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Daria Vecchi Rubboli
Daria Vecchi Rubboli (Fabriano, 24 ottobre 1852 – Gualdo Tadino, 22 febbraio 1929) è stata una ceramista e artigiana italiana.
Ceramista, maestra del terzo fuoco, Daria Vecchi Rubboli, moglie del ceramista Paolo Rubboli, fu titolare dell’Opificio di maioliche a lustro dalla morte del marito (1890) al 1920.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Daria Vecchi nacque a Fabriano, in Via Marischiana, da Cesare e Lucia Solazzi, secondogenita di cinque figli (nell’ordine Rubinia, Daria, Maria, Antonio e Temistocle)[1]. Maria e Temistocle si trasferirono nel 1880 a Gualdo Tadino[2], dove il fratello di Daria lavorerà durante la sua lunga carriera come pittore all’opificio Rubboli. Quando conobbe Paolo a Fabriano, probabilmente nel 1873, Daria lavorava già come ceramista in una delle manifatture di maiolica fabrianesi. Si trasferì a Gualdo Tadino con Paolo Rubboli nel 1876 per condividere con lui la vita familiare e la direzione della ditta Rubboli[3]. Il loro matrimonio religioso non è documentato, ma secondo le memorie di famiglia, dovrebbe essere avvenuto in quell’anno, quando Paolo divenne vedovo per la seconda volta. Esiste invece l’atto del matrimonio civile, avvenuto a Gualdo Tadino nel 1886[4]. Daria divenne abile ed esperta nella tecnica del lustro introdotta da Paolo Rubboli a Gualdo Tadino e dopo la morte del marito guidò con successo la ditta fino al 1920. Fu insignita di diplomi e onorificenze, mantenendo per un decennio l’esclusiva della maiolica a lustro, in seguito praticata da molte altre manifatture in città. Nell’Esposizione Generale Umbra del 1899 le fu conferita la Medaglia d’Oro al Merito Industriale per la Ceramica Iridiata[5]. Tra i pittori da lei impiegati ci furono Giuseppe Discepoli e suo fratello Temistocle, già collaboratori di Paolo. Vanno inoltre ricordati Alfredo Santarelli che qualche anno dopo fonderà una propria manifattura di maiolica a lustro e Umberto Marinari, trasferitosi da Anghiari a Gualdo Tadino[6]. La produzione nei trent’anni in cui Daria guidò la Rubboli, rimase fedele all’origine storicista della maiolica a lustro ottocentesca, non escludendo un’apertura al liberty e ad alcune sperimentazioni tecniche, oltre alla ricerca di maggiore funzionalità rispetto alla fase iniziale della Rubboli. Quando negli anni venti del ‘900 la ditta cambiò denominazione e assetto societario, divenendo SCU (Società Ceramica Umbra), la direzione passò ai figli Lorenzo e Alberto Rubboli[7]. Daria continuò comunque ad essere coinvolta nella gestione aziendale, vigilando sulla sorte dell’impresa di famiglia che grazie a lei fu particolarmente longeva, continuando la propria attività attraverso gli eredi per oltre un secolo. Si spense il 22 febbraio del 1929 a Gualdo Tadino all’età di 76 anni e negli annunci funebri fu ricordata come Maestra del Terzo Fuoco[8], forse l’unica donna ad aver eccelso in tale arte.
Galleria d'immagini
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Piatto da parata con Bella Cecilia, maiolica a lustro oro e rubino, 1910 ca, diam. cm 30
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Daria Rubboli, Piatto da parata con Scena dell'Olimpo, maiolica a lustro oro e rubino, 1905 ca, diam. cm 44
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Daria Rubboli, Piatto da parata con Bella Donna - Aquilia, maiolica a lustro oro e rubino, 1910 ca, diam. cm 30
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Daria Rubboli, Fioriera, maiolica a lustro oro e rubino, siglata sulla base con le iniziali DR (in blu), 1900 ca, cm 27x38
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Daria Rubboli, Vaso biansato con satiro, maiolica a lustro oro e rubino, 1900 ca, h. 30 cm
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Daria Rubboli, Piatto da parata con Anna Bella, maiolica a lustro oro e rubino, 1895 ca, diam. cm 39
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Daria Rubboli, Piatto da pompa con Scena romana in accampamento militare, maiolica a lustro oro e rubino, 1905 ca, diam. 44 cm
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Daria Rubboli, Servizio da the, maiolica a lustro oro e rubino, scatola per dolci, teiera, zuccheriera, lattiera e vassoio, 1905 ca
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Daria Rubboli, piatto da parata, con Bella Alda, maiolica a lustro oro e rubino, 1905 ca
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Daria Rubboli, Borraccia acqua e vino, maiolica a lustro oro e rubino, 1910 ca, diam. 16 cm
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Stato della Anime della Parrocchia di San Nicolò del 1864-1866, N° 907 – Fam. 15
- ^ Stato della Anime della Parrocchia di San Nicolò del 1874-1881
- ^ M. TITTARELLI RUBBOLI, La Maiolica Rubboli a Gualdo Tadino, Volumnia Editrice, Perugia 1996, p. 21-26
- ^ Archivio Storico di Gualdo Tadino, Atti di Matrimonio, Anno 1886, N. 44
- ^ M. CAPUTO (a cura di), La Collezione Rubboli, Volumnia Editrice, Perugia 2010, p. 192, tav. LXIII
- ^ M. CAPUTO (a cura di), 2010, op. cit., pp. 51-63, M. CAPUTO, La maiolica a lustro di Gualdo Tadino, in G. BUSTI – F. COCCHI (a cura di), Maiolica, Fabrizio Fabbri Editore, Perugia 2019, pp. 77-78; M. CAPUTO, Daria Vecchi Rubboli, artista e imprenditrice a Gualdo Tadino tra XIX e XX secolo, in “I talenti femminili all’origine dell’imprenditoria umbra”, Atti del Convegno, Febbraio 2013, Provincia di Perugia, Assessorato Pari Opportunità
- ^ M. CAPUTO (a cura di), 2010, op. cit., pp. 64-73
- ^ M. TITTARELLI RUBBOLI, 1996, op. cit., p. 33
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Ceramica fra Marche e Umbria dal Medioevo al Rinascimento - Atti del Convegno "Ceramica fra Marche e Umbria dal Medioevo al Rinascimento", Fabriano, 9 aprile 1989, Faenza, Publialfa 1992.
- D. AMONI, L’Arte Ceramica a Gualdo Tadino, Perugia, Quattroemme 2001.
- F. BRIGANTI, L’Arte Applicata all’Industria, Ceramiche, in “Giornale Illustrato dell’Esposizione Umbra”, fasc. 3, 3 settembre 1899.
- F. BRIGANTI, Le Ceramiche Umbre - Gubbio in “Giornale Illustrato dell’Esposizione Umbra”, fasc. 4, 10 settembre 1899.
- F. BRIGANTI, Le Ceramiche Umbre - Deruta in “Giornale Illustrato dell’Esposizione Umbra”, fasc. 12, 12 novembre 1899.
- M. CAPUTO (a cura di), La Collezione Rubboli – Storia e arte dell’opificio Gualdese di maioliche a lustro, Perugia, Volumnia Editrice 2010.
- G. CORONA, L’Italia Ceramica, Esposizione Industriale Italiana del 1881 in Milano, Milano, Hoepli 1885.
- R. CRISTINI, Esotici Eclettismi, Vetralla (VT), Davide Ghaleb Editore 2007.
- B. CURLI, Donne imprenditrici nella storia dell’Umbria, Milano, FrancoAngeli 2005.
- A. MARCORELLI, Guida alla Esposizione Leopardiana, Recanati, Tipografia di R. Simboli 1898.
- G.MAZZOTTI, Le Maioliche d’Arte all’Esposizione di Faenza, Agosto-Ottobre 1908, Firenze 1909
- E. MEZZANOTTE - M. INCERTI - G. ALIANELLO, La terraglia all’uso d’Inghilterra a Fabriano, in Fatti di Ceramica nelle Marche, a cura di G.C. BOJANI, Milano, Federico Motta Editore 1997.
- F. NATALI, Le Ceramiche Umbre, Gualdo Tadino, in “Giornale Illustrato dell’Esposizione Umbra”, fasc. 6, 24 settembre 1899.
- C. PICCOLPASSO, I Tre Libri dell’Arte del Vasaio nei quali si tratta non solo la pratica, ma brevemente tutti i segreti di essa cosa che persino al dì d’oggi è stata sempre tenuta ascosta del Cav. Cipriano Piccolpasso Durantino, (a cura di G. Vanzolini e G. Lazzarini), Terza edizione, Seconda italiana, Prima pesarese, Pesaro, Annesio Nobili 1879.
- C. RAVANELLI GUIDOTTI, La Fabbrica Ferniani, Ceramiche faentine dal Barocco all’Eclettismo, Silvana Editoriale 2009.
- RIVISTA RICORDO DELL’ESPOSIZIONE AGRICOLA-INDUSTRIALE IN GUBBIO, Maggio-Agosto 1908, Gubbio 1909.
- E. STORELLI - D. AMONI - S. PONTI - M. BECCHETTI, La Ceramica a Gualdo Tadino, Città di Castello, Petruzzi 1985.
- T. STROCCHI, L’Officina di maioliche dei Conti Ferniani, Faenza, Stabilimento tipografico F. Lega 1929.
- M. TITTARELLI RUBBOLI, La Maiolica Rubboli a Gualdo Tadino, Perugia, Volumnia 1996.
Voci correlate
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