Utente:Giancarlo Rossi/Stima delle vittime delle principali dittature
Questa voce riporta le stime delle vittime delle principali dittature del mondo secondo quanto riportato da fonti storiografiche, organizzazioni internazionali e organi ufficiali dei vari Paesi. In generale, per vittime si intendono persone uccise direttamente per volere (o su mandato) del regime.
I dati in questa voce, nella maggior parte dei casi, non possono essere considerati "oggettivi" e "affidabili" in termini assoluti; sia perché in molti casi non esistono dati certi, sia perché i dati vanno interpretati in relazione alla fonte e all'interpretazione del termine "dittatura" che è lecito ascriverle.
- (1975 - 1979): Pol Pot
- Padre Ponchaud: 2,3 milioni [1]
- SIPRI: 2 milioni
- Amnesty International: 1,4 milioni [2]
- Dipartimento di Stato degli USA: 1,2 milioni [3]
- Khieu Samphan: 1 milione [4]
- Pol Pot: 800.000 [5]
- Rummel: da 600.000 a 3 milioni [6]
- Michael Vickery: 750.000 (di cui massimo 300.000 per esecuzione)
- (1926 - 1949): Chiang Kai-shek
- Rummel: 10.214.000 democidi
- Maggioranza delle stime: da 500.000 a 3 milioni di esecuzioni
- (1949 - 1976): Mao Zedong
- Rummel: 35 milioni (di cui circa 7,5 per il Grande balzo in avanti e 7,7 per la Rivoluzione culturale) [7]
- Maggioranza delle stime: 40 milioni di morti, di cui 30 milioni per il Grande Balzo in avanti, 1 milione per la Rivoluzione Culturale, 3 milioni per le purghe e 6 milioni per i laogai.
- Stime più alte: da 70 a 161 milioni di morti di cui da 30 a 50 per la carestia, da 15 a 30 per uccisioni e esecuzioni, da 20 a 53 nei laogai e da 5 a 20 nella Rivoluzione Culturale (Taiwan ha riferito di 37 milioni di giustiziati e 18,1 milioni morti nella Rivoluzione Culturale, ma questi dati sono da prendere come esagerati).
- (1948 - 2005)
- Rummel: 1.663.000 democidi dal governo nordcoreano, di cui 1.293.000 in Corea del Nord e 363.000 in Corea del Sud.
- Maggioranza delle stime: 90.000 esecuzioni 1.500.000 morti nei campi (quest'ultimo è un dato basato sulla mortalità di alcuni anni moltiplicata per il totale, quindi è dubbio).
- (1965 - 1998): Suharto
- WHPSI: 575.000 morti per violenza politica nel biennio 1965-1966
- Stime ufficiali: 500.000 uccisi
- Organizzazioni per la difesa dei diritti umani: da 1 a 2 milioni di esecuzioni
- (1953 - 1979): Mohammad Reza Pahlavi
- Rummel: 16.000 democidi (ovvero morti causati dal governo; il libro è stato scritto nel 1987)
- Organizzazioni per la difesa dei diritti umani:circa 5.000 morti
- (1979 - 1989): Ruhollah Khomeini
- Rummel: 56.000 democidi
- Amnesty International: 6.108 esecuzioni o più
- 1973-2003 Saddam Hussein
- Human Rights Watch: 250.000 uccisi o scomparsi [8]
- Governo USA: 300.000 giusitiziati o scomparsi.
- Organizzaziono non governative: 500.000 uccisi o scomparsi
- Politici iracheni: 1 milione o più.
- (1975 - 2005)
- 3/12/1998 Polish Press Agency e Concilio per l'indipendenza e la democrazia dei dissidenti laotiani: 300.000 esecuzioni politiche.
- Rummel: 43.000 democidi.
- (1949 - 1975): Chiang Kai-shek
- WHPSI: 4.600 morti (1954-55)
- Eckhardt: 5.000 morti
- Stime complessive 1917-1991
- Lenin: (1917-1922)
- stime più basse: 30.000-50.000 giustiziati per controrivoluzione
- stime più alte: 1.860.000 esecuzioni di cui 28 di vescovi, 1.200 di preti, 6.000 di professori e insegnanti, 8.000 di dottori, 54.000 di ufficiali, 260.000 di soldati, 103.000 di ufficiali di polizia, 48.000 di poliziotti, 12.800 di lavoratori civili, 350.000 di altri intellettuali, 192.000 di operai e 815.000 di contadini (riconosciute come stime esagerate)
- Stalin (1924-1953)
- Deportazione dei kulaki: almeno 650.000 (260.000 mrti tra il 1929 e il1932, 390.000 tra il 1932 e il 1940).
