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Isaach de Bankolé
Isaach de Bankolé, pseudonimo di Zachari Bankole[1][2] (Abidjan, 12 agosto 1957[3]), è un attore ivoriano attivo nel cinema francese e americano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Zachari Bankole[1] nasce nel 1957 in un quartiere popolare dell'allora capitale ivoriana Abidjan,[2][3] figlio di un bottegaio di lingua bambara.[2][4] Nel 1975, diciassettenne, si trasferisce a Parigi per completare gli studi superiori e frequenta l'Università di Parigi,[2][4] dove consegue una maîtrise in fisica e matematica.[4] Senza un'idea precisa di che fare nella vita oltre alla vaga nozione di una carriera da ingegnere,[2] frequenta una scuola di volo fino a ottenere la licenza di pilota privato.[2][4]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]La sua carriera d'attore comincia per caso, quando viene notato per strada dal regista Gérard Vergez, che lo scrittura in un adattamento televisivo di Venerdì o la vita selvaggia di Michel Tournier.[2][3][4] Il telefilm alla fine viene interpretato da attori americani, ma sarà comunque il primo lavoro professionale di Bankole, che doppia in francese Gene Anthony Ray (nella parte di Venerdì in cui avrebbe dovuto recitare) in occasione della messa in onda in Francia nel 1981.[2][3][4] Sempre su consiglio di Vergez, frequenta per un anno e mezzo una scuola di recitazione, il Cours Simon.[4] Decide in questo frangente di adottare il nome d'arte di Isaach de Bankolé.[2]
Dopo alcune parti marginali al cinema a partire dal 1984,[3][4] diventa famoso come mattatore nel film comico campione d'incassi Black Mic Mac (1986), con cui vince il premio César per la migliore promessa maschile e dà adito a paragoni con Eddie Murphy.[2][3][4] Lo stesso anno il regista Patrice Chéreau lo vuole a teatro per un ruolo senza battute nell'allestimento del Théâtre des Amandiers di Quai Ouest di Bernard-Marie Koltès, che segna il suo esordio su un palcoscenico.[2][3][4] L'anno seguente, recita al cinema in un altro ruolo comico di successo al botteghino come Les Keufs e a teatro in un'altra opera di Koltès diretta da Chéreau, Nella solitudine dei campi di cotone.[3][4] Nel 1988, dà prova della sua versatilità anche sul grande schermo, passando a un ruolo fortemente drammatico con Chocolat, dove interpreta il domestico della famiglia di un funzionario coloniale nel Camerun francese di inizio anni '50.[2][3][4] La regista Claire Denis, inizialmente convinta che non fosse l'attore giusto per la parte, associandolo di più a film come Black Mic Mac, si è ricreduta dopo averlo visto recitare a teatro.[4] Nel film, de Bankolé recita in un altro ruolo quasi muto,[2][4] nel quale, secondo il New York Times: «riesce a esprimere [comunque] risentimento, fierezza, disprezzo, divertito sarcasmo, sdegno, desiderio carnale, ma soprattutto una certa nobiltà d'animo, dominando al contempo l'intera pellicola».[2] All'apice del successo, comincia a diradare le proprie apparizioni al cinema,[3] lamentando la scarsa gamma di ruoli offerti ai neri nei film francesi dell'epoca e la facilità con la quale era stato "ghettizzato", in quanto di attore nero, sia per aver recitato in commedie prima, che in film impegnati poi.[3][4]
Nel 1991 è protagonista dell'episodio francese del film Taxisti di notte del regista americano Jim Jarmusch, interpretando un tassista parigino la cui pazienza è messa a dura prova da una coppia di clienti ubriachi e un'eccentrica non vedente: i due avrebbero collaborato in altre quattro occasioni. Nel 1994 è protagonista di Casa de lava del regista portoghese Pedro Costa, un'esperienza che rappresenta un ulteriore passo dell'attore verso il cinema internazionale.[3]
Dalla fine degli anni novanta si trasferisce in pianta stabile negli Stati Uniti, cominciando con una parte nel film Merchant Ivory La figlia di un soldato non piange mai e, nuovamente diretto da Jarmusch, in Ghost Dog - Il codice del samurai, dove interpreta un simpatico gelataio haitiano amico del protagonista. Lavora come caratterista nella TV e nel cinema in lingua inglese da allora, tra cui come il cattivo di James Bond Steven Obanno in Casino Royale, Timothy in Manderlay di Lars von Trier ed Ule Matobo in una stagione della serie 24. Nel 2009 è protagonista del film The Limits of Control, diretto ancora da Jarmusch.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Musulmano,[3] negli anni ottanta ha avuto due figlie dalla sua prima moglie, belga.[2] È stato poi sposato con la cantante statunitense Cassandra Wilson dal 2000 fino al 2003.
