Indice
Adur Narsete
Adur Narsete | |
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Shahanshah dell'impero sasanide | |
In carica | 309 |
Predecessore | Ormisda II |
Successore | Sapore II |
Morte | 309 |
Dinastia | Sasanidi |
Padre | Ormisda II |
Madre | Ifra Ormisda |
Religione | zoroastrismo |
Adur Narsete, (in persiano آذرنرسه) (... – 309), è stato il nono sovrano dell'impero sasanide; esercitò il potere nel 309.
Dopo la morte del padre Ormisda II, i nobili e il clero zoroastriano scorsero un'opportunità per guadagnare influenza all'interno dell'impero. Per questo motivo, assassinarono Adur Narsete, accecarono uno dei suoi fratelli e costrinsero un altro fratello, Ormisda, a fuggire dal territorio sasanide.[1] Gli succedette il fratello minore Sapore II.[2]
Adur Narseh te è menzionato solo in alcune fonti greche, mentre le fonti orientali non ne fanno menzione e nessuna delle sue monete è stata ancora trovata.[3] La credibilità di questi scritti ellenici relativi al sovrano in esame è stata messa in dubbio da Nikolaus Schindel, il quale afferma che probabilmente Adur Narsete non regnò mai.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pourshariati (2008), p. 56.
- ^ Tafazzoli (1983), p. 477.
- ^ a b Schindel (2013), p. 815.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Parvaneh Pourshariati, Decline and Fall of the Sasanian Empire: The Sasanian-Parthian Confederacy and the Arab Conquest of Iran, I.B. Tauris, 2008, ISBN 978-1-84511-645-3.
- (EN) Nikolaus Schindel, Sasanian Coinage, in Daniel T. Potts, The Oxford Handbook of Ancient Iran, Oxford University Press, 2013, ISBN 978-01-99-73330-9.
- (EN) A. Shapur Shahbazi, Sasanian Dynasty, in Encyclopædia Iranica, 2005.
- (EN) Ahmad Tafazzoli, Ādur Narseh, in Encyclopaedia Iranica, I, Fasc. 5, 1983, p. 477.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adur Narsete
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Adhur-Narses, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Adur Narsete, in Encyclopædia Iranica, Ehsan Yarshater Center, Columbia University.