Artemisia cretacea

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Assenzio dei calanchi
Immagine di Artemisia cretacea mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
SottotribùArtemisiinae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
PhylumMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAnthemideae
SottotribùArtemisiinae
GenereArtemisia
SpecieA. cretacea
Nomenclatura binomiale
Artemisia cretacea
(Fiori) Pign., 1973
Sinonimi

Artemisia coerulescens subsp. cretacea
(Fiori) Brilli-Catt. & Gubellin

L'assenzio dei calanchi (Artemisia cretacea (Fiori) Pign., 1973) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Piccolo arbusto, alto al massimo 50 cm, con base legnosa e parti aeree erbacee, aromatico. Di color cenerino, tomentosa con peli crespi e radici molto profonde, è un perfetto adattamento alle condizioni dei calanchi plio-pleistocenici.

È stata a lungo classificata come sottospecie di Artemisia coerulescens da cui si differenzia per i capolini, sempre penduli e per le foglie dei getti sterili basali, sempre pennatosette.

Distribuzione

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È un endemismo tosco-emiliano-romagnolo, diffusa dalle colline bolognesi, nell'Imolese, a San Marino e nei terreni argillosi del Senese (cosiddette Crete Senesi) e di Volterra.

Vive nell'argilla nuda, essendo in grado di riflettere la radiazione solare, di resistere alla salinità del suolo, di abbarbicarsi al terreno in movimento e di ricacciare dei getti qualora sia seppellita dalle frane.

Nel passato veniva usata dai contadini romagnoli (presso cui era conosciuta come "santongh") per aromatizzare il formaggio di pecora.

Voci correlate

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