Indice
Parankylosauria
Parankylosauria | |
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Materiale fossile di Stegouros, un parankylosauro | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | †Ornithischia |
Sottordine | †Ankylosauria |
Clade | †Parankylosauria Soto-Acuña et al., 2021 |
Generi | |
Parankylosauria è un clade di dinosauri ankylosauri basali vissuti nel Cretaceo superiore del Sud America, Antartide e dell'Australia, sebbene si pensi che il gruppo si sia separato dagli altri ankylosauri durante il Giurassico medio, nonostante questo non sia conservato nei reperti fossili.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli ankylosauri del Gondwana (il collettivo dei continenti meridionali durante il Mesozoico) sono stati tradizionalmente un gruppo misterioso e poco conosciuto. Il materiale fossile è spesso scarso e i taxa meridionali sono difficili da interpretare in un contesto filogenetico. Le vertebre di Antarctopelta, ad esempio, erano così inusuali rispetto a quelle degli euankylosauri, che i paleontologi pensavano appartenessero ad un rettile marino, il che renderebbe il genere basato su un esemplare chimerico. La scoperta del genere Stegouros, pubblicato e nominato nel 2021, ha contribuito a chiarire la precedente confusione. L'esemplare tipo del genere conserva abbastanza materiale scheletrico per stabilire un raggruppamento monofiletico precedentemente non riconosciuto di ankylosauri meridionali, portando Sergio Soto-Acuña e colleghi, ha coniato Parankylosauria, gruppo che comprende Antarctopelta, Kumbarrasaurus e Stegouros.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I membri conosciuti di Parankylosauria sono tutti animali di piccole-medie dimensioni, che vanno da 1,5-4 metri di lunghezza, e possedevano crani proporzionalmente grandi per le loro dimensioni. Il tratto più distintivo del gruppo è il loro "macuahuitl caudale", dal nome dell'arma mesoamericana che ha lo stesso nome. Questo tratto è simile sia al thagomizer degli stegosauri che alle mazze caudali degli ankylosaurini, sebbene si sia evoluto indipendentemente da entrambi. Questa era una struttura posta sulla punta della coda formata da una serie di cinque paia di robusti osteodermi fusi insieme, che inglobavano la parte distale della coda. Quest'arma è presente nel genere Stegouros, ipotizzata in Antarctopelta (che presentava vertebre caudali simili) e non confermato in Kunbarrasaurus, per il quale non è nota una coda completa. In Stegouros questa struttura è associata al drammatico accorciamento della coda, costituita da molte meno vertebre rispetto a qualsiasi altro tipo di thyreophoro. Come per molti altri membri di questo gruppo, gli osteodermi avrebbero coperto gran parte del corpo dei parankylosauri, funzionando da armature spinose.[1]
Rispetto agli euankylosauri più conosciuti, i parankylosauri conservano più tratti osservati nei tyreofori e negli stegosauri più primitivi, soprattutto nella loro morfologia corporea, avendo arti piuttosto lunghi e snelli. Il cranio, a confronto, è più simile a quello degli altri ankylosauri, il che potrebbe indicare l'acquisizione di tratti cranici avanzati precedenti all'evoluzione degli ankylosauri. Inoltre, a differenza degli euankylosauri, si pensa, sulla base degli osteodermi conservati in Kunbarrasaurus e la mancanza di osteodermi laterali associati ad altri generi noti, che i parankylosauri avessero un'armatura più leggera rispetto ai loro parenti più evoluti. Anche i parankylosauri presentavano uno scudo pelvico, formato da un sottile strato d'osso sopra la regione dell'anca, più rinforzato della schermatura superficiale vista negli stegosauri ma non così sovradimensionata come quella di alcuni euankylosauri.[1]
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Il clade è definito filogeneticamente come tutti i taxa più vicini a Stegouros che ad Ankylosaurus, rendendolo una controparte di Euankylosauria, che ha la definizione opposta. Il seguente cladogramma è riprodotto dall'analisi filogenetica nello studio 2021 di Sergio Soto-Acuña e colleghi:[1]
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Sergio Soto-Acuña, Alexander Vargas, Jonatan Kaluza, Marcelo Leppe, Joao Botelho, José Palma-Liberona, Carolina Gutstein, Roy Fernández, Hector Ortiz, Verónica Milla e Bárbara Aravena, Bizarre tail weaponry in a transitional ankylosaur from subantarctic Chile, in Nature, 2021, DOI:10.1038/s41586-021-04147-1.
Altri progetti
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