Indice
Paul Joseph Bradley
Paul Joseph Bradley vescovo della Chiesa cattolica | |
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Waiting in joyful hope | |
Titolo | Kalamazoo |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Kalamazoo (dal 2023) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 18 ottobre 1945 a McKeesport |
Ordinato presbitero | 1º maggio 1971 dal vescovo Vincent Martin Leonard |
Nominato vescovo | 16 dicembre 2004 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 2 febbraio 2005 dal vescovo Donald William Wuerl (poi arcivescovo e cardinale) |
Paul Joseph Bradley (McKeesport, 18 ottobre 1945) è un vescovo cattolico statunitense, dal 23 maggio 2023 vescovo emerito di Kalamazoo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Paul Joseph Bradley è nato a McKeesport, in Pennsylvania, il 18 ottobre 1945 ed è il primo dei dieci figli di John Bradley e Cecilia (nata Pater). Ha un fratello e otto sorelle. Due di esse Roberta (morta nel 2006) e Mariella, hanno seguito una vocazione religiosa.[1][2] Da bambino frequentava la parrocchia di Santa Cecilia a Glassport.
Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Ha frequentato la Saint Cecilia Elementary School e poi ha compiuto tutto il curriculum seminaristico dalle scuole superiori agli studi teologici negli istituti dell'arciabbazia di Saint Meinrad, nell'Indiana. Ha conseguito la licenza in teologia all'Istituto teologico di Saint Meinrad e poi il Master of Social Work all'Università di Pittsburgh.
Il 1º maggio 1971 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Pittsburgh dal vescovo Vincent Martin Leonard. In seguito è stato vicario parrocchiale della parrocchia di San Sebastiano a Ross Township dal 1971 al 1977; vicario parrocchiale della parrocchia di San Paolo a Butler dal 1977 al 1982; vicario parrocchiale della parrocchia di San Kieran a Lawrenceville dal 1982 al 1983; direttore dell'ufficio della famiglia dal 1983 al 1988; segretario per i servizi umani dal 1988 al 1995; parroco in solido con il futuro cardinale Daniel DiNardo[3] della parrocchia della Madonna del Castello a Swissvale dal 1988 al 1994; parroco della parrocchia di San Sebastiano a Ross Township dal 1994 al 2001; rettore della cattedrale di San Paolo a Pittsburgh dal gennaio del 2001 al 2004; vicario generale e segretario generale dal 7 novembre 2003 e cappellano delle Suore dello Spirito Santo. In qualità di segretario generale, Bradley è stato responsabile della direzione generale delle operazioni, dei programmi e delle attività dell'amministrazione centrale della diocesi, nonché della supervisione delle numerose istituzioni, organizzazioni e programmi ecclesiali diretti o associati alla diocesi.[1][2]
È stato anche membro del consiglio per il personale presbiterale, del consiglio presbiterale, del collegio dei consultori e della commissione per i candidati al presbiterato; difensore del vincolo e giudice presso il tribunale diocesano; e decano e direttore dell'ufficio per la pastorale dei giovani del decanato nord-occidentale.[1][2]
In qualità di vicario generale è stato membro anche del consiglio di amministrazione della Fondazione Chimbote, del consiglio di amministrazione della Fondazione Pauline Auberle, del consiglio di amministrazione della Duquesne University a Pittsburgh, del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo della Conferenza cattolica della Pennsylvania del consiglio dei programmi scolastici di Sant'Antonio.[1]
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]Il 16 dicembre 2004 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Pittsburgh e titolare di Afufenia.[4] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 2 febbraio successivo nella cattedrale di San Paolo a Pittsburgh dal vescovo di Pittsburgh Donald William Wuerl, co-consacranti l'arcivescovo coadiutore di Galveston-Houston Daniel DiNardo e il vescovo di Green Bay David Allen Zubik.[2]
Nel giugno del 2006, dopo il trasferimento a Washington di Donald William Wuerl, è stato eletto amministratore diocesano. È rimasto in carica fino all'ingresso in diocesi di David Allen Zubik, avvenuto il 28 settembre 2007.
Nel febbraio del 2012 ha compiuto la visita ad limina.
Il 6 aprile 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Kalamazoo.[2] Ha preso possesso della diocesi il 5 giugno successivo con una cerimonia nella cattedrale di Sant'Agostino a Kalamazoo.
Nel dicembre del 2019 ha compiuto una seconda visita ad limina.
Il 23 maggio 2023 papa Francesco ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Kalamazoo per raggiunti limiti di età; gli è succeduto Edward Mark Lohse, fino ad allora vicario generale di Erie.[5]
Dal 28 settembre dello stesso anno al 14 giugno dell'anno seguente è stato amministratore apostolico di Steubenville.
Genealogia episcopale
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Cardinale Donald William Wuerl
- Vescovo Paul Joseph Bradley
Araldica
[modifica | modifica wikitesto]Stemma | Blasonatura |
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Partito:[6] al primo[7] di rosso, alla banda ondata d'argento disseminata di anelletti d'azzurro, accompagnata in capo dal libro aperto d'argento, legato d'oro, a piombo, caricato del motto TOLLE LEGE di rosso e in punta dalla pipa della pace d'argento, piumata d'oro; al secondo[8], interzato in fascia: al I di verde, al cuore d'oro, caricato della lettera M d'azzurro, sormontata da una corona dello stesso; al II d'argento, alla terza ondata d'azzurro, all'ancora d'oro attraversante; al III di verde, alla Croce di Costantino d'argento, caricata della fede abbassata al naturale.
Ornamenti esteriori da vescovo. Motto: "Waiting in joyful hope".[9] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Biografia di monsignor Paul Joseph Bradley, su diopitt.org. URL consultato il 22 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2009).
- ^ a b c d e Rinuncia del Vescovo di Kalamazoo (U.S.A.) e nomina del successore, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 17 febbraio 2016. URL consultato il 22 ottobre 2020.
- ^ (EN) Craig Smith, 'Father Dan' appointed cardinal, in Pittsburgh Tribune-Review, 18 ottobre 2007. URL consultato il 22 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2007).
- ^ Nomina di Ausiliare di Pittsburgh (U.S.A.), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 16 dicembre 2004. URL consultato il 22 ottobre 2020.
- ^ Rinuncia e Nomina del Vescovo di Kalamazoo (U.S.A.), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 23 maggio 2023. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ Secondo la tradizione araldica ecclesiastica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo è impalato con quello della diocesi a simboleggiare la relazione tra l'uomo e l'ufficio che ricopre. Lo stemma è stato progettato da William W. Hill, del dipartimento per le comunicazioni della diocesi di Pittsburgh.
- ^ Stemma della diocesi di Kalamazoo. Il campo è rosso per indicare i nativi americani che abitavano e continuano a vivere nella regione che oggi costituisce la diocesi. La banda ondata è la rappresentazione araldica dell'acqua, è disseminata di anelletti per rappresentare delle bolle. Questo simbolo rappresenta la traduzione del nome dei nativi americani Kalamazoo, che significa "pentola bollente", ed è usato per descrivere il fiume Kalamazoo a causa delle bolle nell'acqua. Sotto la banda vi è una pipa della pace d'argento, decorata con piume d'oro, che fu chiamata "calumet" dagli esploratori francesi giunti nella regione. Questo simbolo di pace duratura è oggetto di profonda venerazione nella cultura dei nativi americani, perché è la prova suprema dell'ospitalità, del rispetto della pace tra le parti, che non poteva essere spezzata senza incorrere nell'ira degli dei. La totalità della pace, cioè Cristo, rappresentato da questo simbolo, giunge a coloro che credono in lui come Redentore del mondo. Sopra la banda vi è un libro aperto d'argento bordato d'oro con le parole "TOLLE LEGE" in rosso. Questa figura onora sant'Agostino di Ippona, titolare della chiesa cattedrale di Kalamazoo. Si racconta che sant'Agostino, pentito, meditando sulle Sacre Scritture sotto un albero, sentì un bambino dire "Prendi e leggi" (in latino tolle lege). Lesse Rm 13,13-14, su laparola.net.: "Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne". Ritenendo di avere udito la voce di Dio, Agostino intraprese la professione religiosa, con grande gioia della madre, Santa Monica, e poi divenne vescovo.
- ^ Parte personale. La M incoronata all'interno del cuore rappresenta la Beata Vergine Maria per la quale il vescovo Bradley ha una forte devozione. Posizionata all'interno del cuore d'oro, che rappresenta la carità, la terza delle grandi virtù teologali, essa ricorda le influenze amorevoli sulla vita del vescovo Bradley, inclusi i suoi cari genitori, John e Cecilia Bradley, la parrocchia di Santa Cecilia a Glassport e il seminario dell'arciabbazia di Saint Meinrad, dove monsignor Bradley ha studiato per dodici anni. Nella parte centrale le fasce ondate rappresentano l'acqua del battesimo, così come i tre fiumi di Pittsburgh, mentre l'ancora d'oro rappresenta la seconda delle grandi virtù teologali, la speranza, che sgorga dalla nostra nuova vita del battesimo in Cristo. L'ancora ricorda anche la speranza a cui si fa riferimento nel motto episcopale del vescovo Bradley. Il terzo inferiore contiene una stretta di mano, chiamata fede in araldica, che rappresenta l'incontro fra tutte le persone di fede, il "popolo pellegrino" che cammina insieme nel viaggio verso il compimento della speranza, la vita eterna in Cielo. Dietro le mani giunte, vi è l'antico simbolo cristiano del monogramma di Cristo che ricorda che questo viaggio è sempre intrapreso alla presenza di Cristo.
- ^ Tratta da Tt 2,13, su laparola.net. e dalla preghiera che precede il rito di Comunione della messa: "nell'attesa della beata speranza".
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paul Joseph Bradley
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Paul Joseph Bradley, in Catholic Hierarchy.