogeny of bullfinches Pyrrhula Brisson, 1760 (Aves: Fringillidae), in Mol Phylogenet Evol, vol. 58, n. 2, 2011, p. 271-82, DOI:10.1016/j.ympev.2010.10.015, PMID 21044888.

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