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Christopher Koch
Christopher John Koch (Hobart, 16 luglio 1932 – Hobart, 23 settembre 2013) è stato uno scrittore australiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di discendenza inglese, tedesca e irlandese[1], ha compiuto gli studi al Clemes College, il St Virgil's College, l'Hobart High School e l'Università della Tasmania[2].
Dopo aver conseguito la laurea ha vissuto in Australia, India e Europa e ha lavorato per due anni a Londra come cameriere ed insegnante prima di esordire nella narrativa nel 1958 con il romanzo di formazione The Boys in the Island[3].
Nel corso della sua carriera ha dato alle stampe otto romanzi e una raccolta di saggi, ha vinto due volte il Miles Franklin Award[4] e nel 1995 è stato nominato Ufficiale (AO) dell'Ordine dell'Australia per il suo contributo alla letteratura australiana[5].
Noto a livello internazionale per il romanzo del 1978 Un anno vissuto pericolosamente trasposto nell'omonima pellicola 4 anni dopo[6], è morto di cancro il 23 settembre 2013 all'età di 81 anni[7].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Romanzi
[modifica | modifica wikitesto]- Across the Sea Wall (1965)
- Un anno vissuto pericolosamente (The Year of Living Dangerously, 1978), Fidenza, Mattioli 1885, 2023 traduzione di Sebastiano Pezzani ISBN 978-88-6261-858-8.
- The Doubleman (1985)
- Highways to a War (Heinemann, 1995)
- Out of Ireland (1999)
- The Many-Coloured Land: A Return to Ireland (2002)
- The Memory Room (2007)
- Lost Voices (2012)
Saggi
[modifica | modifica wikitesto]- Crossing the Gap: a novelist's essays (1993)
Libri per ragazzi
[modifica | modifica wikitesto]- The Boys in the Island (1958)
Adattamenti cinematografici
[modifica | modifica wikitesto]- Un anno vissuto pericolosamente (The Year of Living Dangerously), regia di Peter Weir (1982)
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Vincitore
[modifica | modifica wikitesto]- 1985 con The Doubleman
- 1996 con Highways to a War[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Biography, su austlit.edu.au. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ (EN) Callum J. Jones, Christopher Koch: A Biography, su tasmaniantimes.com, 20 luglio 2020. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ (EN) Marc McEvoy, Christopher Koch: The Year of Living Dangerously author opened our eyes to Indonesia, su smh.com.au, 24 settembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ (EN) Marc McEvoy, Christopher Koch, author of The Year of Living Dangerously, dies aged 81, su abc.net.au, 23 settembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ (EN) Cenni sull'autore, su taswriters.org. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ Roberto Sturm, Christopher J. Koch / Giacarta 1965: reporter di lotta e amori, su pulplibri.it, 18 agosto 2023. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ (EN) Jason Steger e Susan Wyndham, The voice of generations: Christopher Koch dies of cancer, su theage.com.au, 23 settembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2024.
- ^ (EN) Informazioni sull'autore, su dublinliteraryaward.ie. URL consultato il 5 gennaio 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) C.J. Koch, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Christopher Koch, su Open Library, Internet Archive.
- Christopher Koch, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Christopher Koch, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79171643 · ISNI (EN) 0000 0001 0802 1429 · Europeana agent/base/80987 · LCCN (EN) n82089459 · GND (DE) 121186504 · BNF (FR) cb12017641k (data) · J9U (EN, HE) 987007610475305171 |
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