Antigono di Caristo il Giovane

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Antigono di Caristo il Giovane (in greco antico: Ἀντίγονος ὁ Καρύστιος?, Antìgonos ò Karystios; in latino Antigonus Carystius; Caristo, I secolo a.C.I secolo a.C.) è stato uno scrittore greco antico.

Per la biografia di Antigono (che va distinto dall'omonimo erudito e scultore) o, quantomeno, per situarlo a livello cronologico, siamo debitori a Filippo di Tessalonica, che nella sua Corona ne inserì degli epigrammi, come egli stesso afferma nel proemio[1]. Ora, poiché Filippo visse a cavaliere tra I secolo a.C. e I secolo d.C., fino almeno all'epoca di Caligola, è in questo tornio di tempo che Antigono dev'essere vissuto.

Fu autore di numerosi epigrammi, di cui ne resta uno nella Antologia Palatina[2], di tipo allegorico, che, descrivendo una rana bevitrice d'acqua, simboleggia la nota affermazione di Cratino secondo la quale un poeta, se non è ispirato da Dioniso, non può scrivere nulla di bello.

Di lui si conosce anche un poemetto Antipatro, citato da Ateneo di Naucrati[3], uno scritto Trasformazioni e probabilmente anche un'opera Dello Stile.

  1. ^ AP IV, 2, 12: Ἀντίγονος δ᾽ ἐλάη ("Antigono come olivo").
  2. ^ IX, 406.
  3. ^ III, 82B.
  • A.S.F. Gow-D.L.Page, The Greek anthology The garland of philip and some sontemporary epigrams, Cambridge, CUP, 1968, vol. II, pp. 16–17 (introduzione e commento).

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