Carrboydite

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Carrboydite
Classificazione Strunz (ed. 10)7.DD.35[1]
Formula chimica
  • (Ni1-xAlx)(SO4)x/2(OH)2 • n(H2O) con (x<0,5, n>3x/2)[1]
  • (Ni,Al)9(SO4)2(OH)18 • 10(H2O)[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoesagonale[3]
Parametri di cellaa = 9,14 Å, c = 10,34 Å, Z = 1[4]
Gruppo puntualesconosciuto[1][5]
Gruppo spazialesconosciuto[1][5]
Proprietà fisiche
Densità misurata2,50[4] g/cm³
Densità calcolata2,692[4] g/cm³
Coloreverde-blu, giallo-verde[2]
Lucentezzacerosa, opaca[1]
Opacitàtraslucida[5]
Strisciobianco verdastro[2]
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La carrboydite (simbolo IMA: Cby[6]) è un minerale del supergruppo dell'idrotalcite e del gruppo della glaucocerinite con composizione chimica (Ni1-xAlx)(SO4)x/2(OH)2 • n(H2O) con (x<0,5, n>3x/2).[1]

Etimologia e storia

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Il minerale prende il nome dalla sua località tipo,[1] la miniera di nichel "Carr Boyd", nella contea di Menzies nell'Australia Occidentale.[7]

Classificazione

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La carrboydite, pur essendo stata approvata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) come specie minerale a sé, è ancora oggetto di indagine, ossia questionable.[1]

Nella nona edizione della sistematica dei minerali di Strunz la carrboydite è elencata nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e da lì nella sottoclasse "7.D Solfati (selenati, ecc.) con anioni aggiuntivi, con H2O"; questa è ulteriormente suddivisa in base alla composizione del minerale, in modo che la carrboydite possa essere trovata insieme a honessite, idrowoodwardite, motukoreaite, nikischerite, shigaite, zincowoodwardite, glaucocerinite, woodwardite, idrohonessite, mountkeithite, natroglaucocerinite, wermlandite e zincaluminite, con le quali forma la sezione nº 7.DD.35.[2]

La sistematica di Strunz è continuata nel database "mindat.org", chiamata anche Classificazione Strunz-mindat, nella quale la carrboydite conserva la stessa classificazione della nona edizione.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß, il minerale è elencato nella famiglia dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e da lì nella sottofamiglia dei "solfati idrati, con anioni estranei" con "cationi di medie dimensioni", dove ha il numero di minerale VI/D.08-090 e dove forma il sistema nº VI/D.08 insieme a bechererite, spangolite, cianotrichite, carbonatocianotrichite, camérolaite, woodwardite, idrowoodwardite, zincowoodwardite, chalcoalumite, kyrgyzstanite, nickelalumite, mbobomkulite, idrombobomkulite, zincaluminite e glaucocerinite.[8]

Nella classificazione dei minerali secondo Dana, usata principalmente nel mondo anglosassone, la carrboydite è elencata nella classe dei "solfati, cromati e molibdati" e da lì nella sottoclasse "vari solfati idrati con idrossile o alogeno"; questa viene ulteriormente suddivisa in modo che la carrboydite si trovi nella sezione nº 31.10.01, della quale è l'unico membro.[9]

Abito cristallino

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La carrboydite cristallizza nel sistema esagonale con gruppo spaziale sconosciuto;[3][5] i suoi parametri reticolari sono a = 9,14 Å e c = 10,34 Å, oltre a una unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

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La carrboydite è raro minerale secondario che si forma nella zona ossidata dei depositi di solfuro di nichel.[4] È stata trovata associata a malachite, azzurrite, paratacamite, brochantite, glaucosfaerite, takovite, chalconatronite, georgeite, halloysite, cabasite, gesso ed epsomite.[5]

Essendo una formazione minerale estremamente rara, la carrboydite è stata rinvenuta in soli due siti: uno è la sua località tipo la miniera di "Carr Boyd" in Australia, l'altro si trova ad Albergaria-a-Velha, in Portogallo.[10][11]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Carrboydite, su mindat.org. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  2. ^ a b c d (DE) Carrboydite, su mineralienatlas.de. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  3. ^ a b (EN) Carrboydite Mineral Data, su webmineral.com. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  4. ^ a b c d e (EN) Ernest, H. Nickel e Richard M. Clarke, Carrboydite, a hydrated sulfate of nickel and aluminum: a new mineral from Western Australia (PDF), in American Mineralogist, vol. 61, n. 5-6, 1976, pp. 366-372. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  5. ^ a b c d e (EN) Carrboydite (PDF), in Handbook of Mineralogy. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291–320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  7. ^ (EN) Carr Boyd Rocks Ni mine, Menangina Station, Menzies Shire, Western Australia, Australia, su mindat.org. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  8. ^ (DE) Lapis Classification - VI SULFATE, CHROMATE, MOLYBDATE UND WOLFRAMATE - VI/D Wasserhaltige Sulfate, mit fremden Anionen, su mineralienatlas.de. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  9. ^ (EN) Dana Classification 8th edition - Miscellaneous, su mindat.org. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  10. ^ (EN) Localities for Carrboydite, su mindat.org. URL consultato il 25 ottobre 2024.
  11. ^ (DE) Carrboydite (Occurrences), su mineralienatlas.de. URL consultato il 25 ottobre 2024.

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