Liutperga
Liutperga, o Liutberga o Liutpirc o Liutburc (prima del 750 – dopo il 788), è stata una principessa longobarda.
Figlia di Desiderio, re dei Longobardi e della sua consorte Ansa, fu duchessa consorte di Baviera, avendo sposato Tassilone III di Baviera.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sposò[1] per motivi politici (stringere legami politici fra Bavaresi e Longobardi) Tassilone III, duca di Baviera, appartenente alla dinastia degli Agilolfingi.
Probabilmente nel 777 Tassilone e Liutberga fondarono l'abbazia di Kremsmünster, ove è conservato un calice che porta la scritta in latino:
«TASSILO DVX FORTIS + LIVTPIRC VIRGA REGALIS»
«TASSILO VALOROSO CONDOTTIERO + LIUTPERGA DI STIRPE REGALE»
Liutberga fu considerata corresponsabile della rovina del marito, dato che avrebbe sobillato il marito Tassilone contro i Franchi. Perciò ella fu definita dai cronisti contemporanei come «donna cattiva, detestata da Dio».[2]
Dopo che Tassilone III nel 788 fu deposto da Carlo Magno, lui, Liutberga e i loro figli vennero confinati in diversi conventi imperiali. Liutberga morì presumibilmente prima del 794, poiché nel Sinodo di Francoforte, di fronte al quale Tassilone più volte dovette rispondere, di lei non si dice nulla.[3]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Liutberga diede a Tassilone due maschi e due femmine: .[3]
- Teodone III, condottiero che si distinse in Spagna e fondò la dinastia dei Moncada;
- Teodeberto;
- Cotani;
- Rotrud.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Da antiche ricerche la data del matrimonio si colloca tra il 764 e il 769; vedi (DE) Ludo Moritz Hartmann: Geschichte Italiens im Mittelalter Bd. II Teil 2, S. 271
- ^ (LA) Eginardo: Vita Caroli Magni XI e Annales regni Francorum sull'anno 788
- ^ a b (DE) Hartmann: Die Königin im frühen Mittelalter, S. 56ff
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Martina Hartmann: Die Königin im frühen Mittelalter. Kohlhammer, Stuttgart 2009, ISBN 978-3-17-018473-2, S. 56ff (Online)
- (DE) Ludo Moritz Hartmann: Geschichte Italiens im Mittelalter Bd. II Teil 2, Perthes, Gotha 1903, S. 251ff, (teilweise überholt)
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 86107387 · CERL cnp01172323 · GND (DE) 137945019 |
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