Filmografia parziale
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]- Conto finale (L'Addition), regia di Denis Amar (1984)
- Black Mic Mac, regia di Thomas Gilou (1986)
- Noir et Blanc, regia di Claire Devers (1986)
- Les Keufs, regia di Josiane Balasko (1987)
- Chocolat, regia di Claire Denis (1988)
- Come fare l'amore con un negro senza stancarsi (Comment faire l'amour avec un nègre sans se fatiguer), regia di Jacques W. Benoît (1989)
- Al diavolo la morte (S'en fout la mort), regia di Claire Denis (1990)
- Taxisti di notte (Night on Earth), regia di Jim Jarmusch (1991)
- Casa de lava, regia di Pedro Costa (1994)
- La figlia di un soldato non piange mai (A Soldier's Daughter Never Cries), regia di James Ivory (1998)
- Ghost Dog - Il codice del samurai (Ghost Dog: The Way of the Samurai), regia di Jim Jarmusch (1999)
- Bàttu, regia di Cheick Oumar Sissoko (2000)
- 3 A.M. - Omicidi nella notte (3 A.M.), regia di Lee Davis (2001)
- Coffee and Cigarettes, regia di Jim Jarmusch (2003)
- Manderlay, regia di Lars von Trier (2005)
- The Skeleton Key, regia di Iain Softley (2005)
- Black Widow (Before It Had a Name), regia di Giada Colagrande (2005)
- Stay - Nel labirinto della mente (Stay), regia di Marc Forster (2005)
- Miami Vice, regia di Michael Mann (2006)
- Casino Royale, regia di Martin Campbell (2006)
- Lo scafandro e la farfalla (Le Scaphandre et le Papillon), regia di Julian Schnabel (2007)
- Battle in Seattle - Nessuno li può fermare (Battle in Seattle), regia di Stuart Townsend (2007)
- The Limits of Control, regia di Jim Jarmusch (2009)
- White Material, regia di Claire Denis (2009)
- Calvario (Calvary), regia di John Michael McDonagh (2014)
- The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe (The Last Witch Hunter), regia di Breck Eisner (2015)
- L'incredibile vita di Norman (Norman: The Moderate Rise and Tragic Fall of a New York Fixer), regia di Joseph Cedar (2016)
- Double Play, regia di Ernest R. Dickerson (2016)
- Black Panther, regia di Ryan Coogler (2018)
- Shaft, regia di Tim Story (2019)
- Fuga a Parigi (French Exit), regia di Azazel Jacobs (2020)
- Black Panther: Wakanda Forever, regia di Ryan Coogler (2022)
- Invitati per forza (The People We Hate at the Wedding), regia di Claire Scanlon (2022)
- The Brutalist, regia di Brady Corbet (2024)
Televisione
[modifica | modifica wikitesto]- Le avventure del giovane Indiana Jones (The Young Indiana Jones Chronicles) – serie TV, episodio 1x05 (1992)
- Cuore di tenebra (Heart of Darkness), regia di Nicolas Roeg – film TV (1993)
- I Soprano (The Sopranos) – serie TV, episodio 3x12 (2001)
- The Unit – serie TV, episodio 2x05 (2006)
- 24: Redemption, regia di Jon Cassar – film TV (2008)
- 24 – serie TV, 6 episodi (2009)
- White Collar – serie TV, episodi 6x03-6x05 (2014)
- The Good Wife – serie TV, episodio 7x05 (2015)
- Instinct – serie TV, episodio 1x10 (2018)
- Sacred Lies – serie TV, episodio 1x08 (2018)
- S.W.A.T. – serie TV, episodio 3x10 (2019)
- Godfather of Harlem – 9 episodi (2021-2023)
Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- Quai Ouest di Bernard-Marie Koltès, regia di Patrice Chéreau, nel ruolo di Abad. Théâtre Nanterre-Amandiers di Nanterre (1986)
- Nella solitudine dei campi di cotone di Bernard-Marie Koltès, regia di Patrice Chéreau, nel ruolo del Venditore. Théâtre Nanterre-Amandiers di Nanterre (1987)
- Il ritorno al deserto di Bernard-Marie Koltès, regia di Patrice Chéreau, nel ruolo del Grande Parà Nero. Festival d'Automne, Théâtre Renaud-Barrault di Parigi (1988)
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Doppiatori italiani
[modifica | modifica wikitesto]Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Isaach de Bankolé è stato doppiato da:
- Nino Prester in Cuore di tenebra, 24
- Roberto Draghetti in Battle in Seattle - Nessuno li può fermare, The Limits of Control
- Stefano De Sando in Taxisti di notte
- Mario Bombardieri in Le avventure del giovane Indiana Jones
- Christian Iansante in Coffee and Cigarettes
- Francesco Pannofino in Manderlay
- Marco Rasori in Miami Vice
- Achille D'Aniello in The Fifth Patient
- Massimo Bitossi in Lo scafandro e la farfalla
- Gaetano Varcasia in Calvario
- Saverio Indrio in White Collar
- Antonio Sanna in The Last Witch Hunter - L'ultimo cacciatore di streghe
- Stefano Thermes in L'incredibile vita di Norman
- Alberto Angrisano in S.W.A.T.
- Stefano Albertini in Fuga a Parigi
- Simone Mori in Invitati per forza
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (FR) Décret du 6 avril 2007 portant promotion et nomination, in Journal officiel de la République française, n. 48, 8 aprile 2007. URL consultato il 1º settembre 2024. Ospitato su legifrance.gouv.fr.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) G. S. Bourdain, New Face: Isaach de Bankole; An Actor's Road Taken To Cameroon Of 'Chocolat', in The New York Times, 24 marzo 1989, p. 15. URL consultato il 6 settembre 2024.
- ^ a b c d e f g h i j k l m (FR) Olivier Seguret, Isaach De Bankolé. En désamour du cinéma, in Libération, 16 marzo 1995. URL consultato il 6 settembre 2024.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o (FR) Denis Bélanger, Entretien avec Isaach de Bankolé (PDF), in Ciné-Bulles, vol. 8, n. 4, giugno-agosto 1989, p. 36–39. URL consultato il 6 settembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Isaach de Bankolé
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Isaach de Bankolé, su Discogs, Zink Media.
- Isaach de Bankolé, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Isaach de Bankolé, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Isaach De Bankolé, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Isaach de Bankolé, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Isaach de Bankolé, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 91220306 · ISNI (EN) 0000 0001 0923 870X · LCCN (EN) nr97036593 · GND (DE) 140592970 · BNE (ES) XX1791944 (data) · BNF (FR) cb139688475 (data) · J9U (EN, HE) 987007427482505171 |
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