- Altre deportazioni: da 232.000 a 4 milioni
- Carestia: da 2 a 10 milioni (molti considerano i morti per la carestia vittime di Stalin).
- Morti nei gulag: da 1,6 a 39 milioni (alcuni portano i morti a 70 milioni, ma tale cifra è stata smentita)
- Esecuzioni: da 786.098 (cifra degli archivi sovietici) a 8 milioni
- Stime totali (approssimative): da 8 a 60 milioni di morti.
- (1975 - 2005)
- Jacqueline Desbarats e Karl Jackson: 65.000 esecuzioni.
- Orange Count Register: 165.000 morti nei campi
- Encarta: 30.000-40.000 boat people morti
- Rummel: 1.040.000 democidi di cui 100.000 giustiziati, 95.000 nei campi di rieducazione e 48.000 per i lavori forzati. Rummel dice di 460.000 cambogiani e 87.000 laotiani uccisi dal governo vietnamita. Infine afferma che 250.000 boat people sono morti a causa del governo del Vietnam.
- (1945 - 1975)
- Clodfelter: da 15.000 esecuzioni 1954-1956.
- Bernard Fall: 50.000 esecuzioni
- Gilbert: 100.000 esecuzioni
- Rummel: 415.000 democidi di cui 15.000 nel terrore antinazionalista, 250.000 nelle riforme delle terre, 100.000 nel terrore politico, 13.000 nelle rivolte, 24.000 nei campi di lavoro e 13.000 per altre cause. Inoltre dice che durante la guerra del Vietnam i vietnamiti del nord commissero 216.000 uccisioni, di cuo 166.000 nel Vietnam del Sud e 50.000 nel Vietnam del Nord.
- (1955 - 1975)
- UAAR: 80.000 esecuzioni 1955-1960
- Rummel: 39.000 democidi in tempo di pace, 51.000 democidi in tempo di guerra.
- (1946 - 1985): Enver Hoxha
- New York Times: 5.000 esecuzioni politiche.
- WHPSI: 5.235 esecuzioni politiche 1948-1952.
- (1933 - 1934): Engbert Dolfuss
- Eckhardt: 1.000 civili uccisi durante gli scioperi del 1934.
- Stime più alte: 2.000 morti provocati da Dolfuss.
- (1945 - 1989)
- Enciclopedia Britannica: 2.730 condanne a morte, 30.000 oppositori poltici uccisi senza processo.
- Rummel: 222.000 democidi.
- (1934 - 1945): Adolf Hitler
- Maggioranza delle stime: tra 14.412.000 e 20.627.000 morti, di cui tra 5.100.000 e 6.000.000 di ebrei, tra 1.800.000 e 1.900.000 di polacchi non ebrei, tra 200.000 e 800.000 persone disabili, 100.000 comunisti, tra 10.000 e 25.000 omosessuali, 2.000 testimoni di Geova, tra 3.500.000 e 6.000.000 di civili slavi, tra 2.500.000 e 4.000.000 di prigionieri e tra 1 milione 1,5 milioni di oppositori politici.
- Stime più alte: 25-30 milioni di morti
- (1922 - 1945): Benito Mussolini
- (1941 - 1945): Ante Pavelic
- John Campe: 326.000 uccisi.
- Rummel: 655.000 democidi
- (1944 - 1980: Josip Broz, detto Tito
- Mark mazower: 60.000 morti.
- John Campe: 100.000 morti.
- Noel Malcolm: 250.000 morti.
- Rummel: 1.072.000 democidi, di cui 500.000 nel 1944-45 e 572.000 nel 1945-80.
- (1948 - 1989)
- Tina Rosenburg: 30.000 uccisi.
- Rummel: 22.000 democidi.
- Grzegorz Ekiert: 8.668 uccisi (1944-1948)
- (1944 - 1989)
- Ufficiale: 60.000 vittime (Da una sentenza di una corte rumena che trovò Ceausescu colpevole di genocidio, riportato dal Time dell'8 gennaio 1990)
- Rummel: 435.000 democidi.
- (1939 - 1975): Francisco Franco
- Stime ufficiali: 192.684 esecuzioni, 1939-44.
- Stime degli oppositori: oltre 500.000 tra giustiziati e scomparsi.
- (1966 - 1974): Peralta Azuria e Julio Cèsar Menguez Montenegro
- Commissione per la chiarificazione storica: 42.275 uccisioni.
- Stime sulla guerra civile: 100.000 morti e 40.000 "scomparsi".
- (1967 - 1979): Anastasio Somoza (nipote)
- Stime ufficiali: 20,000 morti
- Organizzazioni per la difesa dei diritti umani : 50,000 morti
- (1957 - 1971): François Duvalier
- Stime ufficiali: 20,000 morti
- Organizzazioni per la difesa dei diritti umani: 60,000 morti
- (1952 - 1958): Fulgencio Batista
- Stime ufficiali: 2,000 morti
- Organizzazioni per la difesa dei diritti umani: 20,000 morti
- 1959 - oggi: Fidel Castro
- Giustiziati ufficialmente: 5.760.
- Stime degli oppositori: 88.000, di cui 18.000 per esecuzioni, 3.000 per esecuzioni extragiudiziarie, 1.000 morti in prigione e 66.000 morti per aver tentato di fuggire da Cuba.
- (1976 - 1983): Junta militare
- CONADEP: 9.000 desaparecidos [9]
- Dipartimento di Stato degli Stati Uniti: 10-15.000 tra morti e scomparsi [10]
- Organizzazioni per la difesa dei diritti umani: 30.000 desaparecidos
- (1973 - 1990): Augusto Pinochet
- Commissione Rettig e Rapporto Valech: 2.095 morti e 1.102 "scomparsi"
- Altre stime: 30.000 morti (organizzazioni per la difesa dei diritti umani) - 80,000 morti (stime di oppositori)
- (1954 - 1989): Alfredo Stroessner
- Stime ufficiali: tra 200 e 400 sospetti guerriglieri uccisi
- organizzazioni per la difesa dei diritti umani: 1,200-3,000 morti
- (1974 - 1991): Mengistu Haile Mariam
- Agence France Presse: da 50.000 a 200.000 uccisi.
- Harf e Gurr: 30.000 giustiziati (1974-1979)
- New York Times: 150.000 uccisi.
- (1968 - 1979): Francisco Macías Nguema
- Washington Post, Los Angeles Times, World Almanac: 50.000 uccisi
- Encarta: 80.000 uccisi
- AP: 100.000 uccisi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le stime di Rummel si basano su assunzioni decisamente esagerate; in quanto spesso includono anche i cosidetti democidi, cioè, in generale, morti volute dal governo, anche su popolazioni straniere e in tempo di guerra. Sono riportate come contrasto con la maggioranza delle stime. Per maggio dettagli vedere la voce Rummel.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni libri che trattano esplicitamente il tema delle vittime delle dittature sono elencati di seguito. Nota bene: non tutti questi testi sono da considerarsi fonti scientifiche o imparziali.
- Rudolph J. Rummel, Lo Stato, il democidio, la guerra, Leonardo Facco Editore, 2002
- Rudolph J. Rummel, Stati assassini. La violenza omicida dei governi, Rubbettino, 2005, ISBN 8849810253
- Stéphane Courtois, Il libro nero del comunismo, Mondadori, 1998, ISBN 8804473304
- Philip Short, Pol Pot. Anatomia di uno sterminio, Rizzoli, 2005, ISBN 8817006599
- Michael Vickery, Cambodia: 1975-1982, Silkworm Books, 2000, ISBN 9747100819
- Charles Lewis Taylor e David A. Jodice, World Handbook of Political and Social Indicators, Yale University Press, 1983, ISBN 0300030274
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti in lingua inglese
[modifica | modifica wikitesto]- Enciclopedia Britannica: genocidio perpetrato dai Turchi Ottomani in Armenia (1915)
- Sito dell'United Human Rights sul genocidio in Bosnia (1990-2000)
- Sito dello Human Right Watch sul genocidio del 1999 in Rwanda
- BBC: descrive il genocidio in Sudan, come avveniva nel 2004