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Cigno d'argento
Il Cigno d'argento (Silver Swan) è un automa meccanico risalente al XVIII secolo ospitato nel Bowes Museum, a Barnard Castle in Inghilterra; il fondatore del museo John Bowes lo acquistò nel 1872 da un gioielliere parigino.[1]
È un dispositivo a orologeria, dotato di una scatola musicale, che ha le sembianze di un cigno a grandezza naturale posto in un "torrente" fatto di bacchette di vetro e circondato da foglie d'argento; piccoli pesci d'argento "nuotano" nell'acqua.[2]
Quando il meccanismo ad orologeria è caricato, il carillon suona e le bacchette di vetro ruotano dando l'illusione dell'acqua che scorre; il Cigno volge la testa da un lato all'altro e si liscia le penne con il becco, dopo qualche momento nota un pesce che nuota e si china per prenderlo e mangiarlo; la testa del Cigno torna quindi in posizione eretta e l'esibizione, che dura circa 32 secondi, termina. Per aiutare a preservarlo il meccanismo viene azionato solo una volta al giorno, alle 14:00.[2]
Il meccanismo è stato progettato e realizzato nel 1773 in collaborazione da due inventori: John Joseph Merlin (1735–1803) originario dei Paesi Bassi e il londinese James Cox (1723–1800).[1]
Nel 1773 il Cigno è stato descritto in un Act of Parliament come avente un diametro di 3 piedi (0,91 m) e un'altezza di 18 piedi (5,49 m),[3] poiché non è più così alto è possibile che un tempo ci fosse qualcosa in più di quanto rimane oggi; si pensa che in origine ci fosse una cascata dietro al Cigno, che sarebbe stata rubata durante un tour, questo potrebbe spiegare la minore altezza attuale.[2]
Il Cigno è stato venduto più volte ed è stato messo in mostra all'esposizione universale del 1867 di Parigi, dove il romanziere americano Mark Twain ebbe modo di vederlo, per poi descriverlo in un capitolo del suo Innocents Abroad,[2] dove scrisse che il Cigno "aveva una grazia vivente nei suoi movimenti e un'intelligenza vivente nei suoi occhi.[1]"
Il Bowes Museum considera il Cigno come il suo artefatto più noto, ed è l'immagine nel logo del museo.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) T. P. Camerer-Cuss, The Silver Swan, in Antiquarian Horology, vol. 4, giugno 1965, pp. 330–34.
- (EN) Richard Holledge, Magic Wrought by a Merlin, in Wall Street Journal, 21 dicembre 2012. URL consultato il 19 ottobre 2014.
- (EN) James Cox Enabling Act (Una legge speciale del Parlamento, che nel 1773 autorizzò James Cox a suddividere la sua collezione e venderne i pezzi i una lotteria, contiene un inventario dei pezzi del museo di Cox con le descrizioni), 13 Geo III cap XLI.«: A ƒwan, large as life formed of ƒilver…the whole eighteen feet high»
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cigno d'argento
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Silver Swan, su Bowes Museum. URL consultato il 28 novembre 2020.
- (EN) Malcolm Watt, Silver swan automaton, su YouTube, 7 marzo 2011. URL consultato il 28 novembre 2020.