Risoluzioni di Fincastle | |
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Stato | Colonia della Virginia |
Tipo legge | Risoluzione |
Promulgazione | 20 gennaio 1775 |
A firma di | Contea di Fincastle |
Le Risoluzioni di Fincastle furono delle risoluzioni adottate, secondo quanto riferito, il 20 gennaio 1775, da quindici rappresentanti eletti della Contea di Fincastle, Virginia. Parte del movimento politico che divenne la Rivoluzione Americana, le risoluzioni furono indirizzate alla delegazione della Virginia al Primo congresso continentale ed espressero sostegno alla resistenza del Congresso alle Leggi intollerabili, emanate nel 1774 dal Parlamento britannico.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Anche altre contee della Virginia avevano approvato risoluzioni simili alle Risoluzioni di Fincastle nel 1774, come le risoluzioni di Fairfax, ma le Risoluzioni di Fincastle furono la prima dichiarazione adottata dai coloni che prometteva resistenza fino alla morte alla corona britannica al fine di preservare le libertà politiche nelle colonie. Per tutto il 1774, i firmatari di Fincastle avevano combattuto nella Guerra di Lord Dunmore contro gli Shawnee a ovest, e non furono in grado di esprimere formalmente i loro sentimenti sulla disputa costituzionale fino al gennaio 1775. I rappresentanti di Fincastle adottarono le risoluzioni, secondo quanto riferito, a Lead Mines (l'attuale Austinville, Virginia), il capoluogo di contea, situato nell'attuale Contea di Wythe, Virginia.[1]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il testo pubblicato delle risoluzioni iniziava proclamando amore e fedeltà a re Giorgio III, affermando che
«we are willing to risk our lives in the service of his Majesty, for the support of the Protestant Religion, and the rights and liberties of his subjects...»
«siamo disposti a rischiare la vita al servizio di Sua Maestà, per il sostegno della religione protestante e per i diritti e le libertà dei suoi sudditi...»
Tuttavia, le risoluzioni proseguono esprimendo sgomento per il fatto che l'approvazione degli Atti intollerabili abbia minacciato i felici rapporti tra "la madre patria e le colonie", e che queste violazioni dei diritti costituzionali non siano accettabili.
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]Lo storico Jim Glanville scrive[2]:
«The actions of the Fincastle committee should not (as they almost always have been) viewed in isolation. Rather, they should be examined in relation to the actions of the committees of Augusta, Botetourt, and Pittsylvania... Each of the statements adopted by these four counties pledged (in varying language) that the men who adopted them would give their lives in the cause of American liberty.»
«Le azioni del comitato di Fincastle non dovrebbero essere viste (come lo sono state quasi sempre) in modo isolato. Piuttosto, dovrebbero essere esaminate in relazione alle azioni dei comitati di Augusta, Botetourt e Pittsylvania... Ciascuna delle dichiarazioni adottate da queste quattro contee prometteva (con linguaggi diversi) che gli uomini che le avevano adottate avrebbero dato la vita per la causa della libertà americana."»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ NOTA: Poco dopo, il capoluogo di contea fu spostato a Hans Meadows, poiché la contea di Fincastle fu divisa in contea di Montgomery e contea di Washington, e la vasta contea del Kentucky della Virginia (l'odierno stato del Kentucky)
- ^ (EN) Jim Glanville, The Fincastle Resolutions, in The Smithfield Review, XIV, 2010, pp. 80. URL consultato il 14 settembre 2020.