Indice
Jodensavanne
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Sito archeologico di Jodensavanne: insediamento di Jodensavanne e cimitero di Cassipora Creek | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturale |
Criterio | (iii) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2023 |
Scheda UNESCO | (EN) Jodensavanne Archaeological Site: Jodensavanne Settlement and Cassipora Creek Cemetery (FR) Scheda |
Jodensavanne (Olandese, 'Savana ebraica') è stato un tentativo di fondare un territorio autonomo di Ebrei nel Suriname, Sudamerica.
Jodensavanne è localizzata nel Distretto del Para, circa 50 km a sud della capitale Paramaribo, sul fiume Suriname.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1639, il governo inglese ha permesso agli ebrei sefarditi provenienti dai Paesi Bassi, Portogallo e Italia di stabilirsi nella regione, arrivando alla vecchia capitale Torarica. Nell'anno 1652, un nuovo gruppo che migrarono sotto la guida di Lord Willoughby andarono nel Suriname e si stabilirono nella zona Jodensavanne. Un terzo gruppo è venuto nel 1664, dopo la loro espulsione dal Brasile e poi Guiana francese, guidati da David Cohen Nassi e dal suo amico Paulo Jacomo Pinto[1].
La Comunità ebrea ha acquisito grande autonomia interna, con lavoro dedicato alla piantagione di canna da zucchero. Fu fondata la Congregazione Beracha ve Shalom ("benedizioni e pace"), con la prima sinagoga in legno della Comunità (la terza sinagoga in Sud America) costruita tra il 1665 ed il 1671 e una seconda, fatta di mattoni importati, fu costruita nel 1685.
Lo storico Natalie Zemon Davis sta lavorando sulla storia di Jodensavanne del XVIII secolo, concentrandosi su David Isaac Cohen Nassy (nato nel 1747) e le relazioni tra bianchi e neri della comunità ebraica.[2]
Jodensavanne declinò durante la metà del XVIII secolo e la maggior parte della sua popolazione si trasferì a Paramaribo. La colonia ha cercato di sopravvivere fino a quando fu distrutta da una rivolta degli schiavi e il conseguente incendio nel 1832. La zona è servita come un campo di concentramento per i prigionieri politici durante la seconda guerra mondiale.
Il 19 settembre 2023 i resti dell'insediamento e il cimitero di Cassipora sono stati iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dalla quarantacinquesima sessione del Comitato del patrimonio mondiale riunito a Riad[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paulo Jacomo Pinto era un ebreo portoghese rifugiatosi con altri marrani presso la Comunità ebraica di Livorno.
- ^ Eric Herschthal, A Star Historian Opens a New Chapter: Jewish Slaveowners, su forward.com, The Jewish Daily Forward, 17 agosto 2006. URL consultato il 29 novembre 2011.
- ^ (EN) World Heritage Committee 2023, su unesco.org. URL consultato il 26 settembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Heinrich Graetz, Geschichte der Juden von den ältesten Zeiten bis auf die Gegenwart: 11 voll. (Storia degli Ebrei; 11853–75), ed. impr. e esp., Lipsia: Leiner, 21900, ristampa (1900): Berlino: arani, 1998, ISBN 3-7605-8673-2. ix. pp. 485–490;
- (DE) Kayserling, Meyer, Geschichte der Juden in Portugal, pp. 275, 310, ib. 1867 (online su google books);
- (EN) Roth, Marranos, index; N. Slouschz, Ha-Anusim be-Portugal (1932), 95, 98. ADD. BIBLIOGRAPHY:
- (EN) Richard L. Kagan, Philip D. Morgan, Atlantic Diasporas: Jews, Conversos, and Crypto-Jews in the Age of Mercantilism, 1500–1800 -JHU Press, 2009 - 307 pagine
- (EN) Mordehay Arbell, The Jewish Nation of the Caribbean: The Spanish-Portuguese Jewish Settlements in the Caribbean and the Guianas, Gefen Publishing House Ltd, 2002 - 384 pagine
- Riferimenti da Jewish Encyclopedia
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- (FR) Meyer Kayserling, Revue Etudes Juives, xviii. 276 et seq.;
- (EN) Meyer Kayserling, Biblioteca Españ.-Portug.-Judaica, pp. 16-26.
- (EN) Simon Wolf, The American Jew as Patriot, Soldier, and Citizen.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jodensavanne
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jodensavanne Foundation, su jodensavanne.sr.org. URL consultato il 10 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2010).
- (EN) Haruth.com – "Jews in Suriname", su haruth.com.
- (EN) UNESCO World Heritage Tentative List: The settlement of Joden Savanne and Cassipora cemetery, su whc.unesco.org.
- (NL) strafkolonie.nl.
- (EN) Sefarditi a Middelburg [collegamento interrotto], su sites.google.com.
- (EN) Livorno: CENTER OF IMMIGRATION OF THE SEFARDIC JEWS TO AMERICA, 17TH CENTURY, su sefarad.org. URL consultato il 10 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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