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Novanglus
Novanglus | |
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Autore | John Adams |
1ª ed. originale | |
Genere | Saggio |
Sottogenere | Politico |
Lingua originale | inglese |
Novanglus è una serie di quattordici lettere pubblicate da John Adams sotto lo pseudonimo di Novanglus sul Boston Gazette tra il 23 gennaio e il 14 aprile 1775. Le lettere rispondevano ad una serie di articoli pubblicati sulla The Massachusetts Gazette con lo pseudonimo di "Massachusettensis", che difendeva la posizione del governo britannico sulle colonie americane.[1]
Le lettere di Novanglus presentavano una vigorosa difesa dei diritti dei coloni e criticavano le politiche britanniche. Erano ampiamente lette e influenti, e sono considerate uno dei più importanti documenti politici pubblicati nel periodo che precedette la Rivoluzione americana.[1]
Sebbene le lettere di Novanglus non siano mai state pubblicate come libro a sé stante all'epoca, sono state incluse in diverse raccolte di opere di John Adams.[1]
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1774, le tensioni tra le colonie americane e la Gran Bretagna erano alte. Le leggi come le Townshend Acts e il Boston Tea Party avevano creato un clima di insofferenza coloniale verso le politiche britanniche.[1] In questo contesto, due serie di lettere contrapposte vennero pubblicate sui giornali di Boston:
- Massachusettensis: Questi articoli, scritti da lealisti come Daniel Leonard, difendevano la posizione del governo britannico e sostenevano il suo diritto a tassare le colonie.
- Novanglus: John Adams, sotto lo pseudonimo di Novanglus, rispose con una serie di lettere che confutavano le argomentazioni dei lealisti e presentavano una vigorosa difesa dei diritti dei coloni.[1]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Le lettere di Novanglus affrontavano molteplici argomenti chiave del dibattito pre-rivoluzionario:[2]
- Diritti coloniali: Adams sosteneva che le colonie avevano diritti naturali derivati dal diritto consuetudinario inglese e che il Parlamento britannico non aveva il diritto di tassarle senza il loro consenso.
- Rappresentanza: Adams sosteneva il principio "No taxation without representation" (Nessuna tassazione senza rappresentanza), argomentando che le colonie non avevano rappresentanza nel Parlamento e quindi non potevano essere tassate.
- Costituzione britannica: Adams sosteneva che la Costituzione britannica non concedeva al Parlamento il potere assoluto sulle colonie.
- Corruzione del governo britannico: Adams criticava il governo britannico per la sua corruzione e per aver abusato del suo potere nei confronti delle colonie.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Adams e William Tudor, Novanglus, and Massachusettensis: Or, Political Essays, Published in the Years 1774 and 1775, on the Principal Points of Controversy, Between Great Britain and Her Colonies, Princeton, NJ, Hews & Gloss, 1819, OCLC 33610833.
- (EN) The Letters of Novanglus, 23 January–April 1775, su masshist.